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In Uganda con i gorilla di montagna

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Di questi grandi mammiferi sono rimasti al mondo pochi esemplari di cui più della metà vive in Africa Centrale e in particolar modo proprio in Uganda, Ruanda e Congo. Le guerre che si sono susseguite nel corso degli anni in questi stati africani hanno coinvolto anche i gorilla riducendone notevolmente il numero. Oggi sono tanti i progetti a salvaguardia di questa specie e non c’è viaggio più bello che quello che porta a conoscere questi grandi animali. I gorilla di montagna si differenziano dagli altri primati per il folto e lungo pelo che in età adulta si colora, sul dorso, d’argento.

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Un esemplare di gorilla delle montagne – foto di Emiliano Benolich

Hanno braccia più corte rispetto ai gorilla di pianura e sono di notevoli dimensioni: un maschio adulto può pesare sino a 200 chili ed essere alto quasi 2 metri! Generalmente vivono in gruppi di 12/13 individui tra maschi, femmine e piccoli. Vi è sempre un capobranco chiamato “silverback” proprio per la caratteristica striatura argentea sul dorso. È lui che si occupa di tutte le attività, dalla supervisione affinché non vi siano conflitti all’interno del gruppo, alla ricerca del cibo, agli spostamenti nella foresta, insomma in qualità di leader, lui governa. I gorilla sono molto intelligenti e in cattività hanno dato prova di capire il linguaggio dei segni. Ma volete conoscerli meglio? Allora programmate un viaggio in Uganda approfittando del fatto che da poco, questo paese è considerato stabile sotto il profilo socio-politico e dunque sicuro.

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Un gorilla a riposo nel Parco Nazionale di Bwindi foto di Emiliano Benolich

Quello alla volta dell’Uganda è un viaggio sicuramente impegnativo, che va organizzato con persone esperte e specializzate, in grado di garantirvi un alto livello di sicurezza. E una volta raggiunta la meta dimenticherete la fatica e vivrete una delle esperienze più belle della vostra vita. Per vedere i gorilla di montagna non dovete far altro che dirigervi al Parco Nazionale di Bwindi, nell’Uganda sudoccidentale, che, per la sua eccezionale biodiversità e per la presenza di importanti specie a rischio, nel 1994 è stato dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Ma si debbono percorrere chilometri di foresta fittissima prima di incontrare questi grandi primati.

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Noi ci siamo affidati a un’organizzazione che ha sede in Africa e con cui abbiamo vissuto diverse altre avventure altrettanto avvincenti. Grande professionalità, serietà e un amore infinito per il Continente Nero tanto che l’Africa è diventata la loro casa da diversi anni. La Hbsafaris (Franz St. 2, Kl Windhoek, Namibia tel. 00264 061 215558, fax 00264 88614103, cellulare 00264 813280352), www.hbsafaris.com questo il nome della organizzazione, è gestita da Emiliano Benolich e da sua moglie Stefania che studiano e propongono itinerari ad hoc per conoscere al meglio l’Uganda. A cominciare dal parco Nazionale delle cascate Murchinson Falls passando per il Queen Elizabeth, famoso per i suoi leoni arboricoli, per arrivare alle foreste di Kibale e Bwindi, che ospitano scimpanzé e gorilla.

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Leoni arboricoli sono una caratteristica del Queen Elizabeth National Park

Vi proponiamo, di seguito, uno dei tour che la coppia organizza e che ci ha stupiti per la quantità di cose che si possono fare e vedere in soli 11 giorni.

Al vostro arrivo all’aeroporto di Entebbe vi accoglierà una guida che vi trasferirà a Kampala, la capitale dell’Uganda affacciata sul lago Vittoria, il lago più grande dell’Africa. Qui visiterete la città e i suoi numerosi mercati.

Il secondo giorno partirete da Kambala alla volta delle Murchinson Falls, le cascate famose per essere l’origine del Nilo, dove nel pomeriggio avrà inizio un emozionante fotosafari.

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Il terzo giorno è dedicato a un fotosafari sul versante settentrionale del Nilo per entrare in contatto con elefanti, giraffe, leoni e tantissimi altri animali. Nel pomeriggio un’indimenticabile crociera. Una passeggiata naturalistica vi porterà nella zona delle rapide da dove ammirerete la magnificenza del fiume più lungo del mondo.

