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Sulle colline trevigiane: borghi, parchi e buona cucina

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Di Vittorina Fellin

Ceneda, Cordigliano, Cappella Maggiore, Sàrmede e Fregona, cinque splendidi comuni su un territorio di colline e boschi fitti. Siamo nell’Alta Marca Trevigiana, a metà cammino tra le rinomate Dolomiti e la Laguna di Venezia. Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, dichiarate dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, sono poco lontane come gli echi che le hanno rese famose.

Prealpi trevigiane

Qui, in questo lembo di terra a ridosso delle Prealpi trevigiane, meno acclamato dalla narrazione turistica, la vera sorpresa è l’autenticità di luoghi ancora da scoprire. Una destinazione perfetta per rallentare e allontanarsi dai ritmi frenetici, perdendosi su sentieri meno battuti, a piedi o in bicicletta, per poi concludere al tavolo di una storica trattoria alternando piatti della tradizione a vini del territorio.

Sàrmede il paese delle fiabe e Colle Umberto, la città di Bottecchia

Il colore dei dipinti murali che campeggiano sulle case accompagna l’occhio del visitatore a ogni angolo del paese. Sàrmede è un museo a cielo aperto scaturito dal pensiero visionario di Stepan Zavrel, artista cecoslovacco nato nel 1932 a Praga e arrivato fin quassù dopo diverse peripezie personali. A Sàrmede ha trovato casa e ha messo radici fino alla sua morte nel 1999, ricambiando l’affetto della comunità con veri e propri capolavori artistici, che oggi sono diventati una tradizione.

Di murales, oggi, se ne contano almeno 70 distribuiti su case private, edifici pubblici, scuole e asili. La tecnica usata era inizialmente quella dell’affresco ma, poi, il maestro finiva per ritoccare i suoi lavori con degli interventi a secco. Nell’edificio, dove ha sede la fondazione dedicata all’artista, è presente anche una mostra che da oltre trent’anni spalanca le finestre sul mondo dell’illustrazione e della narrativa per l’infanzia. A questo si aggiunge una scuola internazionale d’illustrazione dove si incontrano artisti internazionali, pronti a confrontarsi e a imparare tra i banchi di un’aula o alle tavole rotonde di un simposio.

Ma anche i borghi più piccoli possono celare sorprese inaspettate. Come quella raccolta nella piccola comunità di Colle Umberto, il paese natio di Ottavio Bottecchia, l’unico italiano che vinse per due volte il Tour de France nel 1924 e nel 1925, indossando la maglia gialla dalla prima all’ultima tappa. Un campione e un eroe della Grande Guerra, ma soprattutto un uomo fortemente legato al proprio territorio. Allo sportivo è dedicata ogni anno una manifestazione “Inseguendo Bottecchia” che ne celebra il talento e la determinazione (www.comune.colle-umberto.tv.it).

A Fregona, il Torchiato rappresenta il territorio

Secondo la tradizione, l’origine di questo vellutato e rinomato vino da meditazione risalirebbe al Seicento, quando un agricoltore della frazione di Ciser, in seguito al cattivo andamento di un’annata agraria, penso di porre i grappoli d’uva in un ambiente che permettesse loro di raggiungere un adeguato grado di maturazione.

Il lungimirante agricoltore ottenne, così, dopo la torchiatura e la successiva fermentazione, un vino dolce con un’elevata gradazione alcolica. Da allora la produzione del Torchiato si è estesa a tutta la zona del Fregonese fino alla fondazione di un consorzio di tutela che ha contribuito alla diffusione e alla valorizzazione. Oggi la maggior parte dei viticoltori del territorio si sono riuniti in una cooperativa e hanno dato un nome a quel prodotto dolce e ambrato, Piera Dolza, in omaggio alla pietra di cui è costituito lo storico torchio che da sempre rappresenta questo gruppo di produttori e che è ancora esistente in una frazione di Fregona.

Le Grotte del Caglieron e i Parchi tematici

In località Breda a Fregona, meritano una visita le spettacolari Grotte del Caglieron, un’esperienza geologica e storica lunga una profonda forra incisa dall’omonimo torrente e, in parte, anche dalla mano dell’uomo. In queste cavità un tempo si estraeva la famosa “pietra dolza”, utilizzata per contornare la parte superiore di portali e stipiti dei palazzi più importanti. Il percorso si snoda lungo passerelle e ponti che permettono un’ampia veduta della forra sottostante. All’inizio del percorso da vedere una grotta per l’affinamento del famoso formaggio di grotta (grotta di San Lucio) del caseificio di Soligo. (Info: www.prolocofregona.it).

