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Taormina: storia, arte, shopping, golosità e una ricetta… fuori dalla Norma

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di Cesare Zucca
(Recipe in italian and english)

Benvenuti nell’incanto di Taormina! Welcome to enchanting Taormina!
Oggi ci avventuriamo alla scoperta del suggestivo Corso Umberto, la via-passeggiata che attraversa il centro storico della Città, un percorso all’insegna del bello, dello shopping e del gusto.

Partiamo da Porta Messina, inaugurata, da Ferdinando IV di Borbone nel 1808.
Il Corso presenta strutture e edifici appartenenti a stili di epoche diverse, da quello arabo a quello normanno, dal gotico al barocco, mentre i monumenti greco-romani sono stati sostituiti da nuove costruzioni, così il tempio di Giove Serapide ha lasciato il posto alla Chiesa di S. Pancrazio, mentre sui resti dell’Odeon è nata la Chiesa di S. Caterina.

Porta Messina

Da vedere nelle vicinanze
Palazzo Corvaj, costruito e il 902 e il 1079 sui resti dell’antico foro romano,oggi ospita il Comune e il Museo Siciliano di Arte e Tradizioni Popolari. L‘Odeon Romano, piccolo teatro costruito in epoca romana, pacoscenico di rappresentazioni musicali e letterarie destinate all’élite della città.

La Strada per il Teatro Greco, ispirata alla famosa scala di Trinità dei Monti a Roma. Conduce da Piazza Badia al Teatro Greco ed è popolata da bancarelle e negozietti di souvenir, chioschi di prodotti dolciari siciliani, ristoranti, bar e tanti venditori ambulanti, anche troppi…

Per fortuna pochi attimi dopo ci tuffiamo nello splendore del Teatro Greco, il più grande teatro classico d’Italia dopo quello di Siracusa. Un gioiello architettonico che colpisce per la perfetta acustica, e l’incanto del palcoscenico che ha ospitato concerti e gli spettacoli di rilievo internazionale.

Teatro Greco

Torniamo nel Corso dove scopriremo un edificio in pietra bianca, è la Chiesa del Varò che custodisce un famoso affresco rappresentante il trionfo della Croce.
Palazzo Ciampoli
, edificato nel 1412,. Fino a pochi anni fa il palazzo ha ospitato un famoso night club taorminese. Oggi si possono ammirare il suo prospetto e la scalinata d’accesso. San Domenico, chiostro dell’ex convento che nel 1896 è stato trasformato in un hotel di lusso.

San Domenico

Eccoci arrivati in prossimità di Porta Catania, edificata nel 1440, come ci viene rivelato dallo stemma Aragonese posto sopra l’arco.
Da vedere nelle vicinanze
La Chiesa di S. Antonio Abate fonde elementi di arte gotica, barocca e bizantina, Chiesa del Carmine che può essere raggiunta attraverso una breve scalinata. Distrutta dai bombardamenti del 1943, oggi è un auditorium e sala di esposizione. Il trecentesco Palazzo Duchi di S. Stefano, in stile gotico-siciliano, attorniato da un incantevole giardino con il pozzo per la raccolta dell’acqua piovana.

Chiesa del Carmine

Shopping chic
Corso Umberto pullula di negozi d’artigianato, gioiellerie e boutiques di moda.
Parisi, eccellenza della tradizione sartoriale nata nella bottega di nonno Salvatore, dove tra cotoni martellati egiziani e lini della Tasmania, venivano confezionati a mano eleganti abiti per i dandy locali. Un’ arte tramandata da tre generazioni che continua oggi nei negozi Parisi, eredi della ricerca del gusto e dello stile iniziati dal nonno.

La tradizione dell’arte siciliana  si esprime  nelle  ceramiche, nella moda, negli oggetti d’artigianato e nella bigiotteria “made in Taormina” nelle boutiques “Giorgia” e “Giorgia on the House” di Giorgia D’Agostino, sorella dello Chef Pietro.

La moda e l’oggettistica di Giorgia D’Agostino sposano l’atmosfera solare di Corso Umberto a Taormina

Le Colonne, piccolo scrigno prezioso nel cuore di Taormina offre le creazioni di Alvaro e Correnti, dove l’oro puro è accostato al bronzo, all’argento brunito e alle gemme incise. Una punta di lancia, una scultura, una moneta, divengono così il punto di partenza  che porta alla creazione di gioielli e raffinati accessori.

Susan Sarandon e le creazioni dell’oreficeria artigianale Le Colonne

Saro
Storico negozio Di Antiquariato, ceramica contemporanea, gioielli e oggettistica a Taormina, praticamente una full immersion sicilian style…

Blue Royal 
Piccolo scrigno di arte e creatività. É il negozio che offre le ceramiche siciliane più pregiate sul mercato, opere di di artisti iche trasmettono la cultura e l’arte siciliana, dalle tradizionali teste di Moro agli accessori per la decorazione di ambienti interni ed esterni,

Le ceramiche di Blue Royal

La gastronomia di Taormina
Rappresenta una storia millenaria perché Greci, Arabi, Normanni, Francesi e Spagnoli hanno lasciato le loro tracce nella cucina locale. A cominciare dagli involtini di pesce spada , farciti con pangrattato, con pinoli, olive, uvetta, limone e menta, una ricetta che risente delle influenze arabe , così pure l’arancino di riso, ingrediente che fu introdotto in Sicilia dagli Arabi, capeggiati  dall ’emiro Ibn At Timnah, mentre il ripieno di ragù di carne e la panatura hanno origini normanne.  A Tormina l’arancino top è al pistacchio.

