A Milano alla scoperta del quartiere NoLo
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Conosci davvero la tua città? A Milano alla scoperta del quartiere NoLo

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Spesso abitiamo in una città ma la conosciamo poco. Eppure in Italia ogni centro riserva sorprese interessanti. Per questo vogliamo proporvi alcuni itinerari poco battuti. Iniziamo con Milano alla scoperta del quartiere NoLo.

Fino a pochi anni fa era un quartiere molto popolare, abitato soprattutto da extracomunitari e disdegnato dai milanesi. Ma recentemente è diventato una delle zone più cool della città, tanto da meritarsi anche un nome che ormai è un brand. Stiamo parlando di NoLO (Nord Loreto).

Come per SoHo a Londra e Tribeca a New York, il logo inventato per definire questo district milanese è un vero “marchio di fabbrica”. Che identifica con chiarezza zona e confini. Nord Loreto è infatti quell’area a forma di triangolo che, partendo da Piazza Loreto, si allunga a Nord, ed è compreso tra le direttrici di Viale Monza e Viale Padova, delimitato idealmente dai binari della ferrovia che attraversano Viale Monza.

A Milano alla scoperta del quartiere NoLo
La particolare struttura del mercato comunale di viale Monza.

A Milano alla scoperta del quartiere NoLo, nel segno del colore

Passeggiamo allora in questa  zona, alla scoperta dei motivi per cui NoLo è diventato un quartiere di tendenza. Tanto è vero che c’è anche una stazione radiofonica dedicata: Radio NoLo.

La prima cosa che si percepisce è la dimensione internazionale e multietnica di tutta la zona. Interessante la trasformazione per cui, dalla presenza prevalente di famiglie meridionali negli anni ’50 e ’60, qui  si nota oggi la presenza massiccia di immigrati nordafricani, sudamericani e orientali.

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Il fenomeno per fortuna non produce, come si potrebbe pensare, degrado e pericolosità sociale, ma al contrario vivacità culturale e colore. Soprattutto in via Padova, si incontrano moltissimi negozi etnici (anche di gastronomia), che diventano polo d’attrazione per molte persone che arrivano perfino da altre zone di Milano.

nolo milano
All’interno del mercato comunale vengono serviti anche piatti pronti. Come questo della Taverna dei Terroni.

E questa dimensione sociale è stata anche motivo di attrazione per  artisti e creativi. Ne è la prova la presenza a NoLo di eventi durante il FuoriSalone, che è sempre cifra di successo. Ad esempio, nel corso degli ultimi due FuoriSalone sono stati presi d’assalto i famosi Magazzini Raccordati, nel limite ovest del quartiere.

Sono magazzini aperti all’interno del terrapieno su cui corrono i binari della Stazione Centrale. Fin dal 1914, in via Ferrante Aporti furono aperti enormi spazi con volte a botte, usati come magazzini e collegati con ascensori al piano della ferrovia. Oggi questi enormi spazi dotati di cancellate offrono l’atmosfera perfetta per ospitare installazioni e prodotti di design di grande effetto.

assab one
Una mostra allestita all’interno di Assab One.

Moltissimi nel quartiere gli edifici trasformati per diventare location: come Assab One, una ex-tipografia in via Assab 1, o l’immenso decadente spazio industriale dove un tempo si trovava la fabbrica di panettoni G. Cova & C. di Via Popoli Uniti 11-13, che ha già  ospitato notevoli  eventi sul tema dell’abitare contemporaneo.

Valorizzato da artisti e designer anche il bel Mercato Comunale coperto costruito nel 1933, all’incrocio tra Viale Monza e Via Crespi,  uno dei primi in città. La struttura è in cemento armato a tre navate, e spicca una grande vetrata sulla facciata ad arco.

All’interno varie associazioni culturali hanno di recente organizzato eventi e mostre, spingendo anche i negozianti a trasformare i banchi in luoghi polivalenti come La Taverna dei Terroni, dove ci si incontra la sera (e lo si farà nuovamente quando sarà possibile), per l’aperitivo o la cena.

ex cova
L’interno della ex fabbrica di panettoni G. Cova & C. di via Popoli Uniti.

Così man mano a NoLo, accanto a gastronomie etniche e sartorie cinesi si sono affiancate gallerie d’arte, centri culturali, spazi per eventi e showroom di tendenza. Bolzano29 ad esempio ospita ogni domenica mattina, per ora in streaming, Il caffè di Bolzano29, un dibattito sul mondo dell’arte contemporanea.

cinema beltrade
Prima dell’emergenza sanitaria, le serate al Cinema Beltrade erano sempre affollate.

Il Cinema Beltrade, storica sala costruita negli anni Venti del Novecento in via Oxilia, è un altro punto di aggregazione culturale, con la sua ricca programmazione all’insegna di film d’essai, serate e maratone speciali, incontri con i registi e i protagonisti.

Al civico 21 di via Padova un vecchio edificio industriale è diventato Heracles Gymnasium, molto più di una palestra, perché ospita concerti di musica classica e di jazz che si ascoltano seduti comodamente su divani e poltrone.

L’architettura Liberty di molti palazzi nella prima parte di Viale Monza è un altro motivo di interesse artistico della zona, a testimoniare che la prima formazione del quartiere fu legata alla borghesia del primo Novecento.

E il successo del brand è stato consacrato dall’inaugurazione della nuova piazza, ricavata all’incrocio tra via Spoleto e via Venini: una piccola area chiusa al traffico, con tavoli da ping-pong   e soprattutto coloratissima di giallo, azzurro e blu, tanto da essere definita ormai Piazza Arcobalena (nella foto di apertura).

heracles gym
La Heracles Gym non è solo una palestra, ma organizza anche eventi e concerti.

Infine a NoLo non manca il verde. Che coincide con  il famoso Parco Trotter, tra via Giacosa e via Padova, antenato dell’Ippodromo di San Siro, in attività come galoppatoio dal 1906 al 1924. Poi il Trotter per i milanesi è diventato sinonimo  di “Casa del Sole”, una scuola speciale per “bambini gracili” che avevano bisogno di cure elioterapiche.

Oggi parco e scuola sono anche loro decisamente multietnici, tanto da aver ricevuto un premio per “il quotidiano impegno volto a comprendere, accettare e superare le differenze esistenti tra culture differenti”.

parco Trotter
Il Parco Trotter era nato come ippodromo.