Weekend con gusto

Weekend del bello e del gusto: i sapori del Cadore e il trionfo delle Dolomiti

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Benvenuti in Cadore!
Si trova solo un paio d’ore d’ auto da Venezia, comprende i paesi dell’alto e del centro Cadore, uniti con lo scopo di dare al turista un’offerta completa per i suoi soggiorni di vacanza, sia d’estate come d’inverno.


La storia storia del Cadore ha origini antiche e fastose, ne è un esempio Pieve, la cui piazza centrale ricorda i fasti e le ricchezze delle famiglie locali, quando tutto il territorio apparteneva alla Serenissima e dove nacqua un illustro concittadino: il pittore Tiziano, ricordato da una statua nella pazza centrale. Del grande Artista, potrete visitare la casa natale e ammirare la Pala della Madonna con Bambino tra i santi Tiziano e Andre, conservata nella Chiesa  di Santa Maria Nascente.

DA San Vito a Domegge troviamo una serie di musei all’aperto e musei tradizionali, testimonianze, chiese e oggetti preziosi che raccontano il cammino dell’uomo, I numerosi comuni che ne fanno parte hanno proprie peculiarità e meraviglie tutte da scoprire.

la casa di Tiziano a Pieve di Cadore

Paradiso a 2 ruote
La Lunga Via delle Dolomiti è una delle più spettacolari piste ciclabili d’Europa, per pedalare negli scenari mozzafiato delle Dolomiti. La strada attraversa gli antichi borghi della Valle del Boite e copre più di 30 chilometri, con punti di ristoro, panorami eccezionali e importanti siti storico-culturali. Il percorso è parte della Ciclovia dell’ Amicizia che va da Monaco a Venezia!

Paradiso degli sportivi
In estate i sentieri che raggiungono rifugi alpini vi faranno scoprire panorami mozzafiato e scorci incantevoli. Iniziando con escursioni facili per prendere confidenza con l’attrezzatura e per rendersi conto dell’effettivo sforzo fisico che questo sport comporta, dopo un po’ di pratica e di allenamento, si potrà proseguire, in maniera graduale, su tracciati più avanzati e più impegnativi.


In inverno lo sci alpino e lo snowboard sono tra gli sport più popolari nelle Dolomiti. I possessori dello skipass e della Cadore Card possono usufruire gratuitamente del servizio di skibus che collega i vari paesi agli impianti di risalita del comprensorio sciistico di San Vito, Cortina, Auronzo e Misurina.

La slitta
Un mezzo che non ha età , dove ci si può lanciare lungo le tante splendide strade di neve battuta, a conclusione di una fantastica giornata all’aria aperta e magari dopo aver assaggiato i deliziosi piatti dolomitici in uno dei tanti rifugi aperti.

La tipica cucina Cadorina
In Cadore si possono assaggiare cibi prodotti direttamente dalle aziende locali, grazie ai loro orti e allevamenti di bestiame.
Tradizionali coltivazioni contadine, come cereali, frumento, segale, e l’orzo vengono utilizzati per fare il pane e le minestre. Mucche, galline, pecore, capre e maiali allevati nelle stalle adiacenti alle case, costituiscono parte fondamentale dell’alimentazione della sua popolazione.

I caratteristici costumi cadorini

Carni d’allevamento e di cacciagione,, salumi e formaggi rallegrano la tavola, accompagnati dall’immancabile polenta e funghi porcini o finferli. Tante eccellenze, come i fagioli Gialet e quelli di Lamon, le patate dolci di Cesiomaggiore, il cavolo nero “capuz” di Vinigo, le noci e le castagne di Feltre, la polenta di mais “sponcio” e altre succulente prelibatezze.


Tra i primi piatti più caratteristici troviamo i casunziei, ravioli a forma di mezzaluna, ripieni di rape rosse e patate, conditi con burro fuso, semi di papavero e la”poina” tipica ricotta affumicata. Il latte arriva dalla stalla di Costalissolo, caciotte (anche a latte misto capra), il canestrato, un formaggio stagionato nel fieno.

I canederli , gnocchi della “cucina povera” fatti con pane raffermo inumidito con latte, uova e farina, talvolta arricchiti da pezzetti di speck e prezzemolo. Vengono serviti in brodo o al ragù. Con un tocco gourmet i canederli diventano un dessert, addolciti e conditi con marmellata di frutti di bosco.

Tipicità gastronomiche del Cadore : i canederli in brodo e il cervo in salmì

Un altro piatto tipico è il pastin di carne tritata che è molto simile agli hamburger con un sapore genuino e che conquista perché è molto speziato. La tradizione vuole che si possa mangiare anche crudo tanto che un tempo veniva mangiato proprio nel periodo in cui si macellava il maiale, quindi veniva consumato esclusivamente in inverno.

Capriolo in salmì, carne rude, forte, dal sentore di terra e di montagna. Un prodotto straordinario e prelibato da gustare con una pasta fresca all’uovo, come una pappardella, oppure come secondo piatto accompagnato a della polenta saltata in padella nel suo sugo.

Fra i dolci, le vigorose zopes con uova, vino, grappa e lo zucchero, un cibo ritemprante che veniva preparato al ritorno dai boschi dopo una faticosa giornata di lavoro, mentre lo strudel, originario del Trentino Alto Adige, è oggi diventato il dessert simbolo delle Dolomiti, oltre al classico con uvette e pinoli, anche la versione frutti di bosco e alkermes, una bonta!

Zopes e strudel

Uno dei prodotti tipici di Auronzo di Cadore e di tutto il bellunese è la produzione di miele che ha una tradizione molto antica. Si abbina anche ai formaggi e nella preparazione dei dolci. La mela è il frutto più amato e con essa si preparano le kodinze, fette di mete tonde essiccate al sole, ma anche il kodinzon che è invece una conserva da spalmare o da utilizzare come dolcificante per il vin brulè o la grappa.

Dove mangiare rustico
La Ziria, Santo Stefano
Taulà dei Bos, Cibiana
Boton d’Oro, Cima Gogna
Bob, Cima Gogna

Dove mangiare “green”
Guida Michelin ha voluto premiare i paladini della sostenibilità che mirano a minimizzare l’utilizzo delle risorse energetiche, produrre  materie prime, curare l’orto e prodotti a chilometro zero, ridurre gli sprechi e optare per prodotti a chilometro zero.


Lerchner’s in Runggen, San Lorenzo Sebato,
Antica Locanda al Cervo,San Genesio,
1908, Stephan Zippl, Renon
Terra, Sarentino
Agritur El Mas ,Moena.
Sanbrite, Cortina d’Ampezzo

Dove mangiare gourmet
Capriolo, Vodo
Mondschein, Sappada
Grual, Vodo
Tivoli, Cortina d’Ampezzo

La Stella del Cadore si chiama Fabrizia.
Siamo a Cima Sappada, nella nell’antica borgata Hoffe, dove Sappad, ci attende il ristorante Laite, Stella Michelin.
E’ un minuscolo gioiello nascosto tra i vecchi tabiè (fienili) le cui finestre, affacciate sulle spettacolari Dolomiti, sono arricchite da cascate di gerani selvatici.


Due accoglienti stanze in legno, riportano a un’atmosfera familiare con echi di tempi passati. Laite sa sedurre i suoi ospiti con i piatti sapientemente preparati da Fabrizia Meroi che onora reinterpreta la cucina cadorina come nel cervo fondente, cirmolo, tuberi e muschio, nel raviolo di camoscio e papavero, o nel sorprendente canederlo di castagne, alloro, mandarino.

Il raviolo di camoscio e papavero di Fabrizia Meroi

La cucina di Fabrizia rivela intuizione e immaginazione, come nel Tagliolino di Riso Nero Venere, piatto senza precedenti, dove il riso ridotto in polvere, si trasforma in una pasta, servita con cavolo, prosciutto affumicato, kummel e felicemente abbinato a un ottimo Pecorino Rève Velenos.

il tagliolino di riso Venere

E le malghe…?
Cercate un pasto nella tranquillità di prati e boschi dominati dallo splendore delle maestose Dolomiti? Nelle malghe cadorine troverete  formaggi e salumi locali, canederli, gnocchi, piatti di selvaggina, innaffiati da un buon calice di Groppello, di Muller, di Pinot Nero o del Vino del Passo.


Eccone una selezione:
Malga Giau
Malga Maraia
Malga Federa,

Malga Misurina
Malga Rin Bianco
Malga Melin

Una tavola rustica e i piatti nostrani del Cadore , Siamo alla Malga Melin  quasi al confine con l’Austria.

INFO
Pro Loco Cadore