Ricette di viaggio

Tra i vitigni dell’Irpinia, la ciambotta

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Un viaggio alla scoperta dell’Irpinia e dei suoi sapori, tra le vigne e gli ulivi anche la specialità, la ciambotta.

I Sanniti la chiamavano hirpus, cioè lupo, vigna-taurasiper sottolineare la fierezza della sua gente dedita alla viticoltura fin dai tempi più antichi. L’itinerario proposto si snoda nelle terre di Irpinia, dove nascono il Fiano di Avellino, il Greco di Tufo e il Taurasi, le tre DOCG campane, ma anche le castagne IGP di Montella, il raffinato tartufo nero di Bagnoli, l’aglio e l’olio Ravece DOP delle Valli dell’Ufita, il pecorino carmasciano e il caciocavallo podolico campano. Si parte da Avellino, il cuore dell’Irpinia, che sorge in una vallata ricca di vigneti ai piedi di Montevergine, sul quale ha sede un santuario benedettino del XII secolo, dove è custodita la statua della Madonna Nera. In città, invece, si possono visitare il Duomo, il carcere borbonico e il Museo Irpino, che conserva testimonianze storico archeologiche, dalla preistoria al Rinascimento.

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Dopo pranzo, si percorre la SS7bis e dopo circa 6 km si arriva ad Atripalda che vanta una storia millenaria. Nel Medioevo, fu feudo dei Capece e degli Orsini; dal 1564 al 1806 è stata invece la città dei Carracciolo che diedero prodotti-tipiciimpulso al suo sviluppo urbano, culturale ed economico. Di questo periodo sono la chiesa di Santa Maria e il Convento domenicano, il convento e la chiesa di San Giovanni Battista, al di là del fiume Sabato, e i numerosi palazzi gentilizi. Ci si ferma poi per una visita alla cantina storica di Mastroberardino (www.mastroberardino.com, tel 0825/614175,  via Manfredi 75/81) meta di visitatori provenienti da tutto il mondo grazie alla raccolta di dipinti di artisti famosi che decorano le cupole delle grotte di invecchiamento del vino. Qui nascono i pregiati vini Fiano di Avellino, Aglianico e Greco di Tufo.

Secondo giorno

Si parte di buon mattino e ci si dirige verso Sorbo Serpico, il cui nome deriva dal sorbo, una pianta tipica delle regioni mediterranee e da serpeus (serpente) con riferimento alla presenza di un luogo di culto dedicato alla divinità latina Serapide. Qui si può visitare, su prenotazione,  la cantina Feudi di San Gregorio (www.feudi.it, tel 0825/986683), in località Cerza Grossa. Ancora una quindicina di km in direzione Nord e si raggiunge Taurasi, antica città sannitica distrutta dai Romani nel 268 a.C, che conserva un centro medievale di rara bellezza tra portali di pietra, stradine lastricate e le antiche mura con Porta Maggiore e Porta Sant’Angelo. Dalla cittadina prende il nome il pregiato vino Taurasi DOCG, che si può acquistare presso le Cantine Antonio Caggiano (www.cantinecaggiano.it, tel 0827/747223) in Contrada Sala. Procedendo in direzione ovest, si arriva a Montefusco dove è ancora viva l’arte artigianale dei fusi. Vale una visita il Carcere Borbonico, attuale sede del Municipio, e la Chiesa Palatina di San Giovanni del Vaglio con la sua torre campanaria cinquecentesca. Ultima tappa dell’itinerario è Tufo, dove nasce il famoso vino Greco. Le sue origini risalgono al 1647, quando Scipione di Marzo vi introduce l’omonimo vitigno. Oggi la tradizione continua presso l’Azienda Agricola di Marzo (www.cantinedimarzo.it, tel 0825/998383). Da non perdere una visita alle Miniere di Zolfo.
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La ricetta: ciambotta

Ingredienticiambotta-irpina

  • 500 gr di zucchine
  • 300 gr di pomodori
  • 300 gr di melanzane
  • 300 gr di patate
  • 1 cipolla
  • 5/6 foglie di basilico
  • 1 cucchiaino di origano
  • 2 coste di sedano
  • 100 ml di olio extravergine di olica
  • Sale e pepe q.b

Preparazione

Tritate la cipolla e fatela appassire nell’olio di oliva poi aggiungete i pomodori e il sedano tagliati a pezzetti. Cuocete a fuoco vivo per 5 minuti, poi unite anche le melanzane e le zucchine sempre a pezzetti. Ricoprite le verdure con l’acqua, profumate con l’origano e proseguite la cottura per altri 10 minuti. Aggiungere per ultime le patate a tocchetti e il basilico. Coprite e terminate la cottura per altri 20 minuti. Regolate di sale e di pepe. Servite la ciambotta con fette di pane tostato.

Come arrivare

Avellino, prima tappa dell’itinerario proposto, si raggiunge facilmnte da Roma e Napoli con la A12 e la A16.

Dove mangiare

*Antica Trattoria Martella, via Chiesa Conservatorio 10, Avellino. Tel 0825/31117, www.ristorantemartella.it. Locale di buon libello con un menù di piatti regionali e carta dei vini con ottima scelta. Prezzo medio a persona € 24-56.

*Marennà, loc. Cerza Grossa, Sorbo Serpico (AV), tel 0825/986666, www.feudi.it. Una stella Michelin per questo locale che propone una cucina creativa che mescola i sapori tradizionali con un tocco di modernità. Prezzo medio a persona € 50-64.

Dove dormire

*Virginia Palace Hotel**** , via Torone, Mercogliano (AV), tel 0825/681902, www.virginiapalacehotel.it  A 5 minuti dal centro, immerso in un parco di 7000 mq. Doppia con colazione da € 60

*Dimora Montefusco, via Dante Alighieri 2, Montefusco (AV), tel 347/372 73 50, www.bbmontefusco.it . B&B con vista sulle montagne. Soggiorno per 2 persone € 48.