Weekend con gusto

Bobbio (PC) è il “borgo dei borghi”

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Non è solo uno dei “borghi più belli d’Italia”, ma, dallo scorso 20 ottobre, Bobbio è anche il Borgo dei Borghi. Ha conquistato infatti la prima posizione del talent di Rai Tre “Il borgo dei borghi”, sbaragliando 60 candidati, poi rimasti in venti “finalisti”. Una ragione in più per sceglierlo per il nostro weekend con gusto.

L’incoronazione di Bobbio a “Borgo dei borghi” è avvenuta nell’ambito della puntata finale, condotta da Camila Raznovich, Philippe Daverio, Mario Tozzi e Margherita Granbassi, il cui voto “di qualità” pesava per il 50%, mentre il restante 50% era in mano alla giuria popolare.

In finale sono arrivati i borghi di Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa (Sicilia) piazzatosi al secondo posto, al terzo Rotondella, in provincia di Matera (Basilicata), in quarta posizione Laigueglia, nel savonese (Liguria).

Bobbio, una bellezza antica che conquista

A conquistare le due giurie sono stati i diversi aspetti che si concentrano in questo piccolo borgo di appena 3500 abitanti che sorge sul fiume Trebbia, al confine con tre regioni, Emilia, Liguria e Toscana, dalle quali, nel corso dei secoli, ha assorbito la storia, la cultura e le tradizioni fino a trasformarle in un unico affascinante mix.

Bellezze artistiche, paesaggistiche, cultura, architettura, storia ed enogastronomia hanno conquistato il cuore dei giurati, affascinati dai suoi vicoli di ciottoli, le strade su cui si affacciano antichi portici, e poi ponti, conventi, chiese che riassumono l’eredità romana, longobarda e carolingia. Tracce di un primo nucleo abitativo sul Trebbia si hanno infatti fin dal Neolitico, ma è nel 14 a.C, in epoca romana, che nasce l’antica Bobium.

A Bobbio il Medioevo è di casa

A lasciare un segno indelebile a Bobbio è il monaco irlandese Colombano, che nel 614 fonda qui un monumentale monastero, tra i più grandi e importanti d’Italia, e non solo, con un complesso che include, tra gli altri edifici, una basilica affiancata dal porticato che la collega all’abbazia, oggi sede del Museo dell’Abbazia e dello scriptorium.

Un altro simbolo di Bobbio è il suo ponte romanico, noto come Ponte del Diavolo o Gobbo, per il suo profilo arcuato e le sue undici arcate, l’una diversa dall’altra, che si susseguono lungo i 280 metri del monumento.

Suggestivo il centro storico, con le sue strade di ciottoli, dove valgono una visita Piazza San Francesco, il Monastero di San Francesco, in stile francescano rustico del XIII secolo con un chiostro del XV e la chiesa ricostruita in stile barocco nei primi anni del Settecento. Splendida anche la chiesa della Madonna dell’Aiuto del 1621.

Assai significativo anche il Castello Malaspina, fatto costruire nel 1503 da Corradino Malaspina. Una volta passato alla famiglia Visconti divenne poi sede del Podestà per poi passare ancora una volta di mano alla famiglia Dal Verme. Dal 1956 è proprietà dello Stato e, ancora oggi, si presenta in tutta la sua imponenza. Da non perdere il magnifico panorama sul borgo e sulle montagne che si ammira dal cortile interno.

Bobbio, un borgo “da film” per tutte le stagioni

Bobbio ha dato i natali al regista Marco Bellocchio, che ogni anno organizza qui un rinomato Festival del Cinema, attirando intellettuali, curiosi, appassionati e semplici turisti che contribuiscono a mantenere vitale questo piccolo gioiello della Valtrebbia.

Non dimentichiamo, poi, le bellezze paesaggistiche, con un fiume, il Trebbia, in gran parte balneabile, colline verdi su cui nascono le viti di Nebbiolo e Dolcetto e gli scorci del Monte Penice, che ogni anno, nel periodo estivo attraggono migliaia di turisti.

Nel periodo invernale, invece, si popola di sciatori e amanti degli sport sulla neve grazie alle due piste e al campo scuola servita da una manovia e da uno skilift.

Il Borgo dei Borghi in tavola

Bobbio è una delle mete gourmet più interessanti d’Italia per la gustosa commistione di prelibatezze della gastronomia piacentina, come i deliziosi salumi, tra cui coppa, salame e ciccioli e influenze di Liguria e Toscana.

