Ricette di viaggio Weekend con gusto

Straordinario weekend “spezzino” dove il bello e il gusto si incontrano. Benvenuti nell’incantevole Golfo dei Poeti !

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di Cesare Zucca —

(in italian and english)

Un tempo era chiamato Golfo di Venere.

Di certo il suo fascino è paragonabile alla Dea della Bellezza che la leggenda dice essere nata proprio nel mare. La storia racconta che la modella che posò per il celebre dipinto del Botticelli fosse Simonetta Vespucci, una bellissima nobildonna del luogo, di cui il pittore si era innamorato e aveva dipinto sullo sfondo del Golfo.

Leggenda o realtà, di certo questo Golfo ha ispirato grandi artisti, sommi poeti e personaggi storici che scelsero di vivere nei suoi affascinanti borghi.
Nel 1762 Giacomo Casanova, provenendo via mare da Genova volle sostare a Lerici nel 1762. mentre l’intrigante Contessa di Castiglione, prima “influencer” nel Risorgimento Italiano, abitava in un lussuoso palazzo nel cuore di Spezia.


Del Golfo scrissero i poeti Lord Byron, Giosuè Carducci, Gabriele D’Annunzio, le scrittrici George Sand e Virginia Woolf, gli scrittori Charles Dickens, David Lawrence, Percy Bysshe Shelley e sua moglie Mary, autrice di “Frankestein”.
Non mancano grandi musicisti: Felix Mendelssohn rimase incantato dal Golfo, mentre Richard Wagner soggiornò a La Spezia dove trovò ispirazione per il preludio de L’Oro del Reno.

Il monumento a Wagner a La Spezia

Tanti nomi illustri,  fino ai giorni nostri, da Mario Soldati a Pier Paolo Pasolini, a Indro Montanelli al Premio Nobel Eugenio Montale, senza tralasciare il Futurista Filippo Tommaso Marinetti vero artista “punk”dell’inizio ‘900, che lo definì Golfo delle meraviglie, influenzadone stili e architetture. In suo onore, nella Piazza Brin, spicca la Fontana Futurista, quasi in totem allegorico che sorge da un mare psichedelico…

Alle estremità del Golfo troviamo Porto Venere il cui nome derivava dalla dea Venere che, secondo la tradizione, sarebbe nata dalla spuma del mare. Dal lato opposto sorge Lerici, suggestivo borgo verticale, colorato di toni gialli e arancioni.

Lerici

Trai borghi più suggestivi Tellaro e Fiascherino, considerati tra i più belli d’Italia. Prendendo la strada panoramica, che si snoda tra gli uliveti, giungiamo a Montemarcello, minuscolo centro medievale di rara eleganza, dove semba che il tempo si sia fermato.

Tellaro
Tellaro

Se ami camminare, suggeriamo il sentiero che da Montemarcello scende a Punta Corvo. Un susseguirsi di calette incantate, raggiungibili a piedi o in battello, dove potrairilassarsi con una splendida vista sul mar Ligure.

Al centro del Golfo primeggia La Spezia, uno dei principali arsenali della Marina Militare italiana e importante porto mercantile. Nel paesaggio si susseguono borghi, chiese e castelli medievali sul mare, spiagge di sabbia e case color pastello.

Una suggestiva visione del porto di Spezia, tra mare e monti

Qui si svolgono due importanti manifestazioni sportive: il Palio del Golfo, gara di remi fra le 13 borgate del Golfo e la Coppa Byron di nuoto in mare aperto, mentre ogni 13 Settembre, si festeggia il Patrono San Venerio con un suggestivo pellegrinaggio fino al suo santuario sull’isola del Tino.

Passeggiando per il centro della città scoprirete palazzi, portali, vetrate e fregi in stile liberty, mentre l’impronta futurista, presieduta dal fondatore Marinetti, si manifesta in rigorosi edifici, tra cui il Palazzo delle Poste che all’interno conserva il dinamico Mosaico delle Comunicazioni.

Mosaico delle Comunicazioni

Merita una visita il Castello di San Giorgio, fortezza situata sulla collina del Poggio a dominio del golfo della Spezia e testimone della vicende storiche della città. All’interno ospita il Museo Archeologico “U. Formentini” che comprende reperti dalla Preistoria al Medioevo. .

