Le mongolfiere - Weekend Dreamers

YOUNG REPORTER. Un Weekend per catturare il mio sogno chiamato FERRARI

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Di Francesco Forti

Mi sono sempre piaciute le auto e la velocità, ma anche ammirarne la linea stilistica e capire come sono state fatte, progettate, sentire il “sound”, cioè il rombo dei loro motori. Un mio grande sogno è sempre stato quello di salire e fare un giro per le strade di Maranello sulla regina di tutte le auto: una Ferrari. E questo sogno si è finalmente realizzato. Ve lo voglio raccontare.

Primo giorno: sfrecciando su una Ferrari Portofino per le strade di Maranello

La mia avventura non poteva che iniziare a Maranello, dove nascono i bolidi con il marchio del Cavallino Rampante. Sono arrivato insieme ai miei genitori di venerdì e ci siamo sistemati presso l’Hotel Maranello Palace, che si trova proprio vicino allo stabilimento Ferrari.

Carlo Alberto Marchetti, il direttore, mi ha detto che nel pomeriggio ci sarebbe stata la prima sorpresa. Infatti, verso le quattro, siamo andati da Motorsport Maranello dove il sig. Massimo e suo figlio ci hanno accolto con gioia e subito ho visto davanti a me una magnifica Ferrari GT Portofino, che ha la caratteristica di trasformarsi da coupé a cabriolet grazie al tettuccio retrattile.

È stato davvero emozionante salire a bordo. Non mi sembrava vero. Il mio sogno si realizzava. A bordo della Ferrari c’era anche una telecamera che riprendeva tutto il percorso. Siamo partiti per un giro fantastico per le strade di Maranello, in compagnia dell’inconfondibile “sound”. Abbiamo visto il monumento dedicato a Gilles Villeneuve e anche l’ingresso dell’circuito di Fiorano, dove i piloti della Ferrari effettuano i test drive.

È stata davvero una giornata emozionante. Ma non era ancora finita. La sera siamo andati al ristorante “La gazzella” e abbiamo assaggiato i buonissimi piatti della cucina modenese. In particolare, mi sono piaciuti molto lo gnocco fritto e le tigelle con i salumi e il pesto modenese, con il lardo e il Parmigiano Reggiano. Poi abbiamo mangiato anche il risotto al parmigiano e aceto balsamico e i bolliti con le salse. Tutto buonissimo!

Secondo giorno: la visita al Museo Ferrari di Maranello alla fiera Motor Gallery

Il mattino dopo ci siamo recati al Museo “Enzo Ferrari” di Maranello. Li ad attenderci c’erano la giornalista Manuela e il fotografo Claudio, mandati da Weekend Premium, che con la loro simpatia ci hanno accompagnato in questo appassionante tour e mi hanno anche intervistato.

All’ingresso c’era uno slogan: “Vivi il sogno”, che sembrava rivolto proprio a me! All’interno ho potuto vedere dal vivo auto meravigliose, che raccontano più di 90 anni di successi della Ferrari.

Tra quelle che mi hanno più colpito c’è la mitica Alfa Romeo 8C 2300 Spider, la prima auto a sfoggiare il simbolo del Cavallino Rampante nel 1932 sulla scocca. E poi la 125 S, la prima vera “Ferrari”, costruita dalla neonata Casa Automobilistica Italiana Ferrari nel 1947, in soli due esemplari, di cui l’unico rimasto al mondo, con il numero 56, è quello che si può ammirare proprio al Museo Ferrari di Maranello.

Siamo poi arrivati in una sala che sembrava un’arena, dove erano esposte le monoposto di Formula 1, tra cui la SF71H su cui hanno gareggiato Vettel e Räikönen nel 2018.

C’era poi una sezione dedicata ai modelli Ferrari in edizione limitata, come le GTO F40, F50, Ferrari Enzo e LaFerrari, e una mostra dedicata alle Ferrari che dal 1949 a oggi hanno vinto la 24 Ore di Le Mans, dalla prima 166 MM Barchetta Touring, sul primo podio nel 49, alla 488 GTE, vincitrice dell’ultima edizione.

