Ruf Rodeo – Avevamo già parlato di Ruf per il Salone di Ginevra 2017 e già avevamo chiarito la nostra posizione su questo marchio. Marchio storico, nato nel 1939 come modificatori delle auto Porsche.
Nel tempo il marchio si è evoluto fino a diventare una vera istituzione e creare di modelli originali.
Svelato il nuovo concept, che doveva essere presentato al Salone di Ginevra, poi rimandato per ovvi motivi. Era un concept ispirato a libertà totale, di quella che si vede nei film e basta. E ci serve in questo periodo così buio e limitante. La Ruf Rodeo è simpatica, ironicamente sopra le righe, ma con grande classe e consapevolezza della sua particolarità.
Dalla Ruf SCR è stato ricavato questo concept esuberante, con quattro ruote motrici, assetto specifico e…una pala fissata sul posteriore. E’ di chiara ispirazione holliwoodiana, a ricordo dei vecchi Westernm con l’immortale scontro tra indiani e cow-boy.
Anche gli pneumatici sono specifici per un fondo sabbioso come il deserto, l’assetto è rialzato e pneumatico. All’anteriore sono stati applicati fari supplementari, montati su una protezione tubolare, degna delle migliori Jeep Wrangler. E’ stato montato anche un portapacchi sul tetto, con annessi bagagli, rigorosamente con finiture in pelle.
Gli interni della Ruf Rodeo sono interamente rivestiti di alcantara color cammello e i sedili con una fantasia che ricorda i ponchi e le fantasie dei tessuti dei Nativi Americane. Questo dona un carattere unico al concept, ma che non eccede e rimane nell’originalità, assolutamente non pacchiano. Divertente, spensierato unico.
Ciò che invece è molto serio è la base di questo concept. E’ infatti il nuovo modello Ruf SCR (del quale parleremo nel dettaglio settimana prossima), un prodigio di tecnologia e raffinatezza meccanica, in strade e in pista. Unica cosa che possiamo dirvi è che le prestazioni non scherzano, così come la qualità chirurgica dei dettagli e delle performance.
Però l’originalità si paga. Questa Ruf che noi sappiamo è modello unico, ma la Ruf SCR, il nuovo modello che ne ha fatto da “base”, costa 650.000 euro circa.