PREMIUM INTERVIEW Top Chef con Ricetta Weekend con gusto

Weekend a Firenze: Storia, Arte, Moda, Foto, “pici” e “lampredotto”

image_pdfimage_print

Firenze. Weekend di Storia, Arte, Moda, Foto e… “lampredotto”!

di Cesare Zucca —-

For the english version click here

ASSOLUTAMENTE DA VEDERE A FIRENZE
Palazzo Vecchio, la, Basilica di Santa Maria Novella, la Cappella dei Medici, sfarzoso ambiente ottagonale ricco  di intarsi marmorei e delle splendide sculture di Michelangelo e i numerosi tesori rinascimentali del capoluogo toscano come Santa Maria del Fiore, la Cupola del Brunelleschi, il Campanile di Giotto, il Battistero  e la Galleria dell’Accademia per l’immancabile appuntamento con l’iconico David di Michelangelo

Il monumentale David di Michelangelo

Ponte Vecchio con le sue botteghe è uno dei luoghi più romantici del mondo, mentre le Gallerie degli Uffizi e del Bargello ospitano le opere dei padri del Rinascimento: Giotto, Leonardo, Michelangelo, Botticelli, Raffaello e Donatello.

Gallerie degli Uffizi: la Venere di Botticelli. uno dei tanti capolavori ospitati nelle Gallerie, la cui visita richiede almeno un paio d’ore
Il Museo del Bargello

Per non parlare della meravigliosa gastronomia fiorentina che scoprirete al Mercato Centrale, aperto tutti i giorni nei seguenti orari: Domenica – Giovedì 9:00 – 23:00, Venerdì – Sabato 9:00 – 00:00. Lì scoprirete tante botteghe che offrono pane e pasticceria, pesce fresco, fritto, vegetariano e vegano, carne e salumi, mozzarella di bufala, formaggi, cioccolato e gelato, pasta fresca, enoteca, lampredotto, tartufo: tutte le botteghe sono condotte da commercianti artigiani con in comune l’amore per la loro professione.

Provate le tradizionali zuppe paesane “Ribollita” e “Pappa al pomodoro” Se vi piace la carne, concedetevi una tenerissima costata alla fiorentina, l’ appetitoso “crostino ai fegatini” o l’iconico panino con la trippa chiamato “lampredotto” servito con salsa verde piccante o no, secondo il vostro gusto e poi spolverato con sale e pepe.

Delizie della gastronomia fiorentina al Mercato Centrale: La ribollita , la pappa al pomodoro e il celebre “lampredotto”
Il classico panino di lampedotto della Famiglia Bandi e il crostino di fegatini di pollo , due eccellenze fiorentine
La leggendarioa Famiglia Bambi (tripparoli dal 1890 !) è presente su ambedue i livelli del Mercato: al piano terra in uno storico bancone in marmo quasi un altare, e all’ammezzato dove, oltre al loro squisito lampredotto, potrete trovare una miriade di botteghe, ristorantini, pizzerie, bar e perfino una Scuola di Cucina “Lorenzo de’ Medici, ampia struttura adibita a cooking classes.

DA SCOPRIRE : 2 PARADISI DI “SELFIE”

Gucci Garden
Siete dei “fashion addicted” ? Amate la moda? Seguite le ultime tendenze dell’eleganza? Vi sentite “infuencer”? Nel (quasi) museo della griffe Gucci vi aspetta uno spazio espositivo multi-sensoriale dedicato alle campagne pubblicitarie Gucci degli ultimi sei anni attraverso sorprendenti Installazioni per un’immersione nell’estetica caleidoscopica della Maison.
Tra video, neon, graffiti, alieni e manichini troverete Intere pareti di orologi a cucù, mega vetrine di farfalle, una sfilata di parrucche di ogni tipo e tanta moda….Posto ideale per scatenarvi con i selfies, approfittando di ogni angolo sfruttando il museo al massimo, anche perchè per visitarlo , avrete sborsato 8 euro… Vabbè…

Museo Gucci Garden

Selfie Museum
Se l’esperienza “selfie” da Gucci non vi ha troppo soddisfatto… raggiungete la centralissima Via Ricasoli, al 44 troverete 1000mq dedicati alla reinterpretazione creativa dell’arte e della cultura di ogni epoca e stile, con installazioni immersive e scenari realizzati da oltre 400 artisti da tutto il mondo. Più di 50 location dove piazzarvi e immortalare i voltri autoscatti…

Un nuovo spazio in cui i visitatori sono liberi di esprimere la propria creatività con fotografie, immagini e videoclip memorabili da condividere con i propri amici. Si va dalla Gioconda POP  a stanze psichedeliche, a tanti angoli “love”. Non mancano arcobaleni, graffiti,  grafiche e perfino una romantica bancarella di fiori “Souvenir di Firenze” Irresistibile!

DOVE ALLOGGIARE
Bernini Palace Hotel
Per un weekend all’insegna della storia e dell’eleganza, vi segnalo un autentico  gioiello 5 stelle della prestigiosa catena Due Torri Hotels, situato in un palazzo del XV secolo, proprio nel cuore della città, dietro a Piazza della Signoria e alla Galleria degli Uffizi.
Da secoli il palazzo è votato all’ospitalità dei viandanti, pensate che nel XVII secolo era l’unico albergo di Firenze ad avere l’acqua corrente e un ricovero per gli animali. Già attorno alla metà dell’Ottocento il palazzo è ricordato come sede di un elegante hotel, noto come Albergo dello Scudo di Francia e nel periodo di Firenze Capitale del Regno d’Italia (1865-1871) conosce il suo primo grande momento di splendore. trasformandosi nell’Hotel Columbia Parlamento,
Era era al centro degli intrecci politici nazionali, frequentato da parlamentari e personaggi storici e protagonisti del Risorgimento. ricordati dai tondi affrescati che impreziosiscono l’attuale spettacolare sala dove ogni mattina vengono impeccabilmente servite raffinate prime colazioni. Lungo le pareti si possono ammirare i volti dei grandi personaggi, tra cui Garibaldi, Cavour  Balbo , Gioberti, Lamarmora , Daniele Manin e molti altri
Il piano terra ci riserva una sorpresa, un’antica boutique di moda, punto di incontro delle eleganti signore di Firenze che qui si davano appuntamento per scoprire le ultime collezioni di cappellini alla moda.  Testine e bustini delle clienti acconciate con curiosi cappelli ci ricordano un’antica mostra allestita nella hall dell’albergo nei primi anni del ‘900.

L’eleganza di questo palazzo ha da sempre attirato personaggi dell’alta società, della moda e del modo dello spettacolo. Tante le celebrità che hanno scelto il Bernini per i loro soggiorni fiorentini: rock star, politici, personaggi televisivi, divi dello schermo…

Quanti VIP hanno scelto il Bernini Palace!,
Patty Smith, Il Volo, Gianna Nannini, Fiorello, il Nobel Fisica Gerard Mourou, Eric, Bana, e molti altri.

Le camere, che si dividono in superior, deluxe, junior suite e suite, sono sontuosamente arredate con magnifici pezzi d’antiquariato con particolare attenzione ai dettagli, e dotate di tutti i moderni comfort e della rete wi-fi gratuita.. Ogni camera è impreziosita da lenzuola di lino, piumotti anallergici e leggeri copri piumini in candido raso di cotone.. L’atmosfera è intima e accogliente. I soffitti a travi di legno, i letti a baldacchino, le decorazioni d’epoca, i tessuti preziosi e i meravigliosi arazzi contribuiscono a creare un’atmosfera davvero unica.

All’interno di uno storico portico datato 1500 scopriamo un piccolo paradiso gormet: il ristorante La Chiostrina, guidato dallo Chef Stefano Bellini, un fiorentino DOC che non mi sono lasciato scappare per una simpatica intervista e per sperimentare la sua cucina.

Stefano Bellini

Buongiorno Stefano, domanda di rito: che auto guida?
(sorride) Avevo una Mercedes , me l’hanno distrutta dei cinghiali….e sono possato a una  tranquilla Toyota Corolla.
Un viaggio che vorrebbe fare?
Ho in programma di andare a Bora Bora per lavoro.  Lì troverò spezie meravigliose, frutta fresca e tanti crostacei, per piatti semplici da preparare ma molto gustosi.
Dove ama trascorrere un weekend libero?
Per un fine settimana “fuori porta”  mi piace Colonnata, una frazione del comune di Carrara, situata sulle pendici delle Alpi Apuane. E’ conosciuta in tutto il mondo per le cave di marmo bianco e per il suo lardo diventato un ingrediente di moda, ma che vanta tradizioni antichissime e meravigliose da scoprire in loco. Se ho qualche giorno extra, mi piace passarlo in Costa Azzurra di cui adoro i colori, i sapori, gli aromi.

Colonnata e le sue cave di marmo

Dove nasce la sua passione per la cucina?
Da un DNA culinario che nasce fra le mura domestiche e gli insegnamenti di nonna Rina. Io sono nel mezzo di una generazione di cuochi, papà ha gestito importanti ristoranti a Firenze e mio figlio continua la tradizione di famiglia, esportata anche negli Stati Uniti, a Chicago, dove mia mamma americana e mio papà fiorentino, hanno continuato a cucinare all’italiana.

Il suo primo ricordo in cucina? …
i tortelli di patate di nonna Rina, cuoca eccellente che finì anche in svariati programmi televisivi registrati a Los Angeles, dove insegnava a fare la pasta fresca. Nella mia famiglia l”insegnamento è sempre stato all’ordine nel giorno, non per niente ho conosciuto la mia compagna proprio in un corso di cucina, dove io ero l’insegnate e lei l’allieva… beh, la passione dei fornelli ci accomuna…
Cucina a casa?
Si, mi piace sia andare sul tradizionale, sia sperimentare nuovi accostamenti, anche se penso che l’improvvisazione debba avere una solida base di conoscenza e un buon repertorio di nozioni che possano essere rivisitate con l’ aggiungere, il diminuire, il cambiare a seconda dell’ispirazione e degli dell’ingredienti che ai hanno sottomano.

