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Fotografare Siena

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Dopo Napoli, Orvieto e l’Isola del Giglio, un nuovo appuntamento con il fotoreporter Guido Alberto Rossi, che questa settimana dà ai nostri lettori i suoi preziosi consigli su come realizzare splendide foto alle città per portare a casa ricordi preziosi dei vostri viaggi. vediamo insieme a lui come fotografare Siena

Di Guido Alberto Rossi

Se non vi piace: l’arte, i monumenti, la storia, la buona cucina e i buoni vini, non visitate Siena, non fa per voi, non troverete niente da vedere. Se però amate tutto, di cui sopra, pianificate un paio di giorni per visitare e fotografare la città e un paio di sere per peccare di gola.

Piazza del Campo di notte

Cominciate da Piazza del Campo

Come molte nostre città, anche la planimetria di Siena è una specie di ragnatela con al centro la piazza principale, che qui si chiama Piazza del Campo e dove ogni anno per ben due volte (2 luglio e il 16 agosto) si corre il famoso Palio. Le 17 contrade della città si fidano in una giostra equestre, oggi chiamata corsa. La vince chi è in testa, il cavallo che, con o senza fantino, taglia il traguardo dopo tre giri intorno alla piazza.  I fantini oltre a farsi corrompere dalle contrade avversarie, montano a pelo e si danno un sacco di nerbate a destra e sinistra, fin dal 1238.

Piazza del Campo con la cattedrale di Santa Maria Assunta

Ma vediamo come è meglio fotografare la città, io suggerisco di partire al mattino dal bar e pasticceria Nannini, nella via Banchi di Sopra. Qui si racconta che anche la rockstar Gianna servisse caffè e brioche al banco, ma è un po’ di tempo che non la vedono.

Loggia della Mercanzia

Andando verso Piazza del Campo, v’imbatterete nel magnifico palazzo della Loggia della Mercanzia che vale un po’ di scatti, tanto per scaldare l’occhio e il dito, se già non lo avete fatto, fotografando i vicoli e le vetrine di negozi lungo la via che poi prende il nome di Via della Città e praticamente è parallela a Piazza del Campo e percorrendo i due vicoli che troverete sulla sinistra, finirete in piazza e qui preparatevi a stupirvi.

Fonte Gaia e i Palazzi nobiliari

Essendo Piazza del Campo di forma più o meno rettangolare con i due lati principali illuminati diversamente nel corso della giornata. Per fotografarla bene, dovrete visitarla due volte: una per fotografare la Fonte Gaia ed i palazzi che sono esposti a Est e quindi illuminati in pieno dal sole del mattino, fino a quando il sole gira, ovviamente dipende dal periodo dell’anno, e va ad illuminare il lato esposto a Ovest, dove potete riprendere il magnifico Palazzo Pubblico con la Torre del Mangia e la chiesa di Santa Caterina in luce giusta. Vi consiglio anche un terzo giro in piazza all’ora del tramonto, quando iniziano ad accendere le luci.

Fonte Gaia

Dalla Torre del Mangia magnifici scatti

Per convincere gli accompagnatori stufi delle vostre soste fotografiche, provate ad offrirgli un aperitivo o la cena in uno dei numerosi locali che si trovano di fronte al Palazzo Pubblico e così tra una patatina ed un sorso, scattate. Ovviamente Siena non è solo Piazza del Campo, ma qui potete dar sfogo a tutta la vostra creatività sia facendo la Street Photo che delle foto d’architettura.

Sulla Torre del Mangia

I più in forma, possono salire sulla Torre del Mangia. Infatti con la scala interna, fatti i primi 110 gradini si arriva alla loggia in cui era riposta la campana, qui c’è il terrazzino con vista sulla piazza, mentre per arrivare alla cella campanaria, che è il punto più alto, se ne devono salire altri 242, totale 352, altrettanti vanno poi fatti per scendere, il tutto per soli € 10,00. La fatica, comunque, merita, sia per la vista della città che della piazza sottostante che per le varie foto che si possono scattare dagli 87 metri d’altezza.

I tesori della Cattedrale

Potete uscire dalla piazza dalla scalinata Costa Barbieri e prendere la prima a destra in Via della Città, che è Via dei Pellegrini, alla fine vi troverete sul retro del Duomo, ufficialmente cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta, la cui facciata è rivolta a Ovest e quindi è in luce giusta solo nel pomeriggio.

