Weekend in Portogallo: la magia di Lisbona, gli splendori di Sintra e i meravigliosi vini portoghesi
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Weekend in Portogallo: la magia di Lisbona, gli splendori di Sintra e i meravigliosi vini portoghesi

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(Italian and English version)

I celeberrimi ‘pasteis de nata’, iconico dolce di Lisbona. Uno tira l’altro. Foto© Cesare Zucca

di Cesare Zucca —

A tavola siete dei buongustai? Apprezzate un bicchiere di vino buono?
Il Portogallo vi riserva una fantastica eno-gastronomia (e molto, molto di più…)
Cosa ne dite di programmare uno (o più) wekeend portoghesi all’insegna del bello, del gusto e dell’ottimo vino? Certamente!  Iniziamo alla grande con Lisbona, Sintra, il suo territorio e i suoi ricchi vini.

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I vini della regione di Lisbona sono prodotti dalle varietà più tradizionali della viticoltura portoghese. Grazie agli svariati microclimi della regione, vengono prodotti vini molto diversi e di alta qualità.
Ci sono nove vini DO (denominazioni di origine) nella regione di Lisbona: Colares, Carcavelos e Bucelas (a sud della capitale), Alenquer, Arruda, Torres Vedras, Lourinhã e Óbidos (al centro della regione di Lisbona) e Encostas d’Aire (a nord, vicino alla regione di Beiras)I vini top
Ma soprattutto due zone vengono considerate delle vere e proprie eccellenze. La prima è Alenquer, dove le viti sono protette dai venti atlantici, favorendo la maturazione delle uve e la produzione di vini più concentrati..

Alenquer

La seconda è Colares dal territorio davvero unico. A causa della vicinanza del mare, il clima è rigido, con temperature moderate, forti venti marini e un’elevata percentuale di umidità dell’aria. Se esiste un vino con il mare nell’anima è quello di Colares. un vino davvero speciale, vale la pena andare fino all’Adega Regional de Colares e prenotare una visita e una degustazione per farne la conoscenza

Colares

Le degustazioni
Nel territorio di Lisbona troviamo tante cantine che offrono degustazioni , accompagnate da sfiziosità locali e spesso la possibilità di passare la notte nel loro bed n breakfast .Ottimi ingredienti per una visita eno-gastroomica a cui si aggiunge la genuinità, la simpatia, il sorriso e la squisita accoglienza della gente portoghese.
Secondo voi, non mi sono tolto lo sfizio di visitarne un paio?

Benvenuto a un tasting di vini portoghesi

Eccoci a Quinta do Monte d’Oiro ,a solo 20 km dall’oceano dove il vento costante e il microclima mediterraneo con influenze atlantiche, conferiscono ai vini grande freschezza, eleganza ed equilibrio. Nella produzione spiccano Quinta do Monte D’Oiro 2016 un bianco denso, strutturato e seducente., Quinta do Monte D’Oiro ExAequo 2015, sobrio e maturo, con aromi complessi di frutta matura e un tocco di liquirizia, Quinta do Monte D’Oiro Syrah 24 2016 un grande vino, fresco con note di cioccolato e spezie e sentori di frutta matura.

Quinta do Monte D´Oiro

Abbiamo parlato di mare? Se esiste un vino con il mare nell’anima è quello di Colares. un vino davvero speciale, vale la pena andare fino all’Adega Regional de Colares e prenotare una visita e una degustazione per farne la conoscenza.

vini della regione Colares

 Adega Regional de Colares, è nata nel 1931, è la più antica cantina cooperativa del Portogallo! Con una tradizione così antica e una tipicità così notevole la viticultura della regione di Colares diventa un importate elemento storico, il cui obiettivo principale è la protezione e la conservazione della Cultura del Vino Colares.

La spettacolare Adega Regional de Colares

Nella spettacolare contina ho incontrato l’enologo Francisco Figueiredo che mi ha illustrato i loro Ramisco ( rosso) e Malvasia (bianco). Ambedue vini rari, dato che la zona di produzione è limitata e le intemperie sono frequenti. Sono vitigni piantati nella sabbia e per essere protetti dall’ estrema influenza marittima, vengono riparati da palizzate di canne essiccate cucite con vimini. Così arrivano bianchi e rossi originali e straordinari, meglio se invecchiati. Sono vini ricercati da chi ama le rarità, ecco perché qui le visite e i tasting sono molto richiesti.

Ho chiesto a Francisco quali sono i migliori abbinamenti con alcuni piatti portoghesi e mi ha risposto che la Malvasia si sposa ottimamente con la calderaira, una zuppa di pesce con patate e verdure, cucinata, come vuole la tradizione, nella cataplana, tipica pentola caratteristica dell’Algarve, mentre il Gramisco è perfetto per la carne di agnello o un risotto con i porcini.

