Per una volta WEEKEND & TRAVEL

Alla scoperta dell’Isola di Man, tra celti, vichinghi e rombo di motori

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Un viaggio da fare “per una volta”, non solo per le bellezze naturali e le atmosfere “da fiaba”, ma anche perché sull’Isola di Man, situata nel mezzo di Mare d’Irlanda, tra Gran Bretagna e Irlanda, si tiene il Tourist Trophy, una delle gare motociclistiche più affascinanti e difficili del mondo, la cui prima edizione si è tenuta nel 1907! Il percorso, di 60,72 si snoda lungo il circuito stradale dello Snaefell Mountain Course, tra curve, case, muri di cinta, pali della luce e in qualsiasi condizione climatica. Il circuito, poi, deve essere ripetuto in più giri, a seconda della categoria.

Quest’anno, purtroppo, la gara, che si tiene di solito tra l’ultima settimana di maggio e la prima di giugno, è stata annullata per l’emergenza coronavirus, ma siccome richiama ogni anno più di 50 mila persone, facendo registrare il “tutto esaurito”, se siete appassionati di “due ruote” e volete visitare l’Isola di Man in occasione della manifestazione, il consiglio è quello di prenotare con larghissimo anticipo, anche un anno prima! Se, invece, volete visitare l’Isola di Man, il periodo migliore è quello della primavera – estate. Vediamo allora quali sono le tappe da non perdere.

Prima tappa, Douglas, la capitale

Il cuore dell’Isola di Man è Douglas, la capitale, il cui nome deriverebbe dal termine celtico duboglassio, (fiume nero), sorge tra i fiumi Glass e Dhoo, che confluiscono nella Baia di Douglas.

Da non perdere una visita alla Great Union Camera Obscura, una delle quattro camere oscure rimaste nelle isole britanniche. Una serie di specchi e lenti posizionati in maniera “strategica” all’interno di una torretta girevole, consentono di catturare immagini del panorama circostante, per poi proiettarle su un tavolo circolare, separato in 11 divisori, per offrire ai visitatori altrettante immagini a colori.

Di fronte al terminal dei traghetti, sembra spuntare dalle acque della baia la suggestiva Torre del Rifugio, un piccolo castello che sorge sull’isola corallina di Santa Maria, fatto costruire dal Sir William Hillary nel 1832 per offrire un riparo ai naufraghi in difficoltà nel Mare d’Irlanda. Nel castello si trovavano beni di prima necessità e una campana che poteva essere suonata in caso di bisogno.

Tra i musei più interessanti c’è invece il Manx Museum (www.manxnationalheritage.im), che ospita molte testimonianze della storia della città, tra cui manufatti celtici e vichinghi, la Collezione Nazionale d’Arte e gli Archivi Storici. Di fronte alla baia, sulla Harris Promenade, si affaccia il Gaiety Theatre la più importante Opera House delle isole britanniche.

Accanto, si trovano gli splendidi Giardini di Villa Marina, all’interno dei quali si trova la Royal Hall, un’area concerti da 1500 spettatori, il Dragon’s Castle, un parco giochi per bambini, e i Colonnade Gardens, dai quali ammirare lo splendido panorama della baia.

Visitare l’isola di Man…in maniera alternativa

Un modo suggestivo per visitare Douglas, poi, è salire su uno dei Douglas Horse Trams l’unico servizio di tram trainati da cavalli ad essere ancora in funzione dal 1876 in tutto il Regno Unito.

Un altro modo per ammirare i paesaggi dell’isola è salire sulla Steam Railway, un treno a vapore in funzione dal 1874, che percorre la tratta Douglas-Casteltown-Port Erin, a Sud, con partenza dalla Old Victorian Station, compiendo diverse fermate.

Per dirigersi verso est, invece, c’è Manx Electric Railway che collega la capitale alla cittadina di Laxey e a Ramsey. Si tratta di un tram elettrico del 1893 che compie ben 69 fermate lungo il tragitto.

Da Peel verso Ovest

Dalla capitale si può prendere l’Heritage Walk, un percorso di 16 km, da fare a piedi o in bicicletta, oppure un autobus, per raggiungere Peel. Durante il percorso si attraversano i villaggi di Crosby e Saint John. Quest’ultimo merita una sosta per ammirare Tynwald Hill, una collina artificiale con una base di 24 metri ed un tumulo di 3,65 metri, formato da quattro piattaforme circolari. La presenza di una croce celtica (lugh) sulla sommità ricorda che qui gli antichi abitanti dell’isola erano soliti celebrare la festa per il solstizio d’estate.

La passerella di giunchi, lunga 112, 5 metri, conduce dalla base della collina alla Tynwald Church dedicata a San Giovanni Battista. Nelle vicinanze si trova anche il piccolo Tynwald Museum che illustra la storia del sito celtico attraverso tavole esplicative, foto e display luminosi.

L’Heritage Walk prosegue, poi, fino a Peel, famosa per gli straordinari tramonti che si possono ammirare dalle sue coste.

Il percorso termina presso il parcheggio della House of Manannan, uno straordinario museo interattivo che conduce i visitatori in un viaggio emozionante nella storia. Si potranno così, visitare le tradizionali capanne celtiche, ricostruite a grandezza naturale, oppure essere parte dell’equipaggio della Odin’s Raven, una nave vichinga che prese parte alla battaglia di Contarf. Inoltre, ci si potrà immergere nella vita quotidiana di una famiglia vichinga e scoprire i segreti delle misteriose croci celtiche sparse per l’isola.

In città ci sono altri musei che meritano una visita. Tra questi vi è il Leece Museum (www.peelonline.net/leece-museum/) dedicato alla storia della città e al suo legame con il mare. Qui si possono vedere gli strumenti dei pescatori o dei marinai al lavoro nei cantieri navali, ma anche testimonianze dei campi di prigionia istituiti durante le due guerre mondiali.

Per assistere al processo di lavorazione e stagionatura delle celebri Manner Kippers le aringhe affumicate, si può, invece, fare un salto al Moore’s Traditional Museum, in Mill Road, una fabbrica che è anche negozio, dove poter ascoltare la storia della lavorazione delle aringhe, a partire dal 1870.

Il monumento più bello della città, tuttavia, è il Peel Castle, situato sulla piccola isola di St Patrick, collegata alla terraferma da una strada rialzata. Il percorso di visita si articola attraverso le rovine della cittadella fortificata, si ammirano, poi, la Chiesa di San Patrizio e la Torre Rotonda, si passa poi ai sotterranei e alla cripta della Cattedrale di San Germano, del XIII secolo. Una leggenda narra che il castello sia custodito dallo spettro di Moddey Dhoo, un grosso cane nero che, di tanto in tanto, farebbe la sua apparizione.

…il viaggio continua a pag 2….