Ruf SCR – come promesso questa settimana vi parliamo del modello di partenza della Concept “Rodeo” di Ruf. Un esempio di massimo splendore dell’elaborazione e frutto di una passione senza pari per un certo tipo di macchina.
Questa sarà difficile scorgerla nei panorami italiani, vista la rarità e il prezzo esorbitante, ma immaginiamo che un track-day la domenica, debba essere veramente un’esperienza fuori dal comune.
Ma Ruf ha superato la semplice elaborazione, sviluppando proprio la Ruf SCR che è un vero e proprio modello di produzione. Ruf è diventata un costruttore, nonostante il marchio esista da più di cento anni. La Ruf RCR è un modello che non ha niente in comune con le Porsche, se non l’estetica, ispirata la leggendaria serie 964 della 911. In comune hanno solo il 6 cilindri al posteriore.
Il telaio ha la struttura principale in fibra di carbonio, con bracci in acciaio fissateci, che permettono di sostenere il tetto, frontale e coda. Questa struttura permette una rigidità notevole, che migliora la guida e sopratutto riduce di molto il peso. Caratteristiche molto utili se si parla di una sportiva. Il peso è infatti di soli 1.250 kg. Molto ridotto vista la potenza, di cui parleremo verso la fine.
Gli interni sono classici a dir poco. Tutto è rivestito in pelle, con ottime finiture. Il passato fa da padrone, ma i dettagli, beh quelli sono contemporanei. La corona del volante, la leva del cambio (rigorosamente manuale 6 marce) e gli indicatori sono prova che non si tratta di una 964.
I sedili sono rivestiti nella stessa pelle dell’abitacolo, con tessuto per il corpo centrale. La fantasia è molto classica e dona una vera e propria atmosfera nostalgica.
Le prestazioni sono più che di livello. Il motore motore è un aspirato 4.0l, raffreddato a liquido (originale Ruf). La potenza è di 510 CV a 8.270 giri e 470 Nm. La velocità massima è dichiarata a 320 km/h, se qualcuno avrà il coraggio di raggiungerla.
Ruf SCR costa più o meno 650.000 euro. Con una produzione di 15 esemplari l’anno.