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LA MOSTRA DI OTTONE ROSAI SPOSTATA AD OTTOBRE, OTTIMA OCCASIONE PER UN WEEKEND IN TOSCANA

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Di Benedetta D’Argenzio

A Montevarchi, in provincia di Arezzo, la mostra dedicata ad Ottone Rosai (Firenze 1895 – Ivrea 1957) annuncia le nuove date di apertura. Questo evento che inizialmente era in programma ad aprile al Palazzo del Podestà, slitta in autunno vista l’emergenza coronavirus. Dal 25 ottobre 2020 al 31 gennaio 2021 si potranno ammirare 50 tra le opere più importanti realizzate durante il Fascismo.

In occasione del centenario (1920) della prima mostra a lui interamente dedicata, la città di Montevarchi, ha deciso di proporre un’ampia e del tutto originale retrospettiva dedicata al maestro toscano. Un uomo, travolto dalle più intense passioni, che fu capace di unire l’attualità del suo tempo con il bagliore della grande arte rinascimentale toscana.  A gestire la riunione dei suoi più grandi capolavori è stato Giovanni Faccenda, massimo esperto di Rosai e curatore del catalogo delle sue opere.

LE OPERE

Sono state riunite circa 50 opere provenienti da collezioni private che l’artista realizzò tra il 1919 e il 1932, il ventennio tra le due Grandi Guerre. Il pubblico potrà ammirare tele già note ma anche, e soprattutto, opere del tutto inedite! Tutto questo è opera di anni di ricerca da parte del professore Faccenda che, suonando alle porte di chiunque ebbe avuto rapporti con Rosai, è riuscito a scoprire opere sconosciute a qualsiasi libro d’arte! Oltre a parlare d’arte le opere sono affiancate da spunti di tutt’altro genere. Per riuscire a spingersi oltre la mera opera d’arte e per comprendere il pensiero di Rosai, è importante essere a conoscenza dei necessari riferimenti culturali come Dostoevskij, Campana e Palazzeschi. Per non parlare di quelli filosofici che ritrovano grande affinità con il pensiero di Schopenhauer e il pessimismo cosmico di Leopardi.

MONTEVARCHI DA SCOPRIRE

Aspettando il momento di poter uscire e viaggiare, ecco a voi una breve presentazione di cosa troverete in questo paese del centro Italia. Per cominciare è importante sapere che Montevarchi è collocata a nord di Arezzo, nella zona del Valdarno superiore (raggiungibile facilmente con l’autostrada A1). Prima sua caratteristica peculiare è il centro storico di forma ovoidale, che ricalca il tracciato delle mura. La piazza principale prende il nome di Piazza Varchi su cui si affacciano il Palazzo del Podestà (sede della mostra) e la Collegiata di San Lorenzo. Importanti sono anche Piazza Vittorio Veneto, l’elegante centro cittadino e i numerosi Musei. Qualcosa di davvero curioso su Montevarchi può essere la famosa reliquia del Sacro Latte che, secondo le credenze popolari, sarebbe una goccia di latte cristallizzato della Vergine Maria.

Per le buone forchette che stanno leggendo invece la cucina toscana non delude mai. Anche se non sappiamo ancora quando i ristoranti riapriranno, la cosa certa è che sarete travolti da profumi e sapori avvolgenti di carni, formaggi e vini eccellenti!