Durante il weekend tra i Colli Euganei, abbiamo scoperto la ricetta dei famosi torresani all’elegante Antica Trattoria Taparo che, oltre a spiegarci la preparazione del piatto, ci ha raccontato la sua storia.
Fino agli anni ‘70 del ‘900 la cucina dei Colli Euganei si caratterizzava per la sua semplicità. Il torresano era quello che nidificava fra i merli delle torri di Torreglia, paese in cui si trova la trattoria. Si tratta di un colombo o piccione, ancora giovane che sta iniziando a volare. Vive e si riproduce in colonie. Predilige quindi le costruzioni alte, fornite di aperture, in cui nidificare. E proprio nei Colli Euganei questo tipo di edifici non mancano: cascine, roccoli, torri colombaie delle ville ecc. A rigore i roccoli (piccole rocche) storicamente nascono per l’uccellagione, una complessa tecnica per catturare gli stormi di uccelli migratori che venivano dall’alto della torre indirizzati verso delle reti posizionate a semicerchio intorno al roccolo stesso. Questo spiega l’ubicazione dei roccoli all’altezza dei passi euganei e non nelle vallate. Di seguito la ricetta dei Torresani, gentilmente concessaci da Nicola!
INGREDIENTI
4 torresani (colombini)
rosmarino, salvia, prezzemolo
bacche di ginepro
pancetta a fettine
vino bianco
sale e pepe,
olio
burro
polenta di accompagnamento
Preparazione: farcire i torresani, dopo averli puliti, con le erbe, il ginepro, i loro fegatini. Salare, pepare, e ricoprire ognuno con qualche fettina di pancetta. Infornarli in una teglia unta d’olio a 180 gradi per 45 minuti, irrorandoli con vino bianco. Servire con polenta morbida e con il sugo di cottura insaporito con una noce di burro.
Buon appetito!