Non mancano opere contemporane (piuttosto contestate) come il susseguirsi delle arcate di Daniel Buren, artista francese famoso per le sue installazioni e la Fontana del Dialogo che per la sua forma tondeggiante viene scherzosamente soprannominata “Fontana del sedere” E devo ammettere che il richiamo c’è…

Paradiso dei ciclisti
Gli appassionati delle due ruote potranno scoprire paesaggi incantevoli che vedono susseguirsi borghi marini e porticcioli, chiese e castelli medievali a picco sul mare, spiagge di sabbia e case color pastello. Sui percorsi della GF Tarros-Montura per assaporare le bellezze delle Cinque Terre e del litorale spezzino. Le salite sono spesso dure, ma  natura e panorami premiano lo sforzo… Una volta arrivati potrete visitare il paese e fare una degustazione di cibo in riva al mare per poi continuare l’avventura nell’entroterra.

A Spezia esisite perfino il Museo del Ciclismo “Adriano Ciuffini” https://museo-del-ciclismo-adriano-cuffini.business.site/?utm_source=gmb&utm_medium=referral …che ospita  oggetti, giornali, manifesti e una straordinaria collezione di maglie rosa indossate dai campioni del ciclismo.

Il Museo del Ciclismo a La Spezia

Una chicca: Biassa

Scopriamo questo piccolo borgo di soli 600 residenti, un saliscendi di vicoli in sasso e case in pietra, alcune ancora con gli arredi dei nonni. La storia di Biassa è strettamente legata a quella di Tramonti, terra sul crinale a strapiombo sul mare, caratterizzata da muretti a secco e piccoli poderi coltivati a vigneti.

Questo territorio ha trovato uno dei maggiori cantori in Giancarlo Natale, narratore della fatica impervia, della tenacia secolare, ma anche della gioia di abitare questo borgo. Un luogo magico e fuori del tempo, dove il regista CarloAlberto Biazzi ha recentemente ambientato la storia del suo nuovo cortometraggio Al di là del mare, un racconto poetico e drammatico girato tra Biassa e Lerici, passando per i boschi del colle del Telegrafo.

Al di là del mare narra di un bambino che perde il padre e, attraverso i racconti favolistici del nonno, riesce a trovare il coraggio di andare a cercarlo. Ambientato nell’immediato dopoguerra, il film è un omaggio alla memoria e all’importanza del rapporto fra generazioni.

Girato nel borgo di Biassa, “Al di là del mare” racconta l’importanza dei sogni, dei ricordi, delle speranze e del perdono.

La cucina del Golfo

La gastronomia “spezzina”, ricca di sapori, profumi e piatti genuini, è la viva testimonianza della vita marinara e contadina. Una cucina schietta, basata su ingredienti poveri sapientemente mischiati tra di loro: crostacei, verdure ed erbe spontanee e, naturalmente, il pesce che caratterizza le diverse località, come il polipo di Tellaro, condito con prezzemolo tritato, aglio e olio d’oliva, mentre nel centro del golfo, Spezia risponde con i gianchetti o bianchetti, bolliti appena appena e accompagnati con olio d’oliva.

Trattorie, locande, osterie e … un tocco gourmet

La Pia, Spezia
Il suo farinotto è un’istituzione cittadina dal 1887 che la Signora Pia apri per la vendita di farinata, di focaccia e castagnaccio; cibo per la “povera gente”: operai, manovali, carrettieri, artigiani di cui la città ne era piena.
Con le sue ricette semplici e autentiche come “’n toco de fugaza, na feta de faina’ o nafeta de patona” la Pia inizia la sua escalation e oggi è presente in ben 4 punti vendita: al Centro Kennedy, a Sarzana, al Porto Mirabello, a Monterosso e si lancia all’estero per conquistare Londra.

La leggendaria farinata della Pia

Osteria da Gianni , Spezia 
Osteria al 100%, dall’ insegna vintage, alle  tovaglie di carta. Meta ideale per gustare la zuppa “spezzina” per eccellenza : la meshuà con ceci, fagioli cannellini e farro, irrorata dal delicato olio extravergine olio locale, frutto delle varietà Razzola e Pignola

Da Gianni: la meshuà

La Locanda del Gallese, Biassa
Piatto storico: i panigacci, cialde di farina che vengono cotte in forno nei tipici testi di terracotta, preparati anche come accompagnamento da portare in tavola, ma che abbinati a salumi, formaggi bianchi, sughi e ragù possono diventare delle vere e proprie portate principali.

i panigacci

La Chioccia d’Oro, nell’ antica città di Luni , anticamente Portus Lunae, a due passi dall’ imponente Anfiteatro Romano il cui fronte esterno era parzialmente rivestito in marmo definito dai Romani “manto di Luna sulla terra” e, grazie alle ricostruzioni che troviamo nel Museo ad immaginare lo splendente gioiello architettonico splendente di marmo che era Portus Lunae.