Tra i primi piatti spiccano gli anolini all’uovo, i pisarei e fasò, il riso alla zucca, la bomba di riso, i tortelli ripieni e i tipici maccheroni alla bobbiese, con sugo di funghi o di stracotto, che sa solo spopola anche tra i secondi, insieme alla selvaggina e alle grigliate. Un tipico piatto autunnale sono poi le lumache “alla bobbiese”. Tra i dolci, tipico e il croccante di mandorle e zucchero.

Maccheroni alla bobbiese

La particolarità di questo piatto è che i maccheroni sono realizzati servendosi di un ferro da calza.

Ingredienti

Per la pasta

  • 500 gr di semola di grano duro
  • 500 gr di farina 00
  • 4 uova intere
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Un pizzico di sale
  • Acqua q.b.

Per il sugo

  • 150 gr di macinato di maiale
  • 150 gr di macinato di manzo
  • 150 gr di macinato di pollo
  • 1 bottiglia di passata di pomodoro
  • 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
  • 50 gr di funghi porcini secchi
  • 1 bicchiere di vino rosso
  • 1 cipolla, 1 carota, 1 gambo di sedano, 1 spicchio di aglio
  • Prezzemolo q.b
  • Sale e pepe
  • Parmigiano grattugiato

Setacciate le farine e disponetele a fontana su un tagliere, poi rompete al centro le uova, aggiungete un pizzico di sale, un filo di olio e un po’ d’acqua e impastate per bene. Lasciate riposare la pasta per circa 30 minuti, poi, se volete seguire il metodo tradizionale, ricavate delle strisce rotonde e tagliatele a dadini. Prendetene due alla volta e avvolgetele alle estremità del ferro da calza. Con il palmo della pano allungatele fino a ottenere i maccheroni, lunghi circa 10 cm. Poi sfilateli e disponeteli ad asciugare.

Nel frattempo, preparate il ragù. Tritate la cipolla, il sedano e la carota e fate rosolare in un cucchiaio di olio d’oliva insieme allo spicchio d’aglio che poi eliminerete. Mettete poi a rosolare i tre tipi di macinato e sfumate con in vino. Aggiungete poi la passata di pomodoro, il concentrato, il sale e il pepe. Lasciate cuocere per circa un’ora. A metà cottura unite anche i funghi porcini. Cuocete i maccheroni in abbondante acqua salata, scolateli. Serviteli con il sugo e una spolverata di Parmigiano grattugiato e prezzemolo tritato.

COME ARRIVARE

In auto: da Nord e da Est, A1 con uscita Piacenza Nord; da Sud A21 con uscita Piacenza Sud, da Ovest A21 con uscita Piacenza Ovest. Seguire per Piacenza e, arrivati qui, proseguire lungo la tangenziale seguendo le indicazioni per Bobbio imboccando la SS45.

DOVE MANGIARE

*Ristorante Enoteca San Nicola, via San Nicola 11, ang. Contrada dell’Ospedale, Contrada San Nicola, Bobbio (PC); tel 0523/932355, www.ristorantesannicola.it Nel centro del borgo, è ricavato in un convento del Seicento. Nel menù ricette tradizionali, alcune con accostamenti ricercati. Ampia scelta di vini.

*Osteria Braceria Il Barone, Contrada di Porta Nova 11, Bobbio (PC), tel 0523/932093, www.osteriailbarone.it Locale accogliente con un menù di piatti realizzati con prodotti di stagione e materie prime di qualità. Ottimi i salumi. Tra i primi piatti ci sono zuppe, minestre, pasta artigianale anche ripiene, mentre tra i secondi di carne ci sono stufato, arrosti, stracotti e grigliate.

DOVE DORMIRE

*B&B Il Viandante, Loc. Bargo 5, Bobbio (PC), tel 370/3529467, www.bbilviandante.it In posizione panoramica, a soli 7 minuti a piedi dal centro storico. Le camere si affacciano sul bosco, si può scegliere quelle con bagno privato o in comune. La colazione è servita nell’ampio salone ed è a base di torte e marmellate fatte in casa. Doppia con colazione da € 60.

*Albergo Ristorante Il Giardino, Piazza San Francesco 12, Bobbio (PC); tel 0523/936247, www.albergobargiardino.it Nel centro del paese con splendida vista sul borgo, dispone di 15 camere spaziose e tranquille. A disposizione ristorante con cucina tradizionale e bar con aperitivi e drink. Doppia da € 75.

INFO

www.comune.bobbio.pc.it