Preziosi Ramisco e Malvasia

Ma la regione di Lisbona ha molti più vini da scoprire e da provare !
Ottima ragione per indirizzarci verso Wines of Portugal la cui sede di Lisbona è proprio nella spettacolare Praca do Comenrcio . nel centro della città. La missione di Wines of Portugal è “promuovere l’immagine del Portogallo, come produttore di vino per eccellenza, valorizzando il marchio “Vinhos de Portugal/Wines of Portugal”, contribuendo a una crescita sostenuta nel volume e prezzo medio dei vini portoghesi”.

ViniPortugal dispone di due degustazioni in cui i visitatori sono invitati a fare un viaggio dal nord al sud del paese attraverso una degustazione di vini di varie regioni
Potrete scegliere tra la “ Degustazione self-service” da una selezione di 32 vini disponibili nelle macchine erogatrici. Non occorre prenotare.

La seconda invece è guidata e potrete degustare 4 diversi vini provenienti da diverse regioni vinicole del Portogallo. Le degustazioni hanno svariati temi ,tra cui “I Vini del Portogallo”, “Fuori dagli schemi”, “ Vini iconici. E’ richiesta la prenotazione.

DOVE MANGIARE A LISBONA
Non sono vegetariano, non sono vegano ma la curiosità di sperimentare il primo ristorante vegetariano di quel genio di Chef che è José Avillez era troppo forte….
Eccomi all’Encanto. il mondo vegetale incantato dove si celebra il lavoro di piccoli o locali agricoltori portoghesi e dove l’alta cucina e le verdure sono protagoniste. Una cucina senza carne né pesce, ma non vegana,, quindi in alcuni piatti appaiono anche uova e formaggi.

Ceramiche alle pareti , le preziose sedie in broccato, tra i dettagli dell’elegante Encanto

Esperienza nuova per lo stellatissimo Chef, al timone di oltre 20 ristoranti in Portogallo e in mezzo mondo.
Ho incontrato Josè Avillez per una piacevole intervista

Hola Josè, se non sbaglio ci troviamo dove prima c’era il tuo bistellato BelCanto, giusto?
Esatto. Tempo fa ho spostato BelCanto nella più grande location di fianco e questo spazio è diventato Canto, un ristorante con musica dove si alternavano alcuni dei i migliori artisti portoghesi come Ana Moura e António Zambujo
Poi venne il Covid, Canto chiuse e da poco l’ho riaperto con un nuovo progetto totalmente vegetariano che ho chiamato Encanto

Ad accompagnare gli snacks inizialei , ecco uno ‘spritz’ definitivamente portoghese: Porto Bianco, soda, buccia di arancio

Hola Josè, mi parli di questa tua nuova avventura?
Amò reinventarmi e mettermi continuamente in gioco , è stata una sorpresa anche per me abituato come dal caviale alle aragoste , dal bacalhau al coniglio, al carabineiro. Ho voluto sfidare me stesso per scoprire un mondo senza carne o pesce, concentrata sulle verdure. La cucina di Encanto punta su meno ingredienti, no proteine ma solo verdure del Portogallo, vicino a Lisbona e del Nord e del Sud del paese.
Portogallo anche nei  vini?
Certamene, ho voluto celebrare i vini portoghesi ma anche dare la possibilità di accoppiare i piatti a drinks anolcolici a base di verdure, fiori e frutta.

Hai recentemente lavorato a un menu 4 mani con un tuo collega italiano super stellato, Enrico Crippa, come è stata la esperienza?
Molto piacevole, Enrico è una persona adorabile. E’ stato piacevole affiancarlo nel menu, sperimentare la sua cucina e conoscere la sua famosa Insalata 21-31-41 , che mi fatto ricordare altri celebri piatti di verdure , come Gargouillou di Michel Bras e che senza dubbio è stata un invito a scoprire il mondo dei vegetali.

Confit di rosso d’uovo, topinambur, brodo di piselli, tartufo nero

il tuo primo ricordo in cucina?
Avevo 4 o 5 anni quando tornavo dalla scuola ero sempre super affamato e ricordo che mi infilavo in cucina e con un cucchiaio provavo tutto ciò mia mamma Fatima o nonna Lura stavano preparando. Era una cucina molto semplice e tradizionale, abitavamo vicino al mare quindi tanto pesce.