Poco distante, a Cordignano, salendo verso la suggestiva Foresta del Cansiglio, un altro luogo merita una sosta. Si tratta del Parco dei Carbonari, una ricostruzione storica di un villaggio di abitazioni in legno, un tempo utilizzate dai carbonai, e dei “pojat”, i tradizionali cumuli di legno, foglie e terra con cui si produceva il carbone. Un ambiente recentemente rinnovato che offre attività didattiche e spazi ricreativi, inclusa un’area pic-nic (Info: www.cordignanoturismo.it)

Parco dei Carbonari

Il Parco dell’Ulivo a Capella Maggiore, invece, è dedicato alla conoscenza dell’olio extravergine di oliva (le colline sono rigogliose di uliveti), mentre a Sàrmede il Parco della Fantasia attende grandi e piccini con un intenso programma che alterna corsi di formazione, laboratori didattici a itinerari di scoperta (a ottobre si tiene la Fiera del Teatro) (Info: www.sarmede.org )

Palazzo Minucci De Carlo: la perla di Serravalle

Serravalle, uno dei due borghi originari confluiti nel 1866 nel nuovo Comune di Vittorio Veneto, è un luogo che difficilmente si dimentica sia per la bellezza dei palazzi, risalenti all’epoca della Serenissima, che per il dipinto di Tiziano Vecellio custodito nella chiesa di Santa Maria Nova (assolutamente da vedere accendendo l’illuminazione presente).

Una sala di Palazzo Minucci De Carlo

Ma, lasciata alle spalle la piazza, la suggestione più vivace la si ha entrando a Palazzo Minucci De Carlo e ripercorrendo la storia di chi lo abitò.  Attraversando le sue numerose sale, sembra quasi di sentire il chiacchierio degli ospiti nei lussuosi salotti, originalissimi nel loro arredo, il tintinnio dei preziosi servizi da tavola nella sala da pranzo, la musica da ballo nel sontuoso salone; o di percepire il profumo delle pietanze nella cucina, elegantissima anch’essa e al contempo fornita delle attrezzature più moderne per l’epoca, e di intravedere qualcuno assorto in lettura nella pregevole biblioteca o nelle varie camere da letto.

Ambienti a Palazzo Minucce De Carlo

Qui visse Giacomo Camillo De Carlo (1892 – 1968), ufficiale di cavalleria, pilota, eroe pluridecorato nella Prima Guerra Mondiale e attivo anche nella Seconda, agente segreto, Podestà di Vittorio Veneto, diplomatico. Un personaggio eclettico e coltissimo che raccolse nel corso della sua vita e dei suoi avventurosi viaggi, soprattutto in Nord Africa e nell’estremo Oriente, una collezione unica nel suo genere. Le sale che si percorrono al primo piano sono pervase dall’estetica “dannunziana” e dallo spirito del decadentismo novecentesco, pregno della sua forte personalità, dove il fascino dell’antico e la seduzione dell’esotico si uniscono ai ricordi personali.

Impossibile elencare il vastissimo patrimonio di questo palazzo: opere d’arte d’ogni tipo, mobili antichi e tappeti orientali, arazzi e ricami, ceramiche e porcellane, vetri e cristalli, argenterie e pietre preziose. Aperture: sabato e domenica dalle ore 15 alle ore 18 gli altri giorni (escluso lunedì) aperture straordinarie su prenotazione, con almeno 48 ore di anticipo. Biglietti: intero 6 euro ridotto 3 euro

Dove mangiare e dormire

Antica trattoria da Coan a Cordignano da oltre 150 anni punti di riferimento per gustare le specialità del territorio e per dilettarsi tra ricordi vintage ovunque presenti nelle sale. Tel.0438999154 www.trattoriacoan.it.

Agriturismo Da Doro a Sarmede: uno dei luoghi amati da Zavrel, un tempo ospite fisso. D’obbligo l’assaggio del celebre spiedo di Doro, oltre alle grigliate di selvaggina. Tel 0438959138

Trattoria La Cerva a Serravalle: storica trattoria sulla splendida piazza, piatti della cucina veneta elegantemente presentati. Da provare i risotti alle erbe, www.trattoriaallacerva.com

Casa Castelir a Sarmede: casa affrescata situata a mezza collina tra il verde. Merita il soggiorno solo per la vista panoramica. www.casacastelir.it 

INFO

Consorzio Pro Loco Prealpi, www.consorzioprealpi.com

Consorzio Torchiato, www.torchiato.com