Tipicità gastronomiche di Taormina: arancino al pistacchio e involtini di pesce spada

La caponata, nata come piatto “ricco” a base di pesce capone, che, col passare del tempo, venne sostituito dalle più economiche melanzane, diventano così un piatto “povero” alla portata di tutti. Tra i dolci, le cuzzole o cudduruni, squisiti dolcetti fritti ricavati dai rimasugli di pane, proprio come lo facevano anticamente le madri siciliane.

le cuzzole

Durante Taobuk, Festival letterario giunto alla sua dodicesimA edizione, non è inusuale vedere turisti che passeggiano per le vie del Corso, mentre si godono le prelibatezze offerte dallo street food della città. Ed è proprio la kermesse letteraria a consentirlo, visto che si svolge ogni anno in giro per la città.
Da Porta Catania a Porta Messina, innumerevoli venditori di street food, vi inviteranno a provare il loro arancino… Come scegliere quello giusto ? Beh, andate a …naso. Gli arancini sprizzano aromi intensi e i pidoni” rustici impasti lievitati, cotti al forno o fritti  non ne sono da meno…

Tre protagonisti street food di Taormina: arancino, pidone e cannolo al pistacchio

Sicilia, si sa, è granita: nevosa, soffice e rinfrescante, ai profumo e gusto del gelso, de … o del mandarino abbinato al lampone, come nella versione top di Bam Bar sosta imperdibile lungo la vostra passeggiata sul Corso.

una deliziosa granita di Bam Bar

Regina della tavola è la Pasta alla Norma, maccheroni conditi con salsa di pomodoro le melanzane olive, ricotta salata e basilico. Pare debba il suo nome al commediografo Martoglio che esclamò “Chista è ‘na vera Norma!” (questa è la vera Norma!), paragonandola alla protagonista dell’opera di Bellini.

L’iconica Pasta alla Norma

Di sicuro la “Pasta alla Norma” è l’ eccellenza storica della storia culinaria della cttà , anche se non mancano le variazioni… Ecco, infatti, gli “Agnolotti fuori dalla Norma” piatto, firmato dallo Chef stellato Pietro D’Agostino che ben rappresenta l’eclettica atmosfera di Taormina, racchiusa nel menu vivacemente alternativo del Kistè

Lo Chef stellato Pietro D’Agostino, il suo nuovo libro “Creatività. Memoria e Territorio” e un piatto di pesce del Kistè

Questo ristorante si trova a due passi dal Duomo, all’interno dell’antica e fascinosa Casa Cipolla, storico palazzo del tardo Quattrocento, con due antichissime cisterne che ne danno il nome “Kistè” dal greco e dove è possibile gustare una selezione dei migliori sapori siciliani.

Un nuovo concetto di ristorazione” ci racconta la proprietaria e sommellier Morena Benenati, amante e cultrice dell’arte, della storia della Sicilia, dei suoi miti, le sue tradizioni e i suoi vini. “Amo molto i vini francesi, ma continuo a scegliere quelli siciliani perchè vogliamo dare spazio agli straordinari produttori della nostra Isola
Kistè riaprirà in Marzo, ma sono riuscito a “rubare” a Pietro D’Agostino la ricetta di questa  “Norma” controcorrente. Eccola!

AGNOLOTTI FUORI DALLA NORMA

Preparazione
Per la pasta
Disponete le farine a fontana, unite al centro le uova e l’olio, e impastate fino a ottenere un composto sodo e omogeneo. Formate una sfera, coprite con pellicola trasparente e fate riposare per 30 minuti.
Per la farcia
Lavate e spuntate le melanzane; con un pelapatate eliminate metà buccia e tagliate la polpa a cubetti. In una padella scaldate abbondante olio e friggetevi i cubetti di melanzana; quando saranno ben dorati, scolateli e fateli asciugare su carta assorbente da cucina. Salate.
In una ciotola raccogliete le melanzane e unite la ricotta grattugiata e il basilico tritato. Aggiustate di sale e di pepe e amalgamate.
Trascorso il tempo di riposo, tirate la pasta fino a ottenere una sfoglia sottile. Su metà sfoglia disponete noci di ripieno (a intervalli regolari di 4-5 cm), coprite con l’altra parte di sfoglia, sigillate e tagliate con un tagliapasta tondo.
Per la salsa
Tagliate i pomodori, privateli di semi e frullate con basilico. In una padella fate rosolare l’aglio con un filo di olio, la passata fresca di pomodoro e fate cuocere su fiamma vivace. Profumate con il basilico e regolate di sale e di pepe.
Preparate contemporaneamente una fonduta di parmigiano reggiano facendo cuocere a fiamma lenta panna e parmigiano grattuggiato.
Lessate gli agnolotti in acqua leggermente salata, scolateli e trasferiteli in padella con la salsa.
Fateli saltare per qualche minuto, facendo attenzione a non romperli, e impiattate. Decorate con un filo di foduta di parigiano e spolverate con ricotta salata grattugiata.

Dove mangiare nel Corso Umberto e dintorni

Otto Geleng con le sue tavola preziose, argenti, cristalli, tovaglie ricamate a mano, una vista incomparabile della costa e la spettacolare cucina dello chef stellato Roberto Toro

Otto Gelengh
Granduca
Cinque archi
Licchio

Licchio Ristorante Bar

Strit Fud
Bistrot Siciliano Sik
Baronessa

Atmosfera gattopardesca alla Baronessa

Da Cristina
Osteria da Rita
La Botte
Vineria Modì

Le vivaci viuzze che attraversano Corso Umberto, piene di profumi, colori.
E proprio il caso di dirlo: ” I 🖤 Taormina” !

INFO
Creatività. Memoria e Territorio /Trenta Editore

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