Non avrei mai smesso di guardare tutte quelle auto da sogno, non mi sembrava nemmeno vero di essere lì. Non sarei più voluto uscire. Purtroppo, però, abbiamo dovuto andare, ma i ricordi di questa mattina mi rimarranno per sempre. Anche grazie alle bellissime foto che mi ha fatto il fotografo Claudio.

Al pomeriggio, invece, abbiamo visitato una fiera che si chiama Modena Motor Gallery, dove ho potuto vedere altre auto di altri grandi case italiane, tra cui alcune che erano state protagoniste di importanti film. Ho poi conosciuto alcuni ragazzi che frequentano l’Istituto Ferrari di Maranello e che studiano per entrare a far parte del mondo Ferrari, tra designer, progettisti, meccanici. È stata davvero una giornata molto intensa e ricca di emozioni, che si è conclusa con una sorpresa. Ho saputo infatti da Manuela e da Claudio che a Modena c’è un altro museo dedicato alla Ferrari e per domani mattina loro hanno già prenotato la visita!

Terzo giorno: a “casa” di Enzo Ferrari

Arrivando a Modena, a un certo punto ci troviamo, sulla sinistra, lo stabilimento della Maserati, un edificio fatto tutto di vetrate con il simbolo del tridente. Dall’altra parte, invece, c’è un padiglione enorme e bellissimo, di colore giallo, che ricorda la carrozzeria di una Ferrari. È il Museo “Enzo Ferrari”, dove ci recheremo tra poco. che emozione!

Quando entriamo notiamo subito il contrasto tra l’edifico moderno, dalle linee sinuose e le vetrate, e un edificio più antico, che è l’originale Officina Alfredo Ferrari, del padre di Enzo. L’emozione è forte, perché mi rendo conto di trovarmi proprio dove è iniziato tutto, dove è nato il mito Ferrari.

Entriamo nel padiglione e ci troviamo in una sala grandissima dove sono posizionate le Ferrari GT che sono state guidate da ricchi imprenditori, celebrità, attori, registi. Il percorso era caratterizzato da tappe con il nome delle grandi città d’Europa. In una sola mattina siamo andati in Ferrari a Parigi, Londra, New York, Roma…una cosa possibile solo nei sogni, ma oggi anche nella realtà!

A un certo punto, le luci si sono abbassate e su una delle pareti, enorme, è stato proiettato un breve filmato sulla vita di Enzo Ferrari. È stato bello vedere come la sua grande passione sia scattata quando aveva appena dieci anni e ha assistito ad una gara automobilistica. Lui stesso è diventato un pilota, poi si è messo a lavorare per l’Alfa Romeo per fondare infine la sua Scuderia. Il resto è storia, anzi, leggenda!

Usciti dal padiglione, siamo entrati nell’edificio che una volta era l’Officina Alfredo Ferrari. Subito ho visto una monoposto da Formula 1, mentre, in tutta l’officina, erano esposti i potenti motori delle Ferrari, compreso quello della prima Ferrari da corsa, che avevo visto al museo di Maranello.

Siamo poi andati nella casa dove è nato Enzo Ferrari, accanto all’officina. Qui abbiamo potuto vedere moltissime fotografie che ritraevano il Drake in diversi momenti della sua vita. Un suo ritratto occupava tutta una parete. È stato molto emozionante vedere il suo studio, con il primo Cavallino Rampante sulla scrivania, il mappamondo, il tavolo dove teneva le riunioni con i suoi collaboratori. In una teca c’erano i suoi occhiali, la sua penna e alcune lettere scritte di suo pugno.

Il tempo è passato in fretta, mi sarebbe piaciuto che questo sogno non finisse mai. Vorrei già tornare. Però ho scattato tante fotografie e una volta tornato a casa me le guarderò spesso, per ricordarmi di questa bellissima esperienza, che ho potuto vivere e che non dimenticherò mai. Ringrazio ancora tutti, in particolare Erika di Dreamcatchers e Raffaele di Weekend Premium.

Non poteva però mancare un’altra sorpresa finale: questo mio articolo parteciperà al Premio Young Reporter indetto da Weekend Premium. Un’altra emozione!

Francesco

Testo raccolto da Manuela Fiorini – Si ringrazia per le foto Claudio Vincenzi