Pescatori a Cascais

Dove ti piace passare il weekend? Che auto guidi?
Una Jeep, utilissima per i miiei viaggi fuori città. Passo spesso le domeniche nei pressi di Cascais, li abbiamo una casa con un piccolo orto e mi diverto a cucinare il lunch per la mia famiglia e qualche parente.

Si, mi piace cucinare e trovo che significhi prendersi cura di chi ti è vicino, per questo apprezzo tantissimo i piatti che talvolta altri chef mi preparano. Adoro scoprire piccole tascas a conduzione familiare o meglio ancora se sono invitato a casa dai miei parenti, dove la cucina è veramente genuina.

I vini rigorosamente portoghesi di Encanto , che offre un menu degustazione unico, 100% vegetariano, con circa 12 momenti

L’arredamento, le luci, i colori e soprattutto il team: trovo che ci sia un’ atmosfera felice qui a Encanto
Grazie Cesare, è un magnifico complimento.
Spesso si guarda altrove o lontano dimenticandoci di vedere quello che ci sta vicino. In una società in cui è tutto sempre più veloce, spesso dimentichi l’umanità e l’ attenzione di prendersi cura degli altri.
Per me è essenziale che le persone con cui vivo e lavoro siano felici e che vada tutto bene.

Sorbetto di fragole , cocco e broccoletti

Shopping top per celebrare il “valor do tempo”
Dove iniziare uno shopping davvero “Made in Portugal”?
Certamente  con un caffe e un delizioso pastel de nata a A Brasileira , uno dei locali presidiati dal gruppo O Valor do Tempo , la cui missione è di promuovere il meglio che il Portogallo ha da offrire al mondo a partire dall’artigianato fino alla gastronomia .

A Brasileira do Chiado  è uno dei caffè più antichi ed emblematici di Lisbona, punto d’incontro degli intellettuali del passato,  Aperta nel 1905, fu teatro di numerosi raduni intellettuali, artistici e letterari, o “tertúlias” e anche il luogo dove si trovavano spesso scrittori e artisti come Fernando Pessoa o Almada Negreiros. Qui è nata la  “bica” ( il caffè espresso di Lisbona)) che sarebbe un’abbreviazione di “bevilo con lo zucchero” (“beba isto com açúcar”),

Nella centenaria Joalharia do Carmo, potrete apprezzare i delicati gioielli realizzati con la tradizionale filigrana d’oro e d’argento, mentre l’artigianato locale è rappresenato dalle statuette del Figurado de Barcelos, dove grazie alle creazioni di maestri ceramisti, la tradizione e la vita quotidiana diventano esponenti di una pop-art che regala sfumature di anima e colore portoghesi e definisce l’identità di un popolo.

Come resistere a una scatoletta delle iconiche sardine portoghesi?
Fantasiiose, bizzarre, coloratissime, le troverete nelle scatolette di Comur definito “Il fantastico mondo della Sardina” Qui , le “regine del mare” vi aspettano, preparate in mlle modi, al naturale, marinate, grigliate, alle verdure, e perfino datate con il vostro anno di nascita.

Valor do Tempo si occupa anche di musei , beh non proprio uno tradizionale … è il Museo da Ceveja , nella spettacolare piazza Terreiro do Paço. Il museo e il ristorante  offrono cultura, gastronomia e un viaggio tra i sapori delle birre portoghesi.,mostrando con orgoglio l’eredità del Portogallo celebrando le numerose birre prodotte nelle varie regioni del paese.Casa Pereira da Conceição  fin dal 1933 è una delle case da tè e caffè più caratteristiche di Lisbona. Il piacevole aroma di tè e caffè, presentato con cura in sontuosi mobili di oltre 150 anni, invitano i visitatori a provare anche i famosi Ovos Moles de Aveiro e i tradizionali Raivas De Aveiro.

Silva & Feijóo è un negozio secolare in Rua dos Bacalhoeiros a Pombaline, Downtown Lisbona. Oltre alla radizionale pasticceria, offre un’ampia selezione dil: caffè, vini, oli d’oliva e pasticceria regionale, ma anche artigianato, saponificazione e profumi per il corpo e per la casa e souvenir.

Il top ?
Casa Portuguesa do Paste de Bacalhau  dove potrete gustare un autentica specialità: una deliziosa maxi crocchetta ripiena di baccalà e formaggio Serra da Estrela. preparata sotto i vostri occhi.

Ecco il pastel…troppo buono!

