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Destinazione Messico: le meraviglie dello Yukatan e la scoperta della “hierba chaya”

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di Cesare Zucca —

Oggi vi porto in Messico, alla scoperta della miracolosa hierba chaya, detta anche “albero di spinaci”, pianta sempreverde originaria della penisola dello Yucatan, dello stato di Tabasco e antico alimento base nella dieta dei Maya, che l’avevano soprannominata chay.

Perché miracolosa? Come confermato dal Mexican National Institute of Nutrition, la chaya combatte diabete, calcoli e artriti. migliora la circolazione sanguigna e la funzione della memoria, aiuta la digestione, aumenta calcio nelle ossa, aiuta a perdere peso, controlla colesterolo e previene la tosse. E’ ricca di antiossidanti, possiede calcio, potassio, vitamina C e carotenoidi. Beh, di più non si può…ed è pure buona, infatti ricorda il sapore degli spinaci, che supera per ricchezza di ferro e fibre crude. Cresce nelle regioni costiere del Golfo del Messico e del Mar dei Caraibi. Sebbene possa essere trovata in altre parti del continente come l’America Centrale, Cuba e Porto Rico, la chaya è ancora una specie vegetale relativamente sconosciuta alla maggior parte delle persone. Meta “chaya” di rigore è Merida (Yukatan) chiamata “la citta’ bianca” per i candidi abiti temos delle donne maya.
Da vedere a Merida
Palazzo Municipale, Palacio Cantón Rosa, Museo de Antropología e Historia con una strepitosa raccolta di arte maya.
Cattedrale di San Ildefonso la più antica dell’intero continente

Plaza Mayor circondata da edifici costruiti durante il periodo coloniale, tra il XVIII e il XIX secolo
Paseo de Montejo è il corso principale della città, elegante ed alberato e il suo distretto più glamour, ispirato ai boulevard francesi
Quinta Montes Molina, che espone una vasta collezione di pregiate sculture, tappeti, dipinti e tipico vasellame e i coloratissimi capi di abbigliamento ricamati a mano.
Izamal, , Muna e Tical, piccoli pueblos, dove  scoprirete i colorati mercati in cui si vendono panieri e vasi fatti a mano. Bellissimi e a prezzi convenienti
Se siete appassionati dalla misteriosa storia dei maya, recatevi a Uxmal, nota per la sua “Piramide dell’indovino” così chiamata in ricordo del leggendario indovino che l’avrebbe eretta da solo in un unico giorno, oppure lasciatevi stupire della celebre Piramide del Dio Serpente Kukulkan, nel sito archeologico di Chichén Itzá.Ad avere reso particolarmente famosa la piramide di Chichén Itzá è il gioco di luci ed ombre che investe la struttura nei giorni degli equinozi di primavera e autunno, quando il sole proietta una serie di luci e ombre sulla balaustra situata sul lato nord-occidentale della piramide creando l’illusione di un serpente piumato che striscia lungo la piramide. Spettacolo!

Non fatevi mancare Un tuffo nell’acqua cristallina del Cenote di Cuzama, e una tappa nella Riserva della Biosfera Ría Celestún o Rio Lagartos per ammirare i numerosi fenicotteri rosa.
I mille usi della chaya
Tradizionalmente le foglie di chaya si cucinano immergendole in acqua bollente per 20 minuti e si consumano condite con olio o burro. Si possono aggiungere mais e semi di zucca o utilizzarle nella preparazione del tamal, piatto tipico della cucina mesoamericana e non sfigura (anzi…) come condimento di una pasta vegetariana.
Le foglie possono essere accompagnate con zuppe, brodi, riso o uova. Vengono anche utilizzate nella preparazione di tortillas, empanadas, frittate e creme o di diversi piatti tradizionali regionali, come il Dzotobichay o Tobil Chay Ts’o, un tamal ripieno di uovo, salsa di semi di zucca e pomodori.

Dzotobichay

Ottima saltata in un tipico comal di terracotta, con uova, cipolle e pomodori oppure servita nel breakfast insieme alle uova, insieme a foglie di menta diventa una deliziosa tisana fredda, mentre ghiacciata e arricchita da pezzetti di ananas, si trasforma in un meraviglioso gelato.

Non mancano le ricette gourmet. Sempre a Merida, nell’elegante Taberna de los Frailes ho assaggiato una deliziosa zuppa con chaya e panna, mentre a Xcanatun, nel ristorante Casa De Piedra, viene servita su tagliatelle con pomodorini, brie e boccoli oppure come mousse accompagnata da mele caramellate e salsa di pere. La Chaya Maya, uno storico locale di Merida, famoso per la zuppa di lime e il recado negro, il tacchino stufato mentre Fundación Mezcalería, un curioso ristorante in stile retrò vi offirirà il il mezcal più gustoso, mentre il ristorante di  Manson Merida serve una vera sopa de lima, classica zuppa di tacchino servita con aqua de chaya

La crema con chaya e panna della Taberna de los Frailes, Merida

Ma per vivere la chaya alla maniera yucateca, assaggiatela nelle stradine di Merida, dove le donne Maya nei loro candidi abiti fiorati, la usano per farcire empanadas e tamales spesso accompagnati da una vivace salsa di pomodoro fresco.

La chaya è tipica dello Yucatan ed è difficile trovarla altrove, anche se non mancano le eccezioni.  A Los Angeles, al ristorante Chichen Itza, dove vengono offerti anche i semi e le attrezzature per coltivarla a casa., ma la potrete trovre anche online, basterà cercare “ chaya” o “chaya powder” e la troverete molti siti (Amazon incluso) mentre alcuni siti specializzati, come Etsy e Nutri-Me  vendono foglie, polvere e semi online, naturamente per crescere un bel cespuglio di chaya occorre un clima il più yucateco possibile.

Attenzione!
Mai consumarla cruda perchè le sue foglie contengono glicosidi cianogenetici, altamente tossici, ma che fortunatamente vengono distrutti durante la cottura, meglio se eseguita in pentole di terracotta o vetro pirex.