Per una volta WEEKEND & TRAVEL

Alla scoperta dell’Isola di Man, tra celti, vichinghi e rombo di motori

image_pdfimage_print

Il meraviglioso sud

Un altro bell’itinerario è quello che da Douglas conduce a sud, un’area famosa già in età vittoriana come stazione balneare, per le sue belle spiagge, i monumenti antichi ed i paesaggi mozzafiato. Da Douglas si può prendere la Steam Railway e fare una prima fermata a Ballasalla (“luogo dei salici”, in gaelico), costruita sulle rovine di Rushen Abbey, un monastero cistercense fondato nel 1100 e attivo fino al 1500.

Proseguendo ancora verso sud, all’estremità meridionale, si incontra Castletown, l’antica capitale. La città è dominata dall’imponente Castle Rushen, costruita nel 1200 è una delle fortezze medievali meglio conservate del Regno Unito. Le mura, alte circa otto metri e spesse più di due, sono intervallate da cinque torrioni. Si possono visitare le stanze del castello, le prigioni e la torre dell’orologio.

Una maniera alternativa per visitare Castle Rushen è prenotare uno dei Ghost Tours (www.iomghosttours.com), camminate notturne di circa 2 ore alla scoperta dei luoghi più misteriosi della città, ascoltando storie e leggende.

Proseguendo in direzione ovest, si raggiunge Creneash, uno degli ultimi luoghi al mondo dove si può ancora sentire parlare il mannese originario. Per preservarne le peculiarità, il villaggio è stato trasformato in un museo a cielo aperto.

Il National Folk Museum, in Cregneash Road è costituito da diverse abitazioni originali, entrando in ognuna delle quali si può assistere alla vita quotidiana di un fabbro, di un falegname o di un fornaio dei primi anni del 900. Nella splendida campagna circostante, poi, si possono vedere le pecore Loaghtan, la razza tipica dell’isola, con due paia di corna.

Passeggiando lungo le stradine del villaggio si arriva anche al Meayll Circle, un circolo megalitico con 12 camere di sepoltura disposte lungo un anello di 5,50 m di diametri, con sei aperture.

Riprendendo la Steam Railway si arriva al capolinea, Port Erin, una località balneare molto rinomata per le sue spiagge sabbiose e tranquille. Di fronte si trova l’isoletta di Calf of Man, oggi una riserva naturale, raggiungibile in traghetto.

Al nord, tra celti, vichingi e antiche miniere

 L’itinerario verso la parte nord dell’isola, parte da Douglas alla volta di Laxey, famosa come centro di estrazione mineraria. Ancora oggi, il suo glorioso passato è testimoniato dalla Great Laxey Wheel, la più grande ruota idraulica del mondo, alta 22 metri, costruita nel 1854 per pompare l’acqua dal Glen Mooar alle gallerie della Great Laxey Mining Company.

Da non perdere invece una visita alle antiche Great Laxey Mines a bordo del Great Mines Railway, un trenino che percorre la stessa linea utilizzata in passato per trasportare i minerali. Il tragitto conduce fino all’ingresso della miniera ed attraversa la galleria ferroviaria più lunga dell’isola.

Proseguendo in direzione nord lungo la linea costiera si incontra Maughold, una cittadina ricca di testimonianze storiche dell’epoca celtica e vichinga. Il toponimo deriverebbe dalla divinità celtica Machaoi. Presso la chiesa parrocchiale si può ammirare la più grande collezione di croci di pietra dell’isola, ben 44. Molte sono di origine celtica, ma se ne trovano anche di vichinghe e numerose lastre scolpite con scene di miti scandinavi, a dimostrazione di come le due culture si fossero ben integrate sull’Isola di Man.

Su un’altura nei pressi della chiesa si trova Cashtal yn Ard la più grande tomba neolitica delle isole britanniche. Databile attorno al 2000 a C, si pensa sia la tomba di un capo clan e della sua famiglia.

La tappa successiva è Ramsey, la seconda città dell’isola per importanza e grandezza. Fin dal medioevo deve la sua importanza al suo porto, nel quale confluivano i commerci tra Scozia, Irlanda e Scandinavia.

A Ballaugh, a pochi km da Ramsey, si trova il Curraghs Wildlife Park (www.gov.im/wildlife) un parco zoologico che ospita più di cento specie di animali, molti dei quali in pericolo di estinzione. Gli ospiti sono raggruppati per regione geografica, così da avere l’impressione di “viaggiare” dall’America all’Australia tra scimmie, canguri, pellicani, cicogne, pinguini, lontre e rettili.