La sua forma ovale ricorda quella delle quenelles.. Da gustare come contorno di un antipasto, per accompagnare riso al pomodoro oppure insalata di fagioli. e come street food, come appetitoso spuntino ’on the road’

Oltre alla centralissima Casa di Lisbona, in Rua Augusta 106, ha da poco aperto i battenti la suggestiva Casa di Gaia, al di fiume , in una location storica: la sede delle Cantine di Porto, dove un tempo le barche “rabelo” scaricavano le botti di vino. Vi aspetta un vero paradiso di profumi e colori oltre al ghiotto pastel che qui si gusta con un tradizionale bicchiere di porto. mentre all’atmosfera e…alla musica dal vivo, ci pensa un favoloso organo a canne portoghese del XIX secolo. Un’esperienza unica che risveglia i sensi, un esclusivo omaggio alla terra e al mare.

Casa Portuguesa do Pastel a Gaia

DOVE DORMIRE A LISBONA

Hotel Lumen
Nuovo di zecca, centrale, ben servito dai mezzi e a due passi dalla metropolitana.
Arredamento essenziale e elegante  un piacevole  giardino-patio dove alla sera  si anima uno spettacoare Light Show, dove grafiche e immagini luminose davvero strabilianti raccontano la storia della citta.

Un momento del suggestivo Light Show nel giardino di Lumen

Tutte le camere sono dotate delle più moderne tecnologie (come tablet e prese USB) e letti extra ampi per offrire agli ospiti il massimo del comfort che offre anche una piscina panoramica, la palestra, le sale riunioni e spazi di co-working.

Hotel Lumen Lisboa

Da poco ha aperto il suo ristorante Clorofila, guidato dallo Chef Celso Dias che propone un menu eclettico, ricco di citazioni della tradizionale cucina portoghese , rivisitata con fantasia. A cominciare dalle iconiche crocchette, originariament piccoline, riproposte da Dias in versione doppia, perfetta per due ospiti , che cosi ne discuteranno il sapore,

Il ‘bacalhau’ di Dias accompagnato da un rosè Herdade do Esporao prodotto con un taglio di uve Castelão, Moreto e Trincadeira, dai vigneti dell”Alentejo

E’ infatti , “share and talk” , lo slogan di Clorofila.
“Ho voluto riprendere la vecchIa tradizione delli ristoranti portoghesi, mi racconta Dias, dove al centro della tavolata veniva servito un grande piatto da cui tutti i commensali attingevano, gustavano e ne discutevano. qui facciamo lo stesso perché è importante condividere e parlarne”

Celso Dias ‘in action’ : la sua creme brulè , sorbetto al mojito e crumble al cioccolato.

Nel menu appaiono le tipiche le saladas portuguesas servite in un trittico di polpo, tonno e uova di pesce. Non può mancare il bacalhau, cucinato in coccio e tradizionalmente servito con patate, mentre i cavoli sono stati sostituiti da pok choi.

saladas portuguesas

Molti piatti sono stati ispirati dalla genuina cucina di mia Mamma Vitorina, aggiunge Dias, compreso il tradizionale stile “patinisca” ,che ho adottato trasformandolo in un ricco piatto di vongole fritte e riso al lime”

Lo stie ‘ patinisca’ adottato per le vongole, accompagate da riso al lime e mayonnese.

Gli spendori di Sintra
Lasciamo Lisbona con il treno che parte dalla meravigliosa stazione di Sao Bento,un tripudio di azulejos, la classica piastrella portoghese che per secoli ha rivestito e riveste tuttora le pareti di edifici di prestigio. In meno di un’ora sarete a Sintra.

La spettacolare stazione di Sao Bento

Beh preparatevi a rimanere senza fiato…in tutti in sensi  sia per la straordinaria bellezza degli edifici reali, sia per i ripidi saliscendi delle viuzze della Città… sia per le golosità e i vini che questa città vi regalerà. Si estende sul Monte della Luna, è stata classificat Patrimonio dell’Umanità Unesco. E’ stata la residenza estiva dei re portoghesi e per la sua bellezza e austerità fu molto amata da artisti e scrittori europei come Hans Christian Andersen, che la definì “il posto più bello del Portogallo” o il poeta tragico inglese Lord Byron, che la chiamò “giardino dell’Eden”

DA VEDERE
Palacio Nacional
Palazzo reale in stile gotico dell’epoca medievale, ricco di  arredi, arazzi, ceramiche e di azulejos, che tappezzano meravigliosamente la Sala delle Sirene e la Grota dos Banhos, nata nel XV secolo per essere un fresco rifugio esterno, al riparo dal sole e rinfrescato da gocce d’acqua che scendevano dal soffitto.

