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Vivian Maier. Una fotografa ritrovata in mostra a Milano

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Dopo la mostra al Man di Nuoro, arriva a Milano – dal 20 novembre al 31 gennaio presso lo spazio Forma Meravigli – la mostra “Vivian Maier. Una fotografa ritrovata”: saranno esposte 120 foto in bianco e nero, degli anni Cinquanta-Sessanta, e una selezione di immagini a colori degli anni Settanta. oltre ad alcuni filmati in super 8 che mostrano come si avvicinasse ai suoi soggetti.  

Autoritratto, giugno 1953 © Vivian Maier/Maloof Collection, Courtesy Howard Greenberg Gallery, New York
Autoritratto, giugno 1953
© Vivian Maier/Maloof Collection, Courtesy Howard Greenberg Gallery, New York

Bambinaia per le famiglie dell’Upper Class newyorkese, Vivian Maier (1926-2009) seppelliva un tesoro. Celate al mondo conservava le vite di New York, catturate nei volti dei suoi abitanti e nei vicoli della città, tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Scatti di vita, vere opere d’arte messe all’asta dalla donna per poter pagare l’affitto. Ma il destino non è sempre beffardo e talvolta riserva piacevoli sorprese: È il 2007 quando John Maloof, all’epoca agente immobiliare, acquista durante un’asta parte dell’archivio della Maier confiscato per un mancato pagamento. Capisce subito di aver trovato un tesoro prezioso e da quel momento non smetterà di cercare materiale riguardante questa misteriosa fotografa, arrivando ad archiviare oltre 150.000 negativi e 3.000 stampe. Fu così che il giornalista scoprì una Emily Dickinson dello scatto, che scrisse le sue riflessioni e le sue poesie senza mai pubblicarle e, anzi, a volte, nascondendole in posti impensati, dove furono ritrovate solamente dopo la sua morte.

Le sue fotografie non sono mai state esposte né pubblicate mentre lei era in vita, la maggior parte dei suoi rullini non sono stati sviluppati, Vivian Maier sembrava fotografare per se stessa.Osservando le sue opere spicca la presenza di numerosi autoritratti, un lascito verso quel pubblico che non ha mai conosciuto.

La mostra presenta l’enigma di un artista che non volle –  o forse non ebbe la possibilità –  far conoscere la propria arte; mistero da risolvere osservando le sue immagini, notando la curiosità della fotografa, spesso attratta da particolari, ma anche dalle semplici azioni quotidiane e dai volti dei suoi concittadini. Pescava nella vita degli altri, imprigionando momenti e sguardi.
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Marvin Heifermann nell’introduzione al catalogo “Viavian Maier. A photographer found.”  afferma:  “Seppur scattate decenni or sono, le fotografie di Vivian Maier hanno molto da dire sul nostro presente. E in maniera profonda e inaspettata… Maier si dedicò alla fotografia anima e corpo, la praticò con disciplina e usò questo linguaggio per dare struttura e senso alla propria vita conservando però gelosamente le immagini che realizzava senza parlarne, condividerle o utilizzarle per comunicare con il prossimo. Proprio come Maier, noi oggi non stiamo semplicemente esplorando il nostro rapporto col produrre immagini ma, attraverso la fotografia, definiamo noi stessi”.

La mostra, a cura di Anne Morin e Alessandra Mauro e realizzata in collaborazione con Chroma Photography, è accompagnata dal libro Vivian Maier. Una fotografa ritrovata edito da Contrasto e si potrà visitare fino al 31 gennaio 2016.


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Vivian Maier. Una fotografa ritrovata Dal 20 novembre al 31 gennaio 2016Tutti i giorni dalle 11.00 alle 20.00Giovedì dalle 12 alle 23Ingresso intero: 8 euroRidotto: 6 euro (gruppi e scuole con più di 10 persone, tra i 7 e i 14 anni e over 65)#VivianMaierMilano Aperture durante le festività7-8 /12: dalle 11 alle 20
24/12: dalle 11 alle 15
25/12: chiuso
26/12: dalle 15 alle 20
31/12: dalle 11 alle 15
1/01: dalle 15 alle 20
6/01: dalle 11 alle 20
Forma Meravigli Via Meravigli 520123 Milano0258118067www.formafoto.it