Ricette di viaggio

Civitella del Tronto, la città fortezza

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La splendida posizione su una roccia di travertino fa di Civitella del Tronto, in provincia di Teramo, uno dei “Borghi più belli d’Italia”. La sua imponente fortezza costituisce un unicum nel suo genere: con i suoi 500 metri di lunghezza e i 25 mila metri quadrati di superficie è la seconda in Europa per grandezza.

Un altro suo primato è quello di essere stata l’ultima roccaforte borbonica a cadere, il 20 marzo 1861, sotto l’assedio delle truppe piemontesi, a tre giorni dalla proclamazione dell’Unità d’Italia. I borbonici resistettero asserragliati tra le sue forti mura ben 146 giorni. Saccheggiata e poi distrutta, è stata sottoposta a una serie di restauri che oggi la rendono interamente visitabile (orario: lun-ven 10.30 -15.30; sab-dom 10.30 – 16.30; intero € 6, ridotto € 4, 6-17 anni € 1, www.fortezzadicivitella.it ).

Il percorso di visita parte da Porta Napoli, costruita in travertino nel Duecento. Si arriva quindi in Piazza Filippi Pepe, splendida terrazza panoramica da cui si gode di una vista che spazia dai Monti Gemelli al Gran Sasso. Sulla piazza si affaccia la Chiesa di San Lorenzo, le cui origini risalgono al 1153, ma con successive rimodulazioni alla fine del Cinquecento e del Settecento. Camminando lungo Corso Mazzini si incontra la Chiesa di San Francesco con il suo bell’altare barocco. Davanti alla chiesa, su Largo Rosati, si affaccia il Palazzo del Capitano, su cui si può ancora vedere lo stemma del casato D’Angiò di Napoli.

Sulla piazza si trova anche il Monumento a Matteo Wade, voluto da Francesco I di Borbone per ricordare l’eroico comandante irlandese, difensore della fortezza durante l’assedio dei francesi nel 1806. Poco distante dal borgo, segnaliamo le splendide Gole del Salinello, uno dei canyon calcarei più belli dell’Appennino, e l’Eremo di San Michele Arcangelo, con le sue grotte ricche di stalattiti e stalagmiti.

Una cucina ricca e gustosa

Il gustoso pecorino, legumi, cinghiale, tartufi e salumi sono gli ingredienti delle corpose ricette di Civitella. Tra i piatti da non perdere ci sono invece le ceppe, una pasta fatta a mano spargendo la farina a fontana che viene lavorata con acqua e uova fino a ottenere un impasto morbido, che viene messo a lievitare per mezz’ora in una terrina unta di olio. La si suddivide poi in tanti pezzetti lunghi circa 15 cm, ognuno dei quali viene avvolto intorno a un sottile ferro da calza fino a ottenere un maccherone lungo. Le ceppe si mettono poi a cuocere per 15 minuti nell’acqua bollente e poi si possono gustare con il classico ragù di carne e una spolverata di pecorino, oppure con porcini e provola.

Tra i piatti tipici di Civitella c’è anche il filetto alla borbonica, un panino preparato con carne, mozzarella, filetti di acciuga e insaporito con il Marsala. Prende in nome di Francesco II di Borbone, invece, lo spezzatino alla Franceschiello, fatto con carne di pollo o di agnello, insaporito con sottaceti o vino.

PARROZZO

Inventato nel 1920 dal pasticcere di Pescara Luigi d’Amico, è un tipico dolce abruzzese che si prepara in occasione del Natale. Le sue origini sono piuttosto curiose. Il pasticcere, infatti, voleva dare una sua versione dolce del “pane rozzo” che i contadini preparavano con la farina di granoturco e dalla crosta bruciacchiata. Gabriele D’Annunzio gli ha dedicato il sonetto “La canzone del parrozzo”. È inserito nella lista dei Prodotti Alimentari Tradizionali d’Abruzzo.

Ingredienti

  • 6 uova
  • 200 gr di zucchero
  • 150 gr di semolino
  • 200 gr di mandorle tritate
  • 1 limone
  • 150 gr di cioccolato fondente
  • 30 gr di burro
  • 2 cucchiai di liquore Amaretto

Unite lo zucchero e i tuorli d’uovo lavorandoli fino a ottenere un composto spumoso. Poi aggiungete le mandorle, il semolino, il liquore e la buccia grattugiata del limone. Montate a neve gli albumi e incorporateli al composto senza smontarli. Imburrate e infarinate uno stampo “a cupola” specifico per il parrozzo e infornate a 160° per circa 50 minuti. Togliete il parrozzo dal forno e lasciatelo raffreddare. Nel frattempo preparate a glassa facendo sciogliere in un pentolino il cioccolato fondente tritato insieme al burro. Colate la glassa dal centro del dolce e fatela scendere fino a ricoprire tutta la superficie. Servite una volta raffreddata.

COME ARRIVARE

Da Nord, A14 Adriatica in direzione di Ancona, seguire per San Benedetto del Tronto -Ascoli Piceno, continuare sulla Superstrada Ascoli-Mare RA11 fino all’uscita Ascoli, poi prendere la SS 81 fino a Civitella del Tronto. Da Sud, A14 in direzione Pescara, uscita Teramo-Giulianova-Mosciano Sant’Angelo. Prendere la SS80 del Gran Sasso in direzione Teramo, poi proseguire lungo la SS81 verso Civitella del Tronto. 

DOVE MANGIARE

*Ristorante Fortezza, corso Mazzini 26, Civitella, tel 0861/918221, www.hotelfortezza.it. *Ristorante Santa Croce, fraz. Santa Croce, tel 0861/910352, www.ristorantepizzeriasantacroce.it

DOVE DORMIRE

*Hotel Zunica 1880****, Piazza Pepe, Civitella, tel 0861/91319, www.hotelzunica.it.

*Hotel Miami***, viale Vibrata, fraz. Villa Lempa, tel 0861/919183, www.hotelmiami.it

 INFO

www.comune.civitelladeltronto.te.it