L’anfiteatro di Luni rappresenta il calco in miniatura dei grandi anfiteatri di epoca classica e conserva basi in muratura per statue, affreschi e suggestivi mosaici

La Chioccia d’Oro propone una cucina casalinga, ricette tradizionali prevalentemente di terra, pasta fatta in casa come trofie, ravioli, pappardelle condite al sugo di cinghiale, oppure al cavolfiore e speck, coniglio alla cacciatora, maialino e arrosto di vitella…tutto di produzione propria, e si sente…

Le carni e lev erdure Km.0 della Chioccia d’Oro

Trattoria I Contadini, Spezia
Popolare, affollato e squisita cucina locale. In stagione, i cuochi Massimiliano e Paolo Vannucci propongono delle vere e proprie Giornate della Sardina, che viene cucinata in tanti modi diversi, in frittura, nei tortini, oppure ripiena al forno. Nel menu spiccano i ravioli “alla spezzina” con ripieno di carne di manzo, maiale, salsiccia, bietola e timo, i tagliolini ai frutti di mare e la tradizionale torta di riso salata.

Piatti della tradizione “spezzina” a I Contadini

Cavallo di battaglia: i muscoli ripieni (e non chiamateli “cozze”…) Stiamo parlando di un piatto tradizionale della cucina spezzina, un saporito sugo di pomodoro in cui si coccolano i mitili allevati nei numerosi vivai del golfo e che da queste parti si chiamano rigorosamente ‘muscoli’.

Massimilano e Paolo Vannucci, al timone della Trattoria I Contadini e il loro irresistibile piatto di “muscoli”

Lasciamo i ristoranti ruspanti per scoprire Andree locale gourmet nel cuore di Spezia, giustamente segnalato dalla Guida Michelin.
Un tuffo in un ambiente elegante, tra le storiche mura di un palazzo medioevale, anticamente Monastero di S. Andrea, oggi personalizzato da un design raffinato e dettagli curatissimi. La cucina dello Chef Andrea M Besana è capace di coniugare materia prima stagionale e ricette tradizionali, con le tecniche contemporanee.  “Non tanto cucina locale, precisa Andrea, ma piuttosto cucina “con” il prodotto locale.”

Chef Andrea Besana e il suo riso e acciughe salate, broccoli, pinoli, pomodori confit

Tra i primi piatti top, il riso con acciughine salate e quei pinoli che “raccoglievo dai pini, quand’ ero bambino” ricorda sorridendo lo Chef, le linguine Felicetti con cappesante, due tipi di zucca, butternut e delica per una dolcezza bilanciata con l’intenso gusto del formaggio “torta della Val di Vara”, mentre l’aroma  è affidato a polvere di timo.

Nei piatti di Besana tutto può succedere , la trota della Lunigiana incontra il caco

Andrea rivela una mano attenta e leggera sia nel delicatissimo baccalà con patate fatte cuocere nel suo latte oppure nell’ insolita scelta di valorizzare la trota della Lunigiana che arricchisce con cime di rape, patate all’olio e un imprevedibile schizzo di cachi, esempio di quanto Andrea rispetti il territorio e ami riproporlo in veste nuova.

Andrea è di origine novarese, quindi un nativo del” triangolo del riso” anche nei dolci. Con un tenero “amarcord” della sua fanciullezza, ci riporta al tradizionale il riso e latte di mamma e nonna “Un cibo rassicurante, aggiunge Andrea, un abbraccio, una zona di tranquillità e conforto, che ho voluto rafforzare con un sorbetto alla camomilla e una cialda al cacao”

Il dessert “relax”di riso e latte con sorbetto alla camomilla

e nel calice ?….

Naturlamente un ottimo vermentino!…
Ma facciamo un passo indietro nella storia, torniamo a Luni, dove furono gli Etruschi a iniziare la coltivazione della vite, seguiti dai Liguri, dai Romani fino a oggi. Da cinque generazioni quest’arte viene portata avanti dalle Cantine Lunae dal suo fondatore, Paolo Bosoni e da suo figlio Diego nel segno della tradizione di famiglia, con la creazione di alcuni dei migliori vini bianchi, rossi e vermentino dell’intera regione.