Palácio da Pena
Antico monastero ricostruito per Re Ferdinando II, Un castello fiabesco arroccato in cima ad una collina, un coloratissimo mix di stili: arabo, gotico, manuelino, rinascimentale e barocco. I regali amavano trascorrerci l’ estate e passeggiare nel grande parco celebrato anche dal musicista Richard Strauss

Castelo dos Mouros
Il castello dei Mori, costruito nel VII secolo dagli Arabi, come dice il suo nome.
Si trova in cima alla cittadina e si staglia alto sulla città fra le rocce e le querce della Sierra. Potete raggiungerlo con il bus 343 che parte collega tutti i principali punti d’interesse.
Un po’ affollato, ma utile.

il Parque de Monserrate.
Vicino a Sintra troverete un imponente giardino botanico tra rovine, laghi e cascate
All’interno sorge l’esotico Palacio neo-gotico, considerato una delle più belle creazioni architettoniche del romanticismo in Portogallo. E’ rinato dopo il terremoto del 1755, splendidamente rinnovato nelle sue magiche Sale:  Musica, Estar e Jantar. Oggi è Patrimonio UNESCO
La golosità top di Sintra
Lasciatevi sedurre dal profumo di paste fresche, dall’aroma della vaniglia e delle mandorle per tuffarvi nel microcosmo di Casa Piriquita, la più autentica (e affollata) pasticceria della città,
Brancate al volo il vostro numero e… aspettate, visto che i portoghesi amano fare le cose con calma e con un meraviglioso sorriso, che scatta dopo ogni ‘obrigado (grazie)
La scelte delle paste e dei biscotti è infinita: queijadas de Sintra, nozes douradas, pastel cruz alta…

DOVE DORMIRE A SINTRA
Tivoli Sintra
4 stelle, centralissimo, letteralmente a due passi dal Palacio National. Fa parte della ben collaudata catena Tivoli e offre tutti i confort di un ottimo alloggio.

Una camera del Tivoli Sintra

Dal bar, dal ristorante Miranda e da alcune camere si può godere di una meravigliosa vista sulle montagne su cui spuntano molte delle meraviglie di Sintra come la Quinta da Regaleira, il Castello dei Mori, Monserrate e Pena.

Chef Josè Silva è al timone del ristorante Miranda che offre un menu perfettamente in armonia con la storia e la tradizione del territorio. Ho incontrato Nuno Santa Antunes, Food &Beverages Manager di Tivoli e mi ha illustrato il menu e mi ha dato una mano a scegliere i piatti più caratteristici della cucina portoghese.

peixinhos da horta abbinati a vino Bon Ventos, rigorosamente potoghese

A cominciare dal pica-pao de novilho lombo , bocconcini di lombo di vitello da mangiare con lo stuzzicadenti, ai delizioni peixinhos da horta, fagiolini stile tempura accompagnati da salsa tartara all’iconoco , bacalhau à la Bras , cucinato con uova, cipolle, patate, aglio e olive. “Un cibo antico ma diventato molto trendy” mi ha svelato Nuno “da quando Cristiano Ronaldo ha confessato in un’intervista che era il suo piatto preferito“

Un classico della cucina portoghese . Bacalhau à la Bras

Come dessert, oltre al ‘riz au lait, preparato con la stessa ricetta da oltre 40 anni, era doveroso omaggiare (e finalmente assggiare…) il dolce più rappresentativo della ciità, la Travesseira de Sintra ovvero il “cuscino di Sintra” un biscottone con un goloso ripieno di mandorle e cannella tradizionalmente servito con un buon calice di Porto.
Una delizia…. Non ho potuto fare a meno di ‘rubare’ la ricetta.
Eccola!

TRAVESSEIRA DE SINTRA
Ingredienti

  • 400 g Pasta Sfoglia
  • 100 ml Acqua
  • 300 g Zucchero
  • 150 g Mandorle tritate
  • 1 cucchiaino Cannella
  • 4 Tuorli
  • q.b. Zucchero a velo vanigliato

PREPARAZIONE

  • Mescolate l’acqua con lo zucchero e cuocere fino ad ottenere uno sciroppo.
  • In una terrina mescolate la farina di mandorle, cannella e tuorli
  • Aggiungete lentamente lo sciroppo
  • Rimettete sul fuoco e mescolare fino ad ottenere una crema.
    Togliete dal fuoco e fate raffreddare.
  • Accendete il forno a 200°.
  • Srotolate la pasta sfoglia e dividetela in sei rettangoli.
  • Su ogni rettangolo distribuite un cucchiaio di crema alle mandorle.
  • Piegatelo in tre parti fino a ottenere la forma di un cuscino
  • Premete i bordi e metteteli su una teglia rivestita con carta da forno.
  • Lasciate cuocere per 30-35 minuti. Fate raffreddare, infine innevate con lo zucchero a velo.

INFO

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