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Lamborghini Urus SUV al salone di Ginevra
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Lamborghini Urus, il Super SUV sta per arrivare tra noi

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La nebbia che avvolge il Lamborghini Urus, primo SUV nella storia della casa di Sant’Agata Bolognese, sta per diradarsi, sebbene costituisca ancora una fitta coltre di mistero per quanto riguarda le sue caratteristiche tecniche precise. Parliamo naturalmente del modello di produzione, sviluppato sulla base del concept omonimo presentato nel 2012, a cui appartengono le foto mostrate in questa pagina. E’ recente l’annuncio della data in cui verrà svelato quello che da quelle parti hanno definito Super SUV, perché SUV da solo non è abbastanza. Allora, tutti a Sant’Agata il 4 dicembre 2017. Per il resto non si sa ancora nulla. Cerchiamo quindi di ricapitolare le scarne informazioni disponibili a proposito della Urus, cominciando da un eventuale prezzo: Stefano Domenicali, amministratore delegato della Lamborghini, ha dichiarato alla Reuters a margine del salone di Francoforte 2017 che l’Urus dovrebbe essere messo in vendita intorno ai 200.000 euro. Poiché parlava in una situazione internazionale, tale prezzo va inteso tasse escluse. Fate il calcolo della sola IVA e vedrete che si sale di parecchio, senza aggiungere l’IPT e altri balzelli.

 

IL MISTERO DEL MOTORE E DELLA POTENZA

Lamborghini Urus SUV al salone di Ginevra

Cominciamo dalla scheda tecnica, inesistente. Il motore è il cuore di ogni Lamborghini. Siamo abituati a vedere in ogni auto che porta lo stemma di un toro sul cofano un superbo propulsore aspirato, V12 o V10. Ma il SUV Urus avrà il compito di andare oltre gli schemi tradizionali di questa marca; di conseguenza potrebbe adottare un powertrain (oggi è di moda dire così) ibrido. Così almeno è quanto ha affermato alla stampa lo scorso dicembre Maurizio Reggiani, responsabile ricerca e sviluppo della Lamborghini. Il condizionale è assolutamente d’obbligo, anche perché si sorvola molto sul quando.

Le parole di Stefano Domenicali sono invece molto più prudenti. L’amministratore delegato della Lamborghini ha detto che l’ibrido arriverà un giorno sulla Urus, però non avverrà subito. Passeranno anni, addirittura forse una decina, perché l’aggiunta di notevole peso dovuta al pacco batterie andrebbe a compromettere le caratteristiche da supersportiva che ogni Lamborghini deve mantenere.

Lamborghini Urus SUV al salone di Ginevra

Allora, in attesa di un’elettrificazione per un domani che arriverà chissà quando, per il momento ci si affiderà alla cara vecchia benzina. Però su questo punto la tradizione deve rinunciare a qualcosa: in particolare all’aspirazione naturale. Perché si dice che la Lamborghini Urus possa montare un motore V8 biturbo. La potenza non dovrebbe essere inferiore a 600 cavalli, un valore che a Sant’Agata maneggiano con disinvoltura.

Il mistero è invece meno fitto per quanto riguarda la struttura dell’auto. La piattaforma sarà condivisa con Audi Q7 e Porsche Cayenne, le cuginone della galassia Volkswagen. Al punto che inizialmente i piani di produzione prevedevano l’assemblaggio della Urus proprio a Bratislava, la fabbrica in Slovacchia dove nascono Q7, VW Touareg e Cayenne. Ma poi un accordo fra Lamborghini e Governo italiano ha fatto dirigere la produzione a Sant’Agata. Sulle dimensioni, saranno generose. Si parla di circa 5 metri di lunghezza e 2 metri di larghezza.