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Top Chef con Ricetta Weekend con gusto

Weekend nelle Langhe: borghi, vino e delizie a tavola

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Testo e Foto di Cesare Zucca
Tra i filari che si snodano sulle colline e i panorami da cartolina, le Langhe sono un tripudio di borghi, castelli e scenari unici che meritano una visita. 100 comuni dalle colline del Barolo al Castello di Grinzane Cavour, alle colline del Barbaresco, a Canelli e le colline dell’Asti spumante, Nizza Monferrato, le colline della Barbera, Vignale e le colline del Monferrato con i tipici Infernot, cantine scavate nell’arenaria.

Il centro del borgo, aggrappato a declivi soleggiati, ha un assetto medievale, con vie strette che portano alla piazza dell’Antica Chiesa dallo stile neo-gotico, caratterizzata dal bel campanile, dalla ampia gradinata e una facciata divisa in tre corpi verticali dove si trovano l’oratorio di Sant’Agostino e Palazzo Scarampi, ricavato dalle strutture di un castello medievale.

Spettacolare anche l’Auditorium Horszowski, anfiteatro naturale ricavato dalla pendenza morfologica naturale del terreno dai gradoni rivestiti di erbapi. Per la sua acustica perfetta è sede del Monfortinjazz, rassegna nazionale di jazz

DOVE ALLOGGIARE
Felicin
Regalatevi un viaggio nel tempo, nel bello e nel gusto. La ” Dimora Storica” Felicin vi aspetta nella casa di famiglia arredata con mobilia originale d’epoca.

I balconi delle camere offrono un’impagabile vista panoramica, mentre l’elegante sala da pranzo ospita  un ricco buffet a colazione e la cena .
I rampolli della Famiglia Rocca, Giulio, Leonardo, Filippo e Alessandra sono cresciuti in magico angolo di mondo che hanno voluto trasportare nell’atmosfera di questo luogo davvero magico
Al timone della cucina troviamo Chef Leonardo Rocca, che ho incontrato per una piacevole intervista

Buongiorno Chef, domanda di rito. dove ama passare un weekend?
(sorride) Un weekend lungo direi… mi piacciono le grandi città come New York, Los Angeles, mentre tra le destinazionipiù vicine, Torino e csenza dubbio Parigi, visto che adoro la cucina francese.


Un viaggio indimenticabile?
Le Filippine, affascinato tra l’altro dalla produzione della canna da zucchero , alla base industriale di bevande, alcohol, dolciumi,
Il suo primo ricordo in cucina?
Una caccia al tesoro, a 4 anni. Il cuoco dispettoso aveva nascosto il mio giocattolo preferito: Superman. Ricordo bene la ricerca tra i fornelli… Ecco, qui sono con nonno Giulio, perfettamente a mio agio con le pentole!

Tre parole per descrivere la sua cucina?
Di famiglia, tradizionale ma contemporanea

Tra i piatti più significativi?
Senza dubbio i tajarin al ragù di fassona che propongo anche in versione estiva com pomodorini. mentuccia e basilico, un piatto fresco. il classico brasato al barolo e, visto che mi piace il pesce, la trota scottata servita su erbette e il suo caviale.

Il suo piatto del cuore?
Zabajone di parmigiano con verdure di stagione, porri croccanti e chips di topinambur, ricetta del bis-nonno Felicin. Amo questo piatto per la sua semplicità e perché rappresenta una delle ricette più rappresentative del nostro ristorante, rimasta sulla nostra carta nel periodo invernale dall’apertura del locale più di cento anni fa nel 1923. Il mio bis-nonno Felice Rocca “Felicin”, chef e fondatore dell’omonimo ristornate, lo chiamò “zabajone di Parmigiano” per la sua consistenza anche se tecnicamente si tratta di una salsa olandese con l’aggiunta del parmigiano, fu un grande successo allora e lo è ancora oggi, nella sua semplicità apprezzatissimo dai clienti e dalle guide di tutto il mondo per un secolo.

Ci regala la ricetta?
Con piacere, eccola!
Zabajone di parmigiano con verdure di stagione, porri croccanti e chips di topinambur, ricetta del bis-nonno Felicin

Ingredienti per 4 persone:
2 tuorli d’uovo, 30 ml di aceto di mele, 50 g di parmigiano reggiano grattugiato, 200 g di burro, Sale e pepe q.b.
Procedimento:
In una ciotola resistente al calore, sbattiere i tuorli, 30 ml di aceto di mele e un pizzico di sale. Mettere la ciotola sopra un pentolino di acqua calda (a bagnomaria), Sbattere continuamente i tuorli finché non si addensano e diventano spumosi. Una volta che la salsa è ben densa, aggiungi il burro poco alla volta (200 g), mescolando continuamente fino a farlo sciogliere completamente. Aggiungere il parmigiano reggiano grattugiato, mescolando delicatamente fino a farlo sciogliere. Aggiusta di sale e pepe a piacere. Versare lo zabajone su verdure precedentemente bollite e scolate (cavolfiore, cavoletti Bruxelles, topinanbur) Decorare con topinanbur e porri , ambedue fritti in olio di semi.

NEL CALICE?
I prodotti tipici della zona delle Langhe come i vini Barbera d’Alba e Dolcetto d’Alba Doc.
In questa terra meravigliosa si produce il Barolo, uno dei vini più pregiati al mondo. Il “re dei vini” viene conservato e invecchiato nelle numerose cantine di Monforte, dove acquista il suo sapore caratteristico, pieno e raffinato.


Abbiamo incontrato Giovanni Rocca, titolare di una delle cantine più rinomate del territorio.
Personaggio davvero unico, schietto, grande lavoratore e degno rappresentante di una famiglia avventurosa che nei primi del ‘900 si avventurarono a  New York, Los Angeles, Argentina, dove è iniziata laloro  viticultura.

Una degustazione con Giovanni significa non solo scoprire i migliori vini della zona, ma anche i segreti di come servire e degustare il vino. Sapevate per esempio che il bicchiere va prima pulito con qualche goccia di vino, per evitare possibili residui di polvere? E che il tanto decantato “decanter”non è assolutamemte necessario? “Basterà aprirlo, svela Rocca, lasciarlo respitare per 15 minuti e il vino è pronto per essere servito”.

Tra i gioielli Rocca spiccano il Ravera 2018, mineralita. tannini eleganti, sentori di nocciolo, mentuccia , cuoi o e cacao , ideale con carni e formaggi, il Mosconi 2020, vi porterà in una suggestiva passeggiata nel bosco dopo un acquazzone, sentori di legna agnata e muschio, perfetto con i tradizionali tajarin
Ho apprezzato il suo Barbera d’Alba e il Dolcetto Vigna Sant’Anna, accompagnato da un bocconcino di salsiccia cruda.