Vini eccellenti da cinque generazioni… e la storia continua: Paolo Bosoni e suo figlio Diego.

All’interno della Cà Lunae sono presenti anche altre due aree, quella della cantina, una vera e propria enoteca del Bosoni Lunae dove si possono trovare i migliori vini della produzione

Dalla produzione Lunae, l'Albarola, Il Nektar e ll Niccolo V. A destra il Vermentino Lunae, una delle punte di diamante della cantina di Paolo Bosoni
Dalla produzione Lunae, l’Albarola, Il Nektar e ll Niccolo V. A destra il Vermentino Lunae, una delle punte di diamante della cantina di Paolo Bosoni

e il Museo dove si può conoscere il percorso che ha portato le cantine Lunae al successo odierno, pwr finre in un suntuoso wine shop dove si  potrà degustare la produzione e acquistare prodotti esclusivi.

Dove dormire

Ville Relais sulla prima collina fuori Spezia, in una splendida posizione panoramica sul versante occidentale del Golfo, a pochi km dalle 5 Terre, Lerici, Portovenere e dalla stessa città, dominante sopra il borgo di pescatori di Cadimare, ristorante curato da Chef Besana, quindi una garanzia.

Le Ville Relais

Pietra di Mare
Guest House nel cuore del borgo Biassa. La scoprirete dopo … 120 gradini comunque piacevoli che attraversano il paese. Pietra di Mare offre diversi alloggi, tutti curati con amore e confort, a cominciare dai dolcetti e caffè in camera, al terrazzo con vista o il balcone che domina il borgo ed uno specchio di mare del golfo della Spezia, delimitato alle sue spalle dalla cornice delle Alpi apuane con le loro famose cave di marmo bianco. Incantevole!

Pietra di Mare

La Casina Rossa
Cinque accoglienti camere sul terrazzo della Trattoria I Contadini e gestite dall’ inarrestabile “affittacamere” Sabrina Vannucci che, con l’ identica passione con cui cura la Trattoria, gestisce questi spaziosi alloggi forniti di ogni confort, incluso una spettacolare doccia” panoramica” per due persone e il sorprendente spritz di benvenuto, accompagnato dalle squisite tartine di acciughe e mousse di stoccafisso e cernia. Mmmmmmm…

Quando il viaggio inizia alla grande: lo spritz di benvento della Casina Rossa

La Casina Rossa ospita un conosciuto ristorante che propone i piatti caratteristici spezzini tra cui gli spettacolari muscoli ripieni, forse la ricetta di pesce più rappresentativa del Golfo. Al timone troviamo due fratelli, Massimiliano e Paolo Vannucci, a cui non ho potuto fare a meno di ” rubare” la ricetta di questo piatto iconico.
Buon appetito e auguri di Buone Feste dallo sbalorditivo Presepe di Manarola.
Un’ opera progettata e costruita da Mario Andreoli. Copre l’intera collina con chilometri di cavi elettrici e centinaia figure a grandezza naturale che danno vita allo spettacolare presepe, considerato il più grande del mondo.

Il Presepe luminoso di Manarola

Ecco la ricetta !
MUSCOLI RIPIENI IN STILE “SPEZZINO”


Ingredienti per 10 persone

5 kg muscoli
1,5 kg mortadella
150 grammi formaggio grattugiato
7 uova
4 cucchiai di prezzemolo
1 cipolla piccola bionda
olio
3 lattine da 500 grammi di passata di pomodoro
2 panini
aglio
Preparazione
Mettere in un tegame capiente un po’ d’olio, aggiungere la cipolla tritata finemente, tre cucchiai di prezzemolo e fare rosolare.
Aggiungere il pomodoro e farlo cuocere per curca 30 minuti . I
Nel frattempo pulire i muscoli, togliere il baffo esterno e con l’aiuto di un coltello li aprirli e metterli in un colino.
Mettere la mortadella nel mixer e tritarla finemente.
Mettere in un recipiente, aggiungere uova, formaggio grattugiato e il pane bagnato nell’acqua ben strizzato, il restante aglio e prezzemolo.
Impastare con le mani per amalgamare bene.
Riempire i muscoli facendo attenzione che non si aprano.
Una volta terminato, metteteli nel tegame con il sugo e fateli cuocere per una quarantina di minuti.

INFO
ProLoco Biassa
Luni Turismo
Comune La Spezia
Coordinamento

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