Terza e ultima puntata del viaggio a tappe alla scoperta dei tesori della Romagna colpita dall’alluvione. Dopo aver visitato Bertinoro, Castrocaro Terme e Imola, nella prima puntata e Terra del Sole, Forlimpopoli, Meldola e Rimini nella seconda, concludiamo il nostro viaggio a Faenza e a Cesena, visitando cantine e frantoi.
Di Giuseppe Ortolano
FAENZA – Con la ceramica famosa nel mondo
Duramente provata dall’alluvione, Faenza non si arrende ed è pronta ad accogliere nuovamente i turisti, come abbiamo potuto verificare nel nostro breve tour. Situata sulla via Emilia, a metà strada tra Bologna e Rimini, per secoli la città è stata impreziosita da monumenti che ancora oggi conservano inalterato il loro fascino.

Assolutamente da vedere capolavori come l’imponente piazza del Popolo, delimitata da due ali porticate su cui si affacciano il Palazzo del Podestà e il Palazzo Municipale, già dimora dei Manfredi; piazza della Libertà con il Duomo di fine quattrocento che custodisce numerose opere d’arte del periodo rinascimentale e la Fontana monumentale, i cui bronzi risalgono al XVII secolo. E poi il settecentesco Palazzo Milzetti, con gli ambienti interni decorati da raffinate tempere neoclassiche, l’elegante Teatro Masini e la Pinacoteca.

Ha riaperto i battenti anche il Museo della Ceramica, fondato nel 1908, che ospita pezzi di ogni provenienza geografica e di ogni epoca storica, con una ricca sezione dedicata alle ceramiche faentine del Rinascimento. Un museo unico al mondo che pur visitato più volte continua ad affascinarci.
INFO: www.prolocofaenza.it
CESENA – Dove la Biblioteca è Patrimonio UNESCO
Al centro della Romagna, tra Ravenna, Forlì, il mare Adriatico e il crinale appenninico, sorge Cesena, città malatestiana e d’arte. Due le mete turistiche abbiamo voluto visitare: la Biblioteca Malatestiana e la Rocca.

A Cesena si trova la prima Biblioteca Civica d’Italia, fondata nel 1452 per volontà del Signore di Cesena Malatesta Novello, riconosciuta nel 2005 “Memoria del Mondo” dall’UNESCO, per il valore della struttura architettonica e per i codici in essa conservati, e rimasta praticamente inalterata dall’inaugurazione del 1454.

La Rocca Malatestiana è una delle più imponenti della Romagna e ci ha offerto la possibilità di camminare lungo i camminamenti interni alla cinta muraria, per poi visitare le antiche prigioni, un’esposizione delle armi da giostra e il Museo dell’Agricoltura.

INFO: www.comune.cesena.fc.it/cesenaturismo
CANTINE E FRANTOI – Sulle vie dei sapori
Oltre ai centri abitati la Romagna è ricca di cantine e frantoi dove, grazie alla peculiare composizione del suolo e al microclima, si producono vini e olii di eccellenza. Qui si trova infatti un terroir perfetto per la produzione di vini eccellenti, primi fra tutti Albana e Sangiovese, che ogni località declina in modo peculiare e che esprime in alcune delle sue sottozone più vocate: il Bertinoro, il Predappio e il Castrocaro, su tutti.

Per sperimentarne il gusto, abbiamo voluto fermarci in una delle tante cantine che si incontrano lungo le locali Strade dei Vini e dei Sapori o nelle suggestive trattorie di collina, veri e propri ‘santuari’ della gastronomia tradizionale. È la Fattoria Paradiso nei pressi di Bertinoro, dove è stato imbottigliato per la prima volta il Sangiovese di Romagna Riserva.

Un piacevole agriturismo, in parte ricavato da un casino di caccia del Seicento, dove abbiamo degustato ottimi vini, tra i quali il rarissimo Barbarossa, e vissuto in prima persona la rinascita dell’agricoltura in questo lembo di terra.
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