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WP in Tour: nel cuore normanno del Molise con la DS 7 Plug-in Hybrid

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Ogni giugno, da venticinque anni, Bojano celebra l’arrivo dei Normanni in Molise. Una festa che rievoca un momento storico fondamentale per questa terra. Tra i protagonisti di quell’impresa, c’era Rodolfo de Moulins. Un condottiero normanno, il cui nome ha lasciato un segno profondo: è ormai certo che il nome Molise deriva proprio dal cognome de Moulins, che in Italia era diventato de Molisio. Rodolfo, cavaliere normanno, partì infatti dalla Francia nel 1046 per raggiungere l’Italia. Si stabilì a Civita di Bojano, e da quel giorno lasciò un’impronta che ancora oggi si percepisce

Con un comfort decisamente migliore, quel viaggio si può fare ancora oggi, partendo sempre da Moulins-la-Marche, in Normandia. Un borgo immerso nei boschi, che sembra rimasto fermo nel tempo. È da qui che comincia un itinerario straordinario, che unisce storia, natura e bellezza. Noi proponiamo di percorrerlo con una compagna di viaggio silenziosa, elegante, moderna: la DS 7 Plug-in Hybrid. Un’auto che nel nome richiama Rodolfo – “De MoulinS” – e che, come lui, ci guida lungo un percorso unico. Moulins-la-Marche non è un luogo famoso, ma è uno di quei paesi che, appena ci arrivi, senti che hanno un passato. Strade acciottolate, case a graticcio, una quiete che sa di storia. Rodolfo partì da qui, in un’epoca in cui la Normandia era in piena espansione militare e culturale. Da questo borgo appartato, circondato da boschi e colline, si metteva in marcia chi cercava nuove terre, gloria o redenzione.

Moulins-la -Marche

Via Francigena, il cammino della storia

Dalle campagne di Moulins ci si dirige verso sud-est, lungo un itinerario che ancora oggi viene chiamato “Via dei Normanni”. Un percorso che si interseca e si sovrappone, in parte, con strade statali moderne e provinciali secondarie, passando per Troyes, Digione, fino a raggiungere Besançon. Proprio qui, come fecero i Normanni nel Medioevo, ci si innestasulla Via Francigena. L’antico tracciato che per secoli ha condotto pellegrini, mercanti e condottieri da Canterbury fino a Roma. Oggi molte di quelle antiche vie sono percorribili in auto: non come autostrade, ma come strade secondarie che tagliano la Francia e poi le Alpi, fino a condurre in Italia. La Via Francigena rimane tracciata, riconoscibile, spesso parallela alla viabilità attuale. È un modo diverso di attraversare l’Europa, dove ogni deviazione nasconde una chiesa romanica, una taverna, un’abbazia, un ponte che ha visto passare pellegrini e condottieri.

L’itinerario si innesta sulla Via Francigena nei pressi di Besançon

Un viaggio nel comfort assoluto

Viaggiare oggi non è più un’impresa faticosa. A bordo della DS 7, ogni dettaglio è pensato per il piacere. I sedili in pelle, con ventilazione regolabile su tre livelli, sono perfetti nei mesi caldi. E il sistema di massaggio, con diverse modalità, ti accompagna lungo tutto il tragitto, sia al posto guida che al lato passeggero. Il cambio automatico a 8 marce lavora in modo fluido, quasi impercettibile, mentre il motore ibrido consente di percorrere oltre 60 km in elettrico, in assoluto silenzio. È un viaggio nel tempo, ma con tutta la tecnologia di oggi.

L’abbazia di Montecassino

Cassino, il cuore spirituale

Seguendo la Francigena, abbiamo raggiunto Cassino, dominata dall’Abbazia di Montecassino, fondata da San Benedetto. Qui la storia di Rodolfo prende una piega imprevista: sappiamo infatti che, durante il suo cammino verso l’Italia meridionale, si fermò in pellegrinaggio proprio a Montecassino, ma fu imprigionato. Non conosciamo tutti i dettagli, ma fu un episodio chiave: dopo la sua liberazione, Rodolfo non tornò indietro. Continuò verso sud. E il suo nome, da lì in avanti, si legò a queste terre.

Ecco un esempio dei panorami regalati dai tratturi della transumanza

Tratturi, la strada verde del sud

Per seguire il percorso originale dei Normanni, a Cassino si lascia la Via Francigena, per deviare. verso sud-est. I cartelli scompaiono, la strada diventa più stretta, i colori si fanno intensi. Stiamo seguendo i tratturi, le antiche vie erbose della transumanza, usate per secoli da pastori e mandrie, ma anche da chi cercava strade alternative, meno battute. Non erano solo percorsi per i pastori: per secoli furono anche strade percorse da soldati, viandanti, mercanti. Il Tratturo Pescasseroli-Candela, in particolare, collega Abruzzo, Molise e Puglia, attraversando zone incontaminate, ricche di storia e spiritualità. E ancora oggi sono percorsi veri, profondi, che raccontano un’Italia diversa. Un’Italia autentica, silenziosa, meravigliosa.

La DS 7 ritratta all’ingresso del sito archeologico di Altilia

Altilia, dove la storia non ha rovine

E poi arriva lei, Altilia. Un luogo che non ti aspetti. Una città romana completamente accessibile, adagiata tra i prati del Molise, dove puoi camminare lungo le strade lastricate di duemila anni fa, entrare nei resti delle case, salire sulle gradinate di un teatro da oltre 5.000 posti, ancora in ottime condizioni. La storia è all’aria aperta, ti accoglie senza filtri. Ed è impossibile non fermarsi, non respirarla. È uno di quei luoghi che ti viene voglia di raccontare a tutti, ma anche di tenere segreto, per paura che cambi.

È una città archeologica a cielo aperto, che conserva strade, fori, anfiteatri, terme. Ma all’epoca di Rodolfo, non era solo un sito antico: era anche una stazione di dazio. Un punto obbligato di passaggio, dove fermarsi, pagare, riflettere. Non è azzardato pensare che Rodolfo sia passato da qui, come tutti i viaggiatori dell’epoca. Forse si è fermato, forse ha negoziato, forse ha solo attraversato, lasciando tracce invisibili tra le pietre.

Questo è ciò che resta oggi del castello di Civita di Bojano

Bojano, il castello dimenticato di Civita

E quando pensi che il meglio sia passato, arrivi a Bojano. Ma non fermarti in città. Sali verso Civita, il borgo antico arrampicato sulla roccia. Lì in cima, tra silenzio e vento, ti aspettano i ruderi del castello longobardo. Oggi sono solo mura sbrecciate, ma se chiudi gli occhi puoi vedere la roccaforte, immaginare l’arrivo di Rodolfo de Moulins, il suo insediamento, le torce, le sentinelle. È un luogo sospeso, da cui si domina la vallata. Un punto in cui la storia non si legge: si sente. E una volta lassù, ti viene voglia di restare. Anche solo per un po’.

È qui che la leggenda incontra la storia: Rodolfo de Moulins si insediò a Civita, trasformandola in centro militare e simbolico. Le mura sono crollate in parte, ma l’energia del luogo è intatta. Il panorama sulla valle sottostante è ampio, arioso, solenne. È un punto d’arrivo e di partenza. Come ogni castello.

Ogni anno, a giugno, Civita di Bojano rivive le origini grazie alla rievocazione alla quale partecipano decine di figuranti in costume

Termoli,  l’ultima eredità normanna

Ma il nostro viaggio non poteva chiudersi senza un ultimo omaggio alla storia normanna. Per questo abbiamo proseguito fino a Termoli, sulla costa adriatica. Qui, svetta una torre difensiva, comunemente chiamata castello, parte della cittadella fortificata voluta da Federico II, figlio di Costanza d’Altavilla, l’ultima regina normanna. Quindi anche Federico, era un Normanno.

Passeggiare qui, tra vicoli e affacci sul mare, è una conclusione che sa di poesia, ma anche di storia concreta. Questo non è solo un itinerario nella memoria. È un percorso reale, affascinante, che potete rifare anche voi. Basta mettersi in viaggio, magari proprio con la stessa compagna che abbiamo scelto noi.

La compagna di viaggio: la DS 7 Plug-in Hybrid

Silenziosa, tecnologica, elegante. La DS 7 Plug-in Hybrid non è solo una vettura premium: è una compagna di viaggio ideale per affrontare lunghi itinerari, alternando città, strade veloci e tracciati secondari con grande naturalezza.

Il sistema ibrido plug-in abbina un motore a benzina da 180 cavalli a due motori elettrici, per una potenza complessiva che supera i 220 cavalli, distribuiti su quattro ruote grazie alla trazione integrale intelligente. L’accelerazione è brillante, ma mai aggressiva, e permette di affrontare anche strade di montagna con sicurezza e fluidità.

Grazie alla batteria ricaricabile, consente di percorrere oltre 60 km in modalità completamente elettrica, perfetti per attraversare borghi storici e aree naturali senza emissioni e nel massimo silenzio. Il passaggio tra modalità elettrica e termica è impercettibile, mentre il cambio automatico a 8 rapporti lavora con precisione, adattandosi sia alla guida rilassata che ai tratti più dinamici.

Il comfort è da prima classe: i sedili in pelle, finemente lavorati, offrono ventilazione regolabile su tre livelli e un sistema di massaggio con numerose modalità, disponibile sia per il conducente che per il passeggero. Anche dopo molte ore al volante, si scende riposati.

L’assetto della DS 7 è studiato per garantire un eccellente equilibrio tra comfort e precisione: le sospensioni attive analizzano in tempo reale le condizioni della strada, regolando la risposta per assorbire meglio buche e imperfezioni. Il risultato è una sensazione di scorrimento continuo, ideale per i lunghi viaggi su fondi diversi.

A completare il quadro, un pacchetto completo di tecnologie di assistenza alla guida, infotainment intuitivo e materiali d’alta gamma, tutti ispirati al savoir-faire francese. Tutto, nella DS 7, è pensato per rendere il viaggio non solo confortevole, ma memorabile.

Un modo nuovo per scoprire strade antiche.

Dove mangiare e dormire

Fonte dell’Astore – Castelpetroso (IS)

Un’oasi immersa nella natura a pochi chilometri da Bojano, ideale per rilassarsi dopo una giornata di viaggio. Il ristorante propone piatti della tradizione molisana rivisitati con gusto, mentre le camere offrono comfort moderni e tranquillità assoluta.

Dove dormire

Residenza Sveva – Termoli (CB)

Nel cuore del borgo antico di Termoli, questa residenza storica trasformata in struttura ricettiva offre camere eleganti, curate nei dettagli, e una vista incantevole sulla costa. Perfetta per chi vuole dormire nel centro della storia.

Dove mangiare

Borgo Antico – Civita di Bojano (CB)

Una trattoria con cucina casalinga, situata nel centro del borgo di Civita. Qui si possono gustare piatti genuini della tradizione locale, in un’atmosfera familiare e accogliente. Ideale per immergersi nei sapori del territorio dopo la visita al castello normanno.

Salsedine – Termoli (CB)

Ristorante contemporaneo affacciato sul mare, che unisce la qualità delle materie prime alla creatività dello chef. Pesce fresco, piatti ricercati e una splendida terrazza rendono Salsedine la tappa ideale per concludere in bellezza il viaggio.