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Weekend a Bologna tra i portici candidati a Patrimonio UNESCO

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I Portici di Bologna potrebbero allungare la lista dei siti italiani dichiarati dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità, contribuendo a stabilire un record per il nostro Paese. Attualmente, infatti, l’Italia è, insieme alla Cina, il paese con più siti UNESCO: ben 55. Basterebbe quindi davvero poco per superare il colosso asiatico. Tuttavia, per sapere se i Portici di Bologna entreranno ufficialmente nella lista dell’UNESCO bisognerà attendere il prossimo mese di luglio, quando il Comitato del Patrimonio Mondiale UNESCO si riunirà a Fuzhou per esaminare le candidature di 27 siti internazionali.

Il portico di Via Zamboni, nella zona Universitaria

Nell’attesa, però, quando ci si potrà spostare, possiamo programmare un weekend a Bologna, e perderci in lunghe passeggiate proprio sotto gli splendidi portici medievali.

I portici candidati

I portici di Bologna uno dei simboli della città, insieme alle Due Torri e alla Statua del Nettuno. In totale, si estendono per 62 km, tra il centro e la periferia. I primi risalgono all’Alto Medioevo, quando furono costruiti in maniera “indipendente”. Solo dal 1288 sono stati oggetto di una programmazione urbanistica che, pur lasciandone l’onere di costruzione ai privati, stabiliva regole precise valide per tutti.

I portici di via Santa Caterina

Tuttavia, dei 62 km di portici, di cui 42 nel centro storico, a essere candidati sono solo dodici tratti, che sono stati riconosciuti dopo un’attenta ricerca come “un elemento identificativo della città, sia per comunità che per i visitatori, e sono un punto di riferimento per uno stile di vita urbano sostenibile, in cui gli spazi religiosi e civili e le abitazioni di tutte le classi sociali sono perfettamente integrate”, come si legge nella candidatura. Tra questi ci sono i portici di via Santa Caterina, che spiccano per le case colorate, quelli di Piazza Santo Stefano, il tratto del monumentale complesso del Barraccano, i portici di via Galliera, quelli del Pavaglione e di Piazza Maggiore.

Lo spettacolare portico di San Luca

Immancabili i portici di via Zamboni, cuore del quartiere dell’Università di Bologna, la più antica del mondo. Continuando, troviamo il portico della Certosa, lo spettacolare portico di San Luca, che sale fino alla collina e conduce a santuario che sembra vigilare su tutta la città. Ci sono poi i portici di Piazza Cavour e di via Farini, con gli splendidi soffitti decorati.

I portici decorati di Piazza Cavour e via Farini

Candidati a diventare Patrimonio UNESCO anche i portici di Strada Maggiore, i portici sotto ai quali si trova il MamBo, il Museo di Arte Moderna di Bologna, nel quartiere Barca e, infine, i portici del “Treno”.

Il portico del MamBo

In attesa di conoscere il responso del Comitato UNESCO, poi, molti portici si sono rifatti il look. Dovrebbe essere pronto per la fine del 2021 il restauro del portico di San Luca, particolarmente amato da visitatori e bolognesi, che adorano passeggiare nella sua suggestiva alternanza di luce e ombra.

Per metà anno, invece, dovrebbe essere terminato anche il rifacimento del portico del Treno nel Quartiere Barca. Un cambiamento radicale, che vedrà anche una valorizzazione della zona e dei negozi che si affacciano sul portico stesso.

Graffiti sotto al portico di via Zamboni

…scopri gli altri siti UNESCO in Emilia Romagna nella 2° pagina…