Weekend in Arte Weekend Milano

Un weekend a Milano con Andy Warhol

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di Benedetta D’Argenzio

Un’occasione per un weekend a Milano. La bella mostra “Andy Warhol. La pubblicità della forma”, che si può visitare fino al prossimo 26 marzo alla Fabbrica del Vapore, in via Procaccini 4. In esposizione più di 300 opera, suddivise in sette aree tematiche, che documentano l’evoluzione di un’artista che ha profondamente cambiato, rinnovandolo, la storia dell’arte mondiale, influenzando gli artisti venuti dopo di lui.

La “Art Car” una BMW M1 dipinta da Warhol nel 1979, in mostra a Milano

La ripetizione come forma d’arte

“Ogni cosa ripete se stessa. È stupefacente che tutti siano convinti che ogni cosa sia nuova, quando in realtà altro non è se non una ripetizione”, diceva Andy Warhol, nato nel 1928 a Pittsburg e trasferitosi dopo la laurea a New York, città che amò profondamente. Qui trasforma il suo nome, Warhola, di origine polacca, in Warhol. Negli anni Sessanta entra nello sfavillante mondo della pubblicità, lavorando per prestigiose riviste, tra cui “The New Yorker”, “Glamour” e “Vogue”.

Andy Warhol ritratto da Jack Mitchell

È in questo periodo che ha l’intuizione geniale che lo renderà ricco e famoso: la ripetizione di un’immagine più volte, con lo scopo di farla entrare nella mente del pubblico, e simboleggiare il consumismo e la fruibilità dell’arte. La sua prima opera “Monna Lisa” è ripetuta ben trenta volte attraverso una tecnica di serializzazione che utilizza un impianto serigrafico e gli consente di cambiare i colori. Tecnica e stile che saranno il suo marchio di fabbrica.

La Monna Lisa secondo Warhol

Ma Warhol fa di più. Estrapola e svuota dal loro contesto oggetti comuni e li trasforma in opere d’arte, come la celebre serie del 1962 Campbell’s Soup Cans, che conta 32 tele di piccole dimensioni, raffiguranti una zuppa in lattina, che nello stesso anno vengono esposte alla Ferus Gallery di Los Angeles.

La celebre Campbell’s Soup

I celebri ritratti

Alla Fabbrica del Vapore si possono ammirare anche alcuni dei celebri ritratti di personaggi famosi, che facevano a gara per diventare opere di Warhol. Da Marilyn Monroe, la cui versione con sfondo oro, la Golden Marilyn, è conservata al MoMa di New York, ma anche Mao Zedong, Che Guevara, Michael Jackson, Elizabeth Taylor, Liza Minnelli, Gianni e Marella Agnelli, Marlon Brando, Elvis Presley e principesse e regine, da Elisabetta II d’Inghilterra a Lady Diana, da Grace Kelly a Margherita II di Danimarca.

Le Brillo Box

Tra le opere che contribuirono a proiettare Andy Warhol nell’Olimpo delle celebrità ci sono le Brillo Box, attraverso le quali l’artista riuscì a valorizzare gli anni Sessanta e le nuove forme di comunicazione di massa. Si tratta di sculture del tutto simili alle scatole di pagliette saponate Brillo, che tutti potevano trovare nei supermercati. La versione di Warhol, invece, fu realizzata da una falegnameria e i bordi delle scatole furono serigrafati dall’artista e dai suoi assistenti con le etichette originali.

Le Brillo Box catturarono l’attenzione e l’entusiasmo di Arthur Danto, celebre filosofo dell’arte, che in esse ci vide la sintesi di un periodo storico, gli anni Sessanta. La consacrazione avvenne durante la personale dell’artista, nel 1964, alla Stable Gallery di New York. In quell’occasione, Warhol scelse di disporre le Brillo Box tutte in fila e una sull’altra, esattamente come in un supermercato, creando arte nell’arte partendo da un oggetto comune.

Dagli anni Sessanta agli anni Ottanta

Alla mostra si possono ammirare anche dipinti originali, serigrafie storiche, disegni, polaroid, fotografie e altri cimeli, come le cover originali di dischi e riviste disegnate e autografate da Warhol, attraverso un viaggio temporale che dagli anni Cinquanta, attraversa gli anni Sessanta, quelli della sua consacrazione, gli anni Settanta, in cui diventerà “The society artist”, fino agli anni Ottanta, quando Andy Warhol si propose come il “padre spirituale” di una nuova generazione di artisti, da Jean-Michel Basquiat e Keith Haring, ma realizzerà anche nuove sperimentazioni, tra novità e omaggi al passato. L’artista è scomparso nel 1987, a 58 anni, in seguito a un’operazione alla cistifellea per un’infezione non curata.

La mostra Andy Warhol. La pubblicità della forma è curata da Achille Bonito Oliva con Edoardo Falcioni per Art Motors, partner di BMW.

INFO

Orario: la mostra è aperta tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 19,30. Sabato, Domenica e festivi dalle 9,30 alle 20,30. Ingresso: €12., www.fabbricadelvapore.org