Gli amanti della natura possono proseguire fino a Point of Ayre, l’estremità più settentrionale dell’isola, dove si trova l’Ayers Visitor Centre, un’area protetta di 8 km che si estende lungo un tratto di costa formato da dune di sabbia e ospita diverse specie di uccelli, tra cui beccacce, pavoncelle, sule e sterne. Il mare antistante, invece, è l’habitat dei mansueti squali elefante. Il sentiero natura consente di camminare tra spiagge di ciottoli, dune e zone paludose per avvistare gli animali.

L’Isola di Man da gustare, tra aringhe e gelato

Sulle tavole dei mannesi non manca mai il pesce, alimento principe fin dai tempi più antichi. La bandiera culinaria dell’isola sono le Manx kippers, le aringhe affumicate, la cui tradizione risale alla fine del 1800. Le aringhe vengono pescate nei mesi di luglio e agosto. In seguito, vengono tagliate, salate ed affumicate con trucioli di quercia, per conferire loro quel sapore unico ed inconfondibile. Le aringhe affumicate si possono acquistare ovunque sull’isola e non mancano mai nei menù dei ristoranti. I mannesi, tuttavia, amano consumarle a colazione!

Un altro piatto molto amato sono le Manx Queenies, le capesante servite con una salsa bianca all’aglio o formaggio. Tra i piatti a base di carne, tipico dell’isola è l’agnello Manx o Loaghtan, un ovino autoctono, di piccola taglia, il vello marrone scuro e due o quattro corna sul capo. Come gli inglesi, anche i mannesi sono grandi consumatori di tè, servito con biscotti e dolci di ogni tipo. Tra questi, vi è il tipico bonnag, una focaccina dolce preparata con farina, zucchero, uova e uva sultanina.

Una tradizione radicata sull’isola è quella del gelato che viene prodotto in più di 100 gusti, tra dolci e salati, creme e sorbetti da Davisons, in Mill Road, a Peel, (www.davisons.co.im). L’isola è famosa anche per la produzione di cioccolato, venduto e servito sotto forma di tavolette, cioccolatini, praline e tutto quanto la fantasia può suggerire.

COME ARRIVARE

Non ci sono voli diretti dall’Italia, ma si può raggiungere prima Londra, Liverpool, Dublino e Belfast e poi prendere un volo per Douglas. Tra le compagnie ci sono Ryanair (www.ryanair.com), Easyjet (www.easyjet.com), oppure British Airways (www.britishairways.com) o Air Lingus (www.airlingus.com). Si può anche raggiungere l’Isola di Man in traghetto da Dublino, Belfast, Liverpool e Heysham. Tra le compagnie che effettuano i trasferimenti c’è la Steam Packet Company (www.steam-packet.com).

DOVE MANGIARE

 *14 North, 14 North Quay, Douglas, tel 01624 664414, www.14North.im. Situato nella zona più elegante della capitale. Offre un menù con ingredienti prodotti dalle fattorie dell’Isola di Man. Ampia scelta tra stuzzichini, focacce, primi piatti.

*Tanroagan Fish Restaurant, North Quay, Douglas, tel (0) 1624 612355, www.tanroagan.co.uk, no. Ristorante specializzato in piatti a base di pesce e frutti di mare prodotti sull’isola, tra cui le famose aringhe.

DOVE DORMIRE

*Claremont Hotel****, 18/19 Loch Promenade, Douglas. Tel 0044 (0)1624 698800, www.claremonthoteldouglas.com/, uno degli hotel più belli dell’isola, dotato di 56 camere tra luxury e suite. Alcune dispongono di una splendida vista sul mare, con di bagno privato, salottino, wi fi gratuito, TV macchina da caffè e bollitore.

*Ramsey Park Hotel***, Park Road, Ramsey. Tel 0044 (0)8456 038892, www.classiclodges.co.uk/ramsey-park. Hotel di design con 30 camere alcune delle quali godono di una splendida vista sul Mooragh Lake.

*The George Hotel***, The Parade, Castletown, Tel 0044 (0)1624 822533, www.georgehotel.im. Hotel ricavato in un edificio storico del 1833, a 5 minuti dall’aeroporto e a 1 km dalla stazione dei treni e dei bus. A disposizione degli ospiti parcheggio e wi fi gratuito.

INFO

www.visitisleofman.com/