Weekend con gusto

Comacchio, la “capitale” del Parco del Delta del Po, tra anguille e tramonti

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Con i suoi ponti e i suoi canali, Comacchio, è stata ribattezzata “la piccola Venezia”. E a ragione, per le atmosfere romantiche, per gli scorci inattesi, per i riflessi delle case sull’acqua. Città lagunare distribuita su tredici piccole isole, sospesa tra terra e acqua, si dice sia stata fondata dagli Etruschi per la sua posizione strategica tