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PARTI IN VACANZA? GLI ORDINI DELLE PROFESSIONI SANITARIE SONO UNA TUTELA PER LA SALUTE

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Tanti Ordini Professionali in un’unica Federazione TSRM PSTRP, che ti potrà essere utile se in vacanza o in città dovrai rivolgerti ad un professionista. Ecco di che cosa si tratta

 Di Dafne Cervi

TSRM PSTRP…non si tratta di un Codice Fiscale, bensì delle sigle appartenenti ad una Federazione che raggruppa tanti ordini professionali che sia in vacanza che in città ti potranno essere utili.

Dallo studio dentistico al negozio di ottica, dall’ambulatorio di logopedia alla sala diagnostica di risonanza magnetica: che si tratti di una visita di routine, di un percorso terapeutico complesso o di un esame strumentale di alta tecnologia diagnostica, le situazioni in cui molti di noi si avvalgono dell’operato dei professionisti della salute sono pressoché quotidiane.

Gli Ordini Professionali, che cosa dice la legge

Da quasi un anno, ogni cittadino ha una garanzia in più: tutti i professionisti sanitari – non solo i Medici, quindi – hanno l’obbligo di iscriversi all’ordine professionale di riferimento. Lo ha stabilito la Legge di riforma Lorenzin, indicata anche più formalmente come Legge 11 gennaio 2018, n. 3.

Tutti gli Ordini neoistituiti sono poi riuniti in un’unica Federazione nazionale degli Ordini dei tecnici sanitari di radiologia medica (TSRM) e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, che rappresentano ben 19 profili professionali.

I vantaggi per medici e cittadini

“La prima cosa che vorrei sottolineare è la complessità del progetto che stiamo portando avanti”, dice Alessandro Beux, presidente della Federazione nazionale.

I numeri sono rilevanti se guardiamo il numero dei professionisti coinvolti: 33mila circa tra Tecnici di radiologia e Assistenti sanitari, e circa 200mila per le alte 17 professioni, per un totale che a fine censimento dovrebbe attestarsi intorno ai 230.000 iscritti.

I vantaggi di riunire in un unico Ordine gli operatori di 19 professioni della salute sono sostanzialmente tre. Il primo è un censimento dei soggetti abilitati a operare sul territorio italiano, che farà sì che coloro che ne hanno titolo potranno continuare a esercitare, mentre coloro che non hanno i titoli necessari saranno costretti a interrompere l’esercizio abusivo di una professione sanitaria. In sostanza, sarà più facile di prima contrastare chi esercita con un titolo di studio falso o non adatto.

“Il secondo grande vantaggio è relativo alla interprofessionalità, cioè il collegamento e la collaborazione stretta tra professioni che si trovano a operare nello stesso luogo fisico. Grazie agli Ordini delle professioni sanitarie le differenze che caratterizzano i singoli operatori non saranno più motivo di separazione tra le professioni, ma elemento di ricchezza di un’unica grande famiglia di professionisti sanitari”.

Il terzo vantaggio è la condivisione delle risorse, che andrà a vantaggio dell’efficienza e, soprattutto, della qualità e della sicurezza delle prestazioni sanitarie. Un altro importante vantaggio è relativo alla formazione continua, importante per il mantenimento e l’aggiornamento delle competenze dei professionisti.

“Al di là dell’aspetto burocratico e contabile, noi puntiamo a far sì che ogni iscritto segua un percorso formativo coerente e di qualità, in grado di implementare le competenze davvero utili al professionista all’interno del suo specifico contesto lavorativo”, ha sottolineato Beux. “

D’ora in poi, quindi, chiunque potrà andare sul sito http://www.tsrm.org/ e, attraverso l’albo unico nazionale, verificare se il professionista sanitario a cui si sta rivolgendo è iscritto ad uno dei 61 Ordini territoriali.