Post-it di un viaggio

POESIA DI VIAGGIO con TONI SERVILLO

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Di Raffaele d’Argenzio

Non potevo non far di tutto per poter sentire Toni Servillo, al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano, in “TRE MODI PER NON MORIRE”, un eccezionale monologo tratto dal libro omonimo dello scrittore Giuseppe Montesano. Per varie ragioni: perché è bravissimo, perché da solo in scena ha saputo tenere alta l’attenzione solo con la sua voce e parlando di poesia , cominciando  da Baudelaire, passando per Dante come poeta che  canta l’amore e odia gli ignavi,  e arrivando ai Greci che esaltarono il pensiero e inventarono il teatro.

“Tre modi per non morire”, tre modi per compiere un viaggio attraverso il tempo e capire l’importanza della poesia, del pensiero, delle emozioni. Un viaggio meraviglioso che riesce a dare un senso alla vita. In un tempo in cui la tecnologia ci fa impigrire il cuore e spegnere il proprio pensiero, che ci riduce soltanto ad essere ricettori di emozioni altrui, quindi a sentire ma non  a trasmettere,  mi piace molto la frase di Servillo.

“L’arte e la poesia sono gli antidoti contro la paralisi del pensiero”.

E devo dire che continua a piacermi anche il nostro premio POESIA DI VIAGGIO, nato proprio per invogliare ogni turista, ogni viaggiatore, a trovare nel proprio viaggio poesia ed emozioni. Perché OGNI VIAGGIO PUO’ DIVENTARE LA TUA POESIA.

PS: Un’altra ragione per cui ho fatto di tutto pur di assistere al monologo di Toni Servillo  è che anche io sono legato a Caserta, dove lui ha mosso i  primi passi come  grande attore e io, anni prima, come giornalista e piccolo scrittore.