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Il quarto giorno inizia con un fotosafari e la partenza per Masindi, cittadina dell’Uganda nordoccidentale dove potrete visitare alcuni mercati locali e interagire con gli abitanti, gente ospitale e sempre sorridente.

Il quinto giorno lascerete Masindi per andare a Fort Portal, che giace alle spalle delle famose “Montagne della Luna”. Lungo il percorso visiterete una delle tante piantagioni di thè e caffè che caratterizzano la zona. Nel tardo pomeriggio vi aspetta una bellissima passeggiata per ammirare uno dei tanti laghi della zona.

Una bambina intenta alla lavorazione del caffè – foto di Emiliano Benolich

Il sesto giorno sarà dedicato all’emozionante Chimp Tracking. La foresta di Kibale è rinomata per avere la più grande concentrazione di primati di tutta l’Africa dell’Est.

Durante l’escursione avrete la possibilità di incontrare scimpanzé, scimmie dalla coda rossa, colobi e tante altre specie. Dopo pranzo il trasferimento alle paludi di Bigodi per un’altra emozionante passeggiata immersi nella foresta, questa volta alla ricerca di uccelli, rane e una miriade di altri piccoli animali.

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Il settimo giorno è dedicato per intero al fotosafari. Uscirete al mattino per un’ escursione alla ricerca del Cobo dell’Uganda, animale simbolo del Paese, oltre a leoni ed elefanti, immersi nel loro habitat naturale. Nel pomeriggio una spettacolare escursione in barca sul Kazinga Channel, un canale naturale che unisce il lago Edoardo al lago Giorgio. L’esperienza vi consentirà di entrare in stretto contatto con la fauna da un insolito punto di vista.

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Ed eccoci giunti alla fine di una settimana e a questo punto dovreste già esservi innamorati dell’Uganda, degli spettacolari colori, degli adorabili abitanti. Ma le sorprese non sono ancora finite e l’ottavo giorno sarete trasferiti nel settore meridionale del parco, l’area di Ishasha, rinomata per la presenza di numerosa fauna. Proseguirete poi alla volta del Parco Nazionale di Bwindi che raggiungerete nel pomeriggio, attraversando una zona lussureggiante punteggiata di laghi e piantagioni.

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Emiliano Benolich in un selfie con un gigante buono

Ed eccovi all’attesissimo giorno: di primo mattino partirete alla ricerca dei giganti gentili che vivono nella foresta di Bwindi: i gorilla! L’escursione vi condurrà all’interno della foresta pluviale. Accompagnati da un ranger locale, seguirete le orme dei gorilla per poi entrare in contatto con loro e capirne le abitudini. La forte emozione che proverete non è descrivibile. Il vostro cuore farà un tonfo, tratterrete il fiato, sarete sorpresi dalle loro dimensioni ma soprattutto ciò che colpirà sarà il loro sguardo. Sono giganti buoni, così simili a noi da lasciarvi scioccati. L’istinto sarà quello di buttarvi a capofitto tra loro. Ecco deve rimanere un istinto. Sarà il ranger che vi darà tutte le indicazioni di come comportarvi. Tornerete da questa esperienza cambiati. Colmi d’amore con la voglia sfrenata di rivivere emozioni così forti e particolari.

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foto di Emiliano Benolich

È arrivato il decimo giorno e se pensate di non aver più nulla di così bello come la gita del giorno prima vi sbagliate. Ogni giorno in Africa e in questo caso in Uganda è un regalo di bellezza. Lasciata la foresta di Bwindi vi dirigerete verso il Parco Nazionale di Lake Mburo. Numerosi ippopotami vivono sulle rive del lago, oltre a un grandissimo numero di uccelli. Il pomeriggio lo dedicherete al safari all’interno del parco dove vi aspetta un emozionante game drive notturno.

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Ed eccovi alla fine della vacanza, al momento del rientro in Italia con qualcosa di diverso: voi stessi. L’Africa la si ama dal primo giorno e non per nulla si parla di mal D’Africa.

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Un tenero cucciolo di gorilla spaventato dalla nostra presenza – foto di Emiliano Benolich

Emiliano e la sua compagna di vita e di avventura sapranno darvi ulteriori informazioni e un preventivo di massima sui costi. Contattateli via Skype (Hbsafaris) o tramite il form alla pagina http://www.hbsafaris.com/contatti/ o tramite mail all’indirizzo: info@hbsafaris.com.

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