La cattedrale di Santa Maria Assunta

Anche se non siete dei fanatici dell’arte religiosa, non potete non entrare ed ammirare i vari capolavori, che vanno dal pavimento al punto più alto dell’interno della cupola, passando dall’abside al coro ligneo, al pulpito, all’organo a canne, alle statue e alle varie cappelle. Tutti questi mille soggetti sono abbastanza ben illuminati e tirando un po’ su con gli ISO non ci sono problemi a fotografarli bene anche nei particolari, compresi i numerosi affreschi fatti nei vari secoli dai più importanti artisti delle varie epoche.

Gli affreschi del Pinturicchio nella Libreria Piccolomini

Particolarmente affascinanti e molto ben illuminati dalla luce che filtra dalle sue finestre sono gli affreschi del 1500 fatti dal Pinturicchio nella Libreria Piccolomini. Una visita guidata da non perdere e che vale mille scatti è il giro sotto il tetto del Duomo, è pittorescamente chiamato Porta del Cielo; lungo il suo percorso ci sono varie aperture da dove si possono inquadrare degli scorci suggestivi dei transetti.

Dalla Fortezza Medicea alla Siena più ghiotta

Arrivati poi all’interno della facciata, nel punto centrale è possibile riprendere in tutta la sua bellezza il pavimento, già da solo vale il viaggio e molti scatti. Ovviamente Siena offre altri interessanti monumenti, palazzi e chiese da visitare, come la Fortezza Medicea ed i suoi giardini.

La Fortezza Medicea dall’alto

I palazzi da non perdere: Salimbeni, Piccolomini, Tolomei e Chigi Saracini trai i più famosi. Due chiese importanti sono: San Domenico e Santa Caterina. Ai fotografi ghiottoni Siena offre molte trattorie ed enoteche degne di scatti, ottime forchettate e bicchieri di buon vino.

Tavolini in Piazza del Campo

Vi ho fatto un programma di due giorni abbastanza intenso, ma se avete più tempo ci sono molte altre cose da scoprire sia in città che nel raggio di pochi chilometri, in pratica in questo angolo di Toscana ogni metro è una bella foto.

Chi è Guido Alberto Rossi

Nato a nato a Milano nel 1949, si è avvicinato alla fotografia grazie ad una macchina fotografica Kodak a soffietto trovata in casa dei nonni. Ha pubblicato il suo primo servizio pagato sullo Sport Illustrato nel Settembre del 1966. Nei primi anni alterna la fotografia di sport, automobilismo e motociclismo, al reportage di guerra. Nel giugno del 1967 va in Israele per la Guerra dei Sei Giorni ma il conflitto finisce subito e si deve accontentare di fotografare i primi giorni dopo la vittoria israeliana. Nel febbraio del 1968, va nella Guinea Bissau dove le truppe portoghesi combattevano la loro ultima guerra coloniale. Nel novembre del 1968 va in Vietnam, vi rimane 3 mesi ed in seguito ci ritorna nel 1971 e nel 1973, insieme al collega Ennio Iacobucci, percorre in macchina da Saigon a Quang Tri, facendo un reportage sulla situazione del Paese ormai al collasso.

Nel 1969 si reca a Belfast per un reportage sulle truppe inglesi. Nel 1973 parte per la Cambogia e questo sarà il suo ultimo reportage bellico. Successivamente si dedica alla fotografia geografica e nel 1979 fonda l’agenzia fotografica Action Press. Tra un viaggio e l’altro, tra il 1975 ed il 1995, si dedica agli sport nautici, fotografando le regate veliche e le gare di motonautica, utilizzando per primo l’elicottero per seguire le gare della classe offshore. Appassionato di volo, nel 1985 compra un Cessna 210T e insieme al suo amico e pilota Enzo Bianchini fotografa a tappeto tutta l’Italia, e buona parte d’Europa e del Nord Africa.  La fotografia aerea diventa una delle sue specialità e fotografa 65 paesi utilizzando sia aerei leggeri che elicotteri e ultraleggeri.

Negli anni le sue immagini sono state pubblicate praticamente su tutte le testate del mondo. Ha pubblicato 36 libri fotografici con vari editori internazionali. L’ultimo per la Mondadori Electa, “Basilicata vista dal cielo”. Da Gennaio 2015 è Capo Progetto del Rotary Club Milano Nord ed in collaborazione con la CRI ha realizzato dei corsi multimediali per l’integrazione dei migranti.

www.guidoalbertorossi.com