Sempre e mai nel suo frigo….
Sempre uova fresche del nostro contadino, prosciutto e pecorino toscano, finocchiona e soppressata. Mai alimenti pre-cofezionati o lavorati in maniera industriale. Mi piace partire sempre dal fresco sia per fare una vellutata, sia un brodo, oppure, per rimanere in tema fiorentino, una classica ribollita al cavolo nero o una pappa al pomodoro.
La Chiostrina
A proposito di Firenze, dove le piace andare quando è in vena di buona cucina casalinga?
Nel Mugello. Lì esistono trattorie a conduzione familiare, dove trovo un ottimo vitello con le patate e il cosidetto “lesso rifatto alla fiorentina” molto tirato, con cipolle, pomodoro carne a lunga cottura…si scioglie in bocca. Mi piace anche visitare ristoranti più “elevati” dove posso sperimentare qualche nuova soluzione.
E se viene voglia di  “lampredotto” ?
Il fiorentino è fortunato, ne troverà in molti angoli delle strade. Il mio preferito è quello “sbucciato” che trovo da Simone, nella “Buticche di Lampredotto” nel quartiere di San Frediano.
“Sbucciato”?
Solo la parte più fine, eliminando la parte dura della vescica. E’ molto delicato, costa un filo di più ma vale la pena. Cesare, provi ad andare in un botteghino di lampredotto e chiederlo “sbucciato” … beh, il commento sarà “Ovvia, è arrivato un intenditore!”…
Un primo toscano che le sta a cuore?
Un piatto con i “bici” , spagnettoni tirati a mano tipici di Siena, ma popolari in tutta la Toscana.
Io li propongo con un ragù bianco di vitella e timo con asparagi verdi e coulis di ricotta vaccina alle noci.
Ho già l’acquolina in bocca…. Stefano  ci regala la ricetta?
Eccola!

Pici nel ragù bianco di vitella e timo con asparagi verdi e coulis di ricotta vaccina alle noci

Ricetta per 6 persone:
500 gr Pici Secchi ( 20 min di cottura ca.)
250 gr di asparagi freschi
450 gr carne vitella di cui 300 tritata
300 gr brodo di carne di vitella ( ottenuto con 150 gr di carne di vitella, 100 gr di sedano, 100 carote, 100 di cipolla bianca, sale, alloro, 1lt di acqua. Far cuocere ca. 1 h)
2 foglie di alloro
50 gr cipolla rossa
100 gr cipolla bianca
200 gr carote
200 gr sedano
120 gr olio extra vergine
80 gr vino bianco
40 gr noci in granella
20 gr burro
40 gr parmigiano grattugiato
Timo fresco q.b.
sale e pepe nero q.b.

Preparazione
Pulire le carote  il sedano e la cipolla, tritare finemente e soffriggere in 80 gr di olio EVO quando il soffritto inizia a colorare inserire la carne macinata e farla rosolare fino a che ha rilasciato tutta la sua acqua, unire il timo e bagnare con il vino bianco, una volta evaporato unire il brodo e far ritirare il tutto a fuoco lento. Aggiustare di sale e pepe.
A parte togliere la parte terminale dei gambi degli asparagi. Tagliare a rondelle i gambi ( mantenere le punte ) e farle rosolare in padella con 40gr di olio per 30 secondi dopodichè aggiungere 200 cl di acqua far cuocere per per ca. 10 minuti, aggiustare di sale. Frullare il tutto fino ad ottenere una crema di asparagi.
Cuocere i Pici in abbondante acqua salata e a 5 minuti dalla fine della cottura aggiungere le punte di aspragi.
In una padella unire il ragù di vitella, la crema di aspargai e i pici scolati. Saltare a fuoco vivo amalgamando il tutto. Unire la noce di burro e il parmigiano grattugiato continuare a saltare in modo da rendere cremoso il composto.
Impiattare e rifinre con delle quenelle di ricotta spolverare con le noci in granella, aggiugere qualche foglia di timo fresco.

INFO
https://www.galleriaaccademiafirenze.it/#
http://www.bargellomusei.beniculturali.it/musei/1/bargello/
http://www.bargellomusei.beniculturali.it/musei/2/medicee/
https://www.villabardini.it/
https://www.mercatocentrale.it/firenze/
https://hotelbernini.duetorrihotels.com/
ristorante La Chiostrina
https://selfiemuseumfirenze.it/

CESARE ZUCCA
Travel, food & lifestyle.
Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo.  Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative. Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta in stile ‘Turista non Turista’

English version next page . Click Next>