Una gemma friulana e una dolce delizia : Cividale e la ‘gubana’
on
Cividale, una gemma del FriuliDI CESARE ZUCCA -I nostri ‘dolci’ weekend ci portano oggi a Cividale, storica gemma friulana, fondata da Giulio Cesare, poi sede del primo ducato longobardo in Italia e in seguito residenza dei Patriarchi di Aquileia e riconosciuta dall’UNESCO quale inizio del percorso longobardo in Italia in un itinerario che consente di scoprire tesori stupendi e ancora poco noti. Iniziate la vostra visita proprio nel cuore della città, visitando Piazza Paolo Diacono, il Ponte del Diavolo, il Duomo, Palazzo dei Provveditori Veneti, Museo Archeologico Nazionale.Cividale al tramontoIpogeo Celtico, una serie di camere rocciose, o grotte, scolpite vicino alla parete rocciosa. Nessuno sa quanti anni hanno le grotte, chi le ha scavate o perché. Forse la più bella gemma lombarda di Cividale il Tempietto Longobardo, una delle più straordinarie e misteriose architetture alto-medievali occidentali.Si tratta di una piccola cappella lombarda dell’VIII o del IX secolo, oggi contenuta all’interno degli ampi edifici di un ex convento, il Monastero di Santa Maria in Valle.Cividale del Friuli, Rilievo longobardo, Adorazione dei MagiUna passaggiata nel centro dall’ affascinante atmosfera medievale.Percorrendo la strada di fronte al Duomo si arriva al Foro Giulio Cesare, un’ampia piazza dominata dal monumento ad Adelaide Ristori, attrice e patriota cividalese ai tempi del Risorgimento.Da questa piazza potete si snodano alcuni dei vicoli più caratteristici di Cividale, oltre diversi negozi di alimentari e pasticcerie allettanti.Le ‘favette’ di Paolo Zorzenone: morbidi biscottini di zucchero mandorle pinoliUna delle pasticcerie storiche è la Ducale, famosa per la sua ‘gubana’ , dolce nato nelle valli del Natisone, nelle zone di confine delle terre slovenie, da cui deriva il nome “guba”, che in sloveno significa “piega”, probabilmente per indicare la sua caratteristica forma a torciglioneDolce tipico cividalese di antiche origini romaneE’ un pane dolce di origine contadina che troviamo già nei tempi dei Romani, dove i pani venivano farciti di frutta e arricchiti con il miele, fino al Medioevo e al Rinascimento, quando un dolce simile fu addirittura incluso nel banchetto imbandito in onore di Papa Gregorio XII durante la sua visita a Cividale nel 1409.Paolo Zorzenone e le sue dolci creazioniOggi viene servito nelle feste natalizie e pasquali, nonchè anche a matrimoni, e cresime ed è diventato il simbolo della pasticceria cividalese e l’orgoglio della famiglia Zorzenone: di papà Giovanni e mamma Pierina e dei loro due figli, Roberto e Paolo, che ci ha raccontato la ricetta di questa tradizionale delizia.GUBANAIngredienti per 8 persone:250 gr. Farina 00, 80 gr. Burro, 70 gr. Zucchero, 30 gr. Miele, 1 uovo, 1 tuorlo d’uovo, 50 gr. Latte, 10 gr. Lievito di birra, 2gr. Sale, 150 gr. Pinoli, 100 gr. amaretti, 100gr. uvetta, 1 limone, 1 albume d’uovo, 3 gr. Cacao amaro, 10 gr. Olio di semi d’arachideLiquori: marsala, grappa, vermouth, amaretto, rum q.b.. Canella q.b., Vaniglia q.b.Procedimento:Prima di iniziare con l’impasto si prepara l’uvetta, si mette in ammollo l’uvetta con i distillati si copre per bene e si lascia in ammollo per 2 – 3 giorni.Impastate la farina (meta del peso) con lievito di birra, il latte, 10 gr. zucchero. Aggiungete poi l’uovo, il tuorlo e un pizzico di sale.Impastate con vigore fino ad ottenere una pasta morbida. Lasciatela lievitare per 1 ora.Aggiungete l’altra metta della farina, 40 gr. di burro e 20 gr. di zucchero, amalgamate tutto per bene e lasciate lievitare per 12 ore.Dolce dal ricco ripienoPer il ripieno:Tostate i pinoli con 10 gr. Burro. Una volta raffreddati, aggiungete la frutta secca tritata: mandorle, noci; amaretti, pizzico di sale, vaniglia, cannella, canditi, scorza di limone, e l’uvetta sultanina (precedentemente mesa in ammollo) Amalgamate tutto per bene il tutto bagnando con il marsala di tanto in tanto diventando un ripieno morbido e non asciutto. Fate riposare per 24 ore.Stendete l’impasto creando una forma rettangolare, ungete la pasta con un po’ di burro sciolto e poi distribuite il ripieno generosamente su tutta la superficie.Arrotolate il tutto sigillando bene le due estremità. Allungate il rotolo ottenuto e arrotolatelo.Posizionate la Gubana in uno stampo imburrato e lasciatelo lievitare. Spennellate la superficie con l’albume sbatuto e aggiungete in cima un po’ di zucchero semolato. Infornare a 180gradi per 45 min. Fate raffreddare per circa 6 ore e dopo sarà pronta per essere servita.INFOPasticeria DucalePiazza Picco, 24,Cividale del Friuli, UdineCESARE ZUCCA Travel, food & lifestyle.Milanese di nascita, vive tra USA, Italia e il resto del mondo. Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative. Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta il tutto nel suo blog , in stile ‘Turista non Turista’
WEEKEND PREMIUM: GIUGNO 2025
Editoriale
A Pavia per Sant’Agostino, il Santo "lombardo" del Papa...
(12 Maggio 2025)
Leone XIV è il primo Papa statunitense e il primo Papa agostiniano. Come il suo predecessore, Francesco, aveva scelto il nome del Santo che sentiva come suo ispiratore, papa Leone è guidato da Sant’Agostino, Dottore della Chiesa.
Forse non tutti sanno, però, che Agostino, già vescovo di Ippona, è sepolto nella città di Pavia, nella Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro. Proprio l’elezione del nuovo Papa diventa così un’occasione per visitare la città che ospita le spoglie del Santo. Così, eccomi qui a Pavia, davanti alla Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro, dove si trovano le spoglie di Sant’Agostino. Che sia tumulato qui, pochi se ne ricordano. Invece, i suoi contatti con l’Italia, in particolare la Lombardia, sono profondi. Infatti, fu proprio a Milano che si convertì e fu battezzato da Sant’Ambrogio. Inoltre abitò a Cassago Brianza.
Insignito con il titolo di Dottore della Chiesa, fu filosofo e grande studioso. La sua opera più celebre sono “Le Confessioni”, di cui ricordiamo un passo, scritto dopo la sua conversione. A me pare una bellissima poesia d’amore. D’amore per Dio.
WEEKEND PREMIUM: APRILE-MAGGIO 2025
WEEKEND PREMIUM: OTTOBRE-NOVEMBRE 2024
QUELLA VOLTA CHE DE ANDRE’ MI DISSE
MEDIA KIT 2025
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
Questo sito utilizza cookie di profilazione e consente l'invio di cookie "terze parti". Se prosegui nella navigazione, dai il consenso all'uso dei cookie.AccettoPer saperne di più
Privacy e Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.