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Terremoto: va salvato anche il salame-eccellenza

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Dopo le ultime tragiche  vicende che hanno sconvolto il territorio del centro Italia, rivolgiamo un pensiero a quei borghi che ospitano i prodotti d’eccellenza di questo territorio, importanti non solo per i cittadini ma anche e soprattutto per la storia culinaria italiana.

Ciauscolo: è un tipo di insaccato tipico delle Marche. E’ prodotto in particolare nel territorio di Macerata, soprattutto nella zona dei Monti Sibillini e quindi in parte anche nel vicino territorio umbro. È un salame spalmabile, fatto con polpa e grasso di maiale, il tocco in più è dato da sale e spezie aggiunte, quali pepe nero e aglio pestato. In alcuni casi viene aggiunto anche il “vino cotto”, ma le possibilità di aggiungere ingredienti vari cambia a seconda della zona e della cultura del territorio. La stagionatura di questo insaccato varia da due settimane ad alcuni mesi, a seconda che lo si voglia più o meno morbido, e alla fine di questo periodo è pronto per essere gustato.salame-spalmabile

Lenticchie di Castelluccio di Norcia: la storia di questo legume risale a molti anni orsono. La lenticchia viene coltivata sulle alture di 1500 metri a Castelluccio, all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Questo prodotto è prevalentemente di nicchia, poiché la quantità media prodotta all’anno è molto limitata, anche a causa delle condizioni climatiche particolari in cui cresce e questo le permette anche di non essere trattato con conservanti. Un’altra caratteristica importante della lenticchia di Castelluccio è la buccia sottile e tenera che consente direttamente la cottura senza ammollo, riducendo notevolmente tempi di preparazione.

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Tartufo nero della Valnerina: è uno dei prodotti tipici della zona umbra che caratterizza il suo territorio e ne ha da sempre determinato un grande valore economico. Andare alla ricerca dei tartufi permette di stare a contatto con la natura e con il bel paesaggio della Valnerina, dove sono presenti tre diverse specie di tartufo: il Tartufo Nero Pregiato di Norcia che si raccoglie dal 1 dicembre al 31 marzo; il Tartufo estivo, anche conosciuto come scorzone, che come indica il nome si trova da dal 1 giugno al 31 agosto; ed infine il Tartufo Nero Invernale che si raccoglie dal 1 ottobre al 31 novembre.

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Anice:  questa preziosa erba dei Monti Sibillini  è un ingrediente forte di una tradizione  locale  e secolare  di queste zone. Per questa eccellenza, dal 1868 la famiglia Varnelli è impegnata nel campo della produzione di liquori di qualità. L’anice viene celebrato da vari progetti che impegnano la famiglia produttrice nel valorizzare il prodotto, la sua conservazione e la sua lavorazione per creare uno dei liquori più famosi della zona di Muccia.

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Zafferano: nel territorio delle Marche, nelle aree interne, ha trovato il suo habitat naturale dopo essere stato importato dall’Asia minore. Chiamato “oro rosso” per il  colore dei pistilli, ma soprattutto per il valore che ha nel mercato,  infatti il suo prezzo elevato lo porta ad essere paragonato all’oro. L’Italia produce circa 500 kg di zafferano all’anno, parte di questi si producono proprio nelle Marche.

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