Ricette di viaggio

Borghi d'(A)mare: Atrani e la ricetta del o’ sarchiapone

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Patrimonio dell’Umanità UNESCO per il suo passato ricco di storia, unita alla bellezza del suo paesaggio, Atrani vanta anche il primato di Comune più piccolo dell’Italia Meridionale (e secondo in tutto il paese) oltre a essere annoverata tra i Borghi più Belli d’Italia. Questo piccolo gioiello della Costiera Amalfitana ha conservato la struttura originaria medievale, fatta di vicoli, cortili, piazzette, archi, abitazioni addossate le une alle altre, collegate dalle caratteristiche “scalinatelle”, arroccate su uno sperone di roccia che si affaccia sulla spiaggia. Senza dimenticare la sua gustosa e robusta cucina, fatta di ricette tramandate tra le generazioni. Tra queste c’è O’Sarchiapone, a base di zucche verdi fritte con ripieno di carne e formaggi. E poi il pesce e i frutti di mare, i formaggi freschi delle vicine colline, la pasta fatta a mano come gli scialatelli e le laganelle, i corposi dolci, come il bocconotto o pasticciotto e la cassata. La visita al borgo parte dalla centrale piazzetta, vivace ritrovo in tutte le stagioni grazie ai caratteristici locali con i tavolini all’aperto. Dalla piazza si accede direttamente alla spiaggia dal passaggio creato per mettere in salvo le barche dalle mareggiate. La striscia di sabbia, che in bassa stagione si colora delle barche dei pescatori, in estate diventa il ritrovo di giovani da tutte le parti del mondo. Per gli amanti delle immersioni, le grotte e gli anfratti della scogliera consentono di ammirare una ricca fauna marina, tra cui le elusive cernie. Attorno alla piazza si radunano le prime case dai balconi fioriti, che poi salgono lungo le pendici rocciose della collina, tra giardini e alberi di limone. Sulla piazza si affaccia la chiesa di San Salvatore De’ Birecto, costruita nel X secolo e completata in epoca barocca con la splendida facciata con la scalinata, l’atrio e l’orologio. Qui, ai tempi della Repubblica di Amalfi, venivano incoronati i Dogi e le loro ceneri riposano in quella che era la Cappella Palatina.

SECONDO GIORNO: Tra torri e grotte

Il giorno successivo è dedicato alla visita ai luoghi più interessanti di Atrani. Tra questi la Collegiata di Santa Marina Maddalena, patrona della cittadina, che si celebra con una grande festa il 22 luglio. L’edificio sorge sulle pendici del monte e spicca per la sua caratteristica cupola maiolicata e per la torre campanaria a pianta quadrata in tufo bruno. Accanto alla chiesa si trova la grotta di Masaniello, dove si dice si sia rifugiato il celebre rivoluzionario braccato dai soldati del viceré di Napoli. Poco distante, si trova la Casa di Masaniello, di proprietà della sua famiglia materna. Salendo sul Monte Aureo, poco oltre la via che collega Atrani ad Amalfi, si trova la Torre dello Ziro, che deve la sua fama alle vicende di Giovanna d’Aragona, duchessa di Amalfi che, alla morte del marito, risollevò il Ducato dalle pessime condizioni economiche. Tuttavia, contro la volontà di tutti, sposò il maggiordomo Antonio Bologna, ma i fratelli, per reprimere lo scandalo, la rinchiusero coi figli nella Torre dello Ziro, dove morì. Sotto alla torre si trova la pittoresca Grotta dei Santi, una cavità naturale che si apre su terrazze coltivate a limoni. Ultima testimonianza di quello che era un Monastero Benedettino del 986 d.C, conserva sulle pareti alcuni affreschi bizantini raffiguranti gli Evangelisti, ultima tappa della giornata.

LA RICETTA: O’ SARCHIAPONE

È il piatto tradizionale che identifica Atrani tra i paesi della Costiera amalfitana e si prepara con le tradizionali zucche verdi dalla forma allungata.

Ingredienti

  • 2 zucche lunghe
  • 180 gr di carne macinata di vitello e maiale
  • 5 gr di pane grattugiato
  • 30 gr di Parmigiano Reggiano
  • 30 gr di mozzarella di Bufala campana a dadini
  • 30 gr di caciocavallo a dadini
  • 1 uovo intero
  • Aglio e prezzemolo tritato
  • Passata di pomodoro
  • Sale e pepe

Sbucciate le zucche, svuotatele dai semi e tagliatele per il lungo in pezzi di circa 15 cm. Soffriggetele nell’olio fino a doratura. In una terrina amalgamate il macinato, l’uovo sbattuto, la mozzarella e il caciocavallo a dadini, il parmigiano, il pane grattugiato, l’aglio e il prezzemolo, il sale e il pepe. Riempite le zucche con il composto. Preparate una salsa di pomodoro condita a piacere con aglio e basilico o al naturale. Mettete i pezzi di zucca ripieni e la salsa in una teglia da forno a cuocete a 180° per circa 30-40 minuti.

Il vino: Furore Rosso, un vino secco dal colore rubino e dal caratteristico profumo di ciliegia e liquirizia. Dove comprare: Cantine Marisa Cuomo, via G.B. Lama 16/19, Furore (SA), tel 089/8304014.

COME ARRIVARE 

Da Nord, A1 con uscita Caserta Sud, poi A30 in direzione Salerno-Reggio Calabria, uscire a Salerno, poi prendere la SS 163 Amalfitana seguendo le indicazioni per Atrani. Da Sud, A3 per Napoli seguendo indicazioni per Salerno, poi SS 163 Amalfitana fino ad Atrani.

DOVE MANGIARE 

*Ristorante Le Arcate, Largo Buonocore, Atrani, tel 089/871367. Si affaccia sulla spiaggia di Atrani. Propone cucina tradizionale a base di pesce fresco e pasta fatta a mano. Il tutto accompagnato da vini selezionati. Anche pizza. Prezzo a persona da € 21 a € 40.

*Ristorante A’Paranza, via Dragone, Atrani, tel 089/871840. Segnalato da numerose guide, tra cui Michelin e Gambero Rosso, propone piatti a base di pesce in un ambiente intimo e riservato nel cuore del borgo. Menù da € 25 a € 44. Alla carta da € 27 a persona.

DOVE DORMIRE  

*Palazzo Ferraioli****, via Campo 16, Atrani, tel 089/872652. Hotel e Wellness Center ricavato in un palazzo del XIX secolo. Dispone di camere di varie tipologie con vista mare e, in alcune, vasca idromassaggio. Doppia da € 211 al giorno.

*L’Argine Fiorito B&B, via Dei Dogi 45, Atrani, tel 089/8736309. Bella struttura situata in un luogo tranquillo, tra Atrani e Amalfi. Le camere dispongono di bagno privato, balconcino e wi-fi gratuito. Doppia da € 90, tripla da € 120, colazione inclusa. Parcheggio a pagamento.

INFO: www.comune.atrani.sa.it e www.salernoturismo.it