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Weekend Green car: Renault Captur E-Tech, Toyota Mirai e Pandino Jones

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Anche questa settimana non poteva mancare l’appuntamento dedicato alla mobilità sostenibile dove presentiamo le migliori e più appetibili Weekend Green car, caratterizzate da una meccanica nemica delle emissioni nocive. Nell’articolo di oggi parleremo come al solito di tre auto molto diverse tra loro, ma che condividono l’attenzione per l’ambiente che ci circonda: Renault Captur E-Tech, Toyota Mirai e Pandino Jones. La prima proposta è un aggiornamento del famoso ed apprezzato SUV compatto Renault Captur che in questa nuova versione abbraccia una sofisticata meccanica ibrida plug-in in grado di offrire prestazioni più elevate e consumi ed emissioni molto ridotte. La seconda vettura è rappresentata dalla Toyota Mirai, seconda generazione del modello targato Toyota equipaggiato con una futuristica meccanica a celle combustibile che viene alimentata ad idrogeno. Il cerchio si chiude con il Pandino Jones by Garage italia Custom, vettura elettrico frutto dell’atelier di Lapo Elkann, ispirata al famoso archeologo interpretato da Harrison Ford.

Renault Captur E-Tech

La Casa del Rombo continua a seguire la strada che porta ad una mobilità sempre più sostenibile procedendo a grandi falcate verso le tappe del piano industriale che porterà entro il 2022 al debutto di ben 8 modelli elettrici e 12 ibridi. Tra questi ultimi troviamo la nuovissima Renault Captur E-Tech, versione ibrida plug-in del noto SUV dalle dimensioni compatte della Casa francese, oggetto di un aggiornamento in grado di rendere la vettura più appagante dal punto di vista estetico e nello stesso tempo capace di offrire una dotazione tecnologica più moderna e sofisticata.

Tre propulsori e niente frizione

La Captur E-Tech vanta una meccanica ibrida decisamente elaborata che abbina un motore quattro cilindri a benzina da 1.6 litri a due unità elettriche, di cui una principale e l’altra secondaria. Quest’ultima permette di gestire i passaggi marcia del cambio multimodale, dotato di innesti a denti e privo di frizione e sincronizzatori.

Il Suv della Casa della Losanga sprigiona una potenza complessiva di 160 CV, mentre i motori elettrici risultano alimentati da una batteria da 9,8 kWh che permette di percorrere con la modalità 100% elettrica un’autonomia di circa 65 km sui tracciati cittadini. Secondo i dati dichiarati dal Costruttore, la Captur E-Tech vanta un consumo ed emissioni inquinanti nel ciclo misto decisamente irrisori: 1,5 l/100 km e 34 g-CO2/km. I prezzi ufficiali non sono stati ancora comunicati ma dovrebbero sfiorare i 35mila euro.

Toyota Mirai

Se esiste un’auto rivoluzionario dal punto di vista dell’ecosostenibilità quella vettura senza ombra di dubbio è la Toyota Mirai.  Quasi identica alla concept da cui deriva, presentata in occasione dell’ultimo Salone di Tokyo, la Mirai sfoggia forme futuristiche sviluppate in maniera specifica per ottimizzare al meglio i flussi aerodinamici con l’obiettivo di minimizzare lo sforzo energetico.

Misure da ammiraglia

La seconda generazione della Mirai sfoggia un aspetto più accattivante rispetto alla versione che sostituisce e nello stesso tempo aumenta le proprie dimensioni, sfiorando i 5 metri di lunghezza, a tutto vantaggio dell’abitabilità dedicata agli occupanti. All’interno dell’abitacolo troviamo una plancia dal gestito hi tech caratterizzata dalla presenza di ben 2 display: il primo da 12,3 pollici è dedicato alla strumentazione digitale, mentre quello da 8 pollici permette di gestire le numerose funzioni dell’impianto di infotainment.

La forza pulita dell’idrogeno

L’asso nella manica di questa vettura resta ovviamente la parte meccanica, ovvero uno schema fuel cell che sfrutta tre serbatoi per stivare l’idrogeno che produce l’energia necessaria per alimentare il motore elettrico della vettura. Grazie alla capienza dei serbatoi, secondo i dati forniti dal Costruttore la Mirai potrà contare su ben 500 km di autonomia. Il vero problema è la mancanza di infrastrutture, infatti per il momento l’unica stazione di idrogeno italiana aperta al pubblico si trova a Bolzano, ma nel prossimo futuro la rete potrebbe allargarsi ulteriormente. Il prezzo purtroppo non è stato ancora comunicato.

Panda 4×4 ICON-e “Pandino Jones”

Siete amanti del vintage, ma guardate con interesse alla mobilità elettrica? Se la risposta a queste due domande è si, allora il “Pandino Jones” realizzato dall’atelier Garage Italia Custom potrebbe essere l’auto per voi, soprattutto se siete amanti dei vecchi film di avventura come “Indiana Jones”, perché questa speciale Panda è stata dedicata proprio ai film dell’archeologo e avventuriero interpretato da Harrison Ford. Pandino Jones è uno delle 5 Fiat Panda del progetto ICON-e portato avanti da Garage Italia, l’atelier fondato da Lapo Elkann, protagoniste di una operazione che vede questi esemplari vintage trasformati in moderne auto elettriche.

Eccentrica e pronta per l’avventura

Pandino Jones è un’auto che ama l’avventura infatti la sua dotazione comprende luci supplementari appollaiati e uno speciale portapacchi con ruota di scorta, ovviamente il tutto è condito dalla trazione integrale. All’interno troviamo i rivestimenti in alcantara arancione e un impianto audio ad alta definizione firmato JBL.

Zero emissioni

La vettura sfrutta un motore elettrico che permette di percorrere circa 100 km con un pieno di energia (ciclo WLTP), mentre la velocità massima dichiarata è di 115 km/h. La batteria che alimenta il motore elettrico può essere ricaricata con una presa di tipo 2 che permette un pieno di energia in un tempo stimato tra le 3 e le 8 ore, a seconda del tipo di linea elettrica.