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Buone feste “all’inglese” con il Christmas Pudding

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Eccoci con un altro appuntamento per “viaggiare” con dolcezza attraverso le ricette della tradizione delle feste nel mondo. E, se è vero che Natale è appena passato, nulla ci vieta di provare a preparare una di queste golosissime ricette alla prima occasione. Dopo essere andati in Francia, in Polonia e negli Stati Uniti, oggi andiamo in Gran Bretagna, dove sulla tavola non può mancare il Christmas pudding, un budino dalla forma rotonda a base di uova, mandorle, frutta candita, spezie e rum.

Noto anche come plum pudding, letteralmente “budino di prugne”, in realtà non le prevede come ingrediente, il termine risalirebbe a una variazione della lingua, nel XVII secolo, infatti, quando già si preparava questo dolce, con il termine plum si indicavano anche l’uva passa e altri tipi di frutta secca.

Le origini del Christmas pudding

Preparare un Christmas pudding non significa solo fare un viaggio del gusto in Gran Bretagna, o in Irlanda, dove questo dolce è ugualmente diffuso, ma anche nella storia. Si ha notizia di questo “budino” già nel XVI secolo, ma le origini risalirebbero addirittura al Medioevo, quando si usava preparare pudding a base di frutta e carne. In seguito, i Puritani lo considerarono addirittura “peccaminoso”, al punto da vietarne la preparazione.

La preparazione del Christmas pudding in una vignetta ottocentesca

Tuttavia, vince la gola, dal momento che il Christmas pudding tornò a essere “legale” nel XIX secolo, quando la regina Vittoria in persona, se lo fece preparare. Da quel momento, divenne il principale dessert natalizio inglese e viene citato anche nel celebre Canto di Natale di Charles Dickens. Non solo, in questo periodo la ricetta venne arricchita con ingredienti sempre più sfiziosi, che resero il Christmas pudding davvero irresistibile.

Ritratto della regina Vittoria, ghiotta sostenitrice del Christmas pudding

Christmas pudding da record

Nel corso dei secoli, sono stati molti i Christmas pudding da record. Per esempio, nel 1818, l’infermiera inglese Kate Marsden ne portò con sé ben 18 chili nel suo lungo viaggio di 3000 km, in slitta, attraverso la Siberia, dove si stava recando per proseguire le sue ricerche per una cura per la lebbra. La stessa Marsen, interrogata sul perché si fosse portata dietro nella sua avventura un tal quantitativo del “budino”, rispose candidamente che “le piaceva” e poi “come tutte le casalinghe sanno”, si sarebbe conservato al freddo per lungo tempo.

Kate Marsden in Siberia con la sua slitta che trasportava ben 18 kg di Christmas pudding

Altri Christmas pudding da record, questa volta solo per dimensioni, vennero realizzati nel 1819 e nel 1859, quando il gigantesco dolce venne offerto ai poveri della città di Paignton. Il Christmas pudding più grande della storia, dal peso di 3,28 tonnellate, venne invece realizzato nel luglio del 1992 ad Aughton, nel distretto di Lancaster, nel Lancashire.

Preparazione del Christmas pudding da record

Il Christmas pudding, fra superstizione e tradizione

C’è una superstizione legata al Christmas pudding: si dice infatti che questo budino debba contenere 13 ingredienti, che rappresenterebbero Cristo e gli Apostoli. Inoltre, deve essere preparato in senso orario da tutti i membri della famiglia. Si dice anche che ogni commensale debba mangiarle almeno un po’, o nell’anno venturo rischia di perdere un’amicizia.

Nel Christmas pudding per tradizione viene nascosto un piccolo oggetto portafortuna

Infine, un’altra tradizione vuole che all’interno del dolce venga nascosto un piccolo oggetto, che porterà fortuna a chi lo troverà: un anellino per chi cerca l’amore, una moneta per la prosperità, un bottone, un ditale da cucito, un maialino di plastica per i più piccoli.  Impazienti di preparare anche voi il vostro Christmas pudding? Ecco allora la ricetta.

LA RICETTA: Christmas pudding

Ingredienti – 200 gr di margarina, 350 gr di uvetta, 200 gr di uva sultanina, 200 gr di uva passa, 50 gr di canditi misti, 25 gr di mandorle tritate, 175 gr di farina, 2 cucchiaini di spezie miste in polvere (chiodi di garofano, cannella, zenzero), 1 cucchiaino di noce moscata in polvere, 175 gr di briciole di pane fresco (pane al latte, senza crosta), 700 gr di zucchero di canna, 2 uova, succo di 1 limone, 1 cucchiaio di melassa, 4 cucchiai di latte, 2 cucchiai di brandy.

Preparazione – Mescolare in una ciotola grande tutti gli ingredienti, lavorare in modo da ottenere un impasto ben legato. Con l’impasto riempire lo stampo da budino (capacità da 1 litro), ben imburrato. La superficie deve rimanere al di sotto del bordo di circa 2,5 cm. Coprire quindi con doppio foglio di carta oleata, con la parte imburrata rivolta verso l’interno, piegato bene intorno al bordo e legato con spago da cucina. Mettere quindi il pudding in una pentola e aggiungere acqua calda per coprire la forma fino ad un terzo.

Coprire con il coperchio e cuocere a fuoco basso per 6 ore, aggiungendo acqua calda man mano che evapora. Al termine del tempo indicato, togliere il pudding e lasciar raffreddare. Sostituire il coperchio di carta oleata con un altro, da legare allo stesso modo del precedente e conservare il pudding in luogo fresco. Al momento di servire, il pudding deve essere riscaldato per circa 3 ore utilizzando lo stesso metodo della prima cottura, sempre aggiungendo acqua man mano che evapora. Quindi, rovesciarlo sul piatto di portata e decorarlo con l’agrifoglio, e con un cucchiaio di brandy riscaldato in pentolino. Per finire, flambare quando si serve in tavola.