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Ucraina e Kiev, conoscerle per amarle

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Continua il nostro omaggio all’Ucraina. Questa volta, vogliamo parlarvi di Kiev, la sua capitale, una città che, prima di questa guerra, era una città vivace, piena di verde e di parchi, con musei, università, luoghi della cultura, locali e monumenti ricchi di arte e di storia. Non sappiamo se la guerra li cancellerà per sempre o come ce li restituirà. Speriamo tutti di poterli visitare di nuovo e che quelli danneggiati possano essere ricostruiti. In attesa di quello che deciderà la Storia, ricordiamo quale sono i gioielli della città.

Parchi e giardini lungo il fiume

Cominciamo dal suo monumento simbolo, la Cattedrale di Santa Sofia, la cui costruzione iniziò nel 1037 e terminò vent’anni dopo. Tuttavia, venne consacrata con rito ortodosso solo nel 1934. La cattedrale è un omaggio all’’Hagia Sophia di Costantinopoli (oggi Istanbul), è dedicata alla Santa Sapienza e spicca per le sue meravigliose 13 cupole dalla forma a cipolla, con quella centrale più grande delle altre. Quest’ultima si distingue per la doratura, mentre le altre sono verdi.

La cattedrale di Santa Sofia

Altro omaggio a Costantinopoli è la Porta d’Oro, che accoglieva chi entrava nelle città di Kiev. Quella originale venne distrutta nel Medioevo, ma è stata ricostruita nel 1982.

La Porta d’Oro

Come importante per i cittadini di Kiev è la statua della Madre Patria, inaugurata il 9 maggio 1981. Alta 62 metri (102 se si include anche il basamento di cemento) è costruita in titanio e simboleggia la vittoria dell’Armata Rossa contro i nazisti e la libertà del popolo ucraino. Nei pressi della statua si trova il Memoriale che custodisce i nimi di 11.600 soldati e più di 200 operari che morirono per la Patria durante la Seconda Guerra mondiale.

La strada principale di Kiev è invece Viale Kreschatyk, lunga poco più di un chilometro, che unisce Pecersk e Podol, il quartiere “vintage”, con deliziose casette basse, tram, locali e una ruota panoramica che ne caratterizzava il profilo. Qui si trova il museo dedicato a Chernobyl. Era anche il quartiere preferito di giovani e artisti di strada.

Viale Kreschatyk

Tra i luoghi più caratteristici della città c’è anche il Besarabsky Rynok, il mercato ortofrutticolo, che si estende su 896 mq al coperto, istituito nel 1910. Palazzo Mariinskij, progettato dall’italiano Bartolomeo Rastrelli e costruito nel 1744 per la zarina Elisabetta di Russia è invece il palazzo presidenziale di Kiev. Si affaccia su una grande piazza pedonale circondata da uno splendido bosco.

Significativo anche la Residenza Mezhyhrya, costruita nel 1935 per essere la residenza dei presidenti ucraini. Dopo essere diventata residenza privata del presidente Janukovyc nel 2012, due anni dopo fu riaperta al pubblico in seguito all’accusa di alto tradimento del presidente, che fu costretto a riparare in Russia. La casa è circondata da 140 ettari di parco.

La Residenza Mezhyhrya

Non dimentichiamo poi i musei che custodiscono le testimonianze della storia e dell’arte della città. Tra i più importanti ci sono il Museo Nazionale di Arte Ucraina, il Museo storico nazionale, Il Museo della storia dell’Ucraina nella Seconda Guerra Mondiale, il Museo della Storia di Kiev e il Museo Bulgakov. A Kiev non mancano nemmeno i teatri.

Il Museo Nazionale di Arte Ucraina

Il Teatro Seycenko è il più importante per l’opera, mentre il Teatro Nazionale Ivan Franko per la prosa. Presso il Teatro Accademico Nazionale dell’Operetta invece, è dedicato a commedie e spettacoli più leggeri.

Il Teatro Ivan Franko

Salendo in cima a una collina della città si trova poi il Monastero di San Michele, dedicato al santo patrono di Kiev, che spicca per i suoi muri azzurro pastello e bianco e per le sue cupole dorate. Il suo nucleo originario risale al Medioevo, ma di questo non rimangono che poche vestigia nella cripta. È stato, infatti, distrutto e ricostruito più volte. Gli interventi più importanti risalgono al XVIII secolo, a cui si devono i motivi barocchi, e al 1991.

Il Monastero di San Michele

I sapori di Kiev

Infine, come non ricordare i piatti tipici dell’Ucraina, come i varenyky, i ravioli ripieni di carne o formaggio, oppure di marmellata nella versione dolce, accompagnati da una colata di burro, oppure il borsht, la zuppa a base di barbabietole, panna acida e lardo, oppure gli holubtsi, gli involtini di cavolo ripieni di riso, carne e grano saraceno conditi con pomodoro fresco.

I ravioli varenyky

Vi abbiamo voluto parlare di Kiev, abbiamo voluto raccontarvela, nella speranza che possa tornare al suo antico splendore e che la follia della guerra finisca presto. Dedicheremo all’Ucraina altri articoli e altre iniziative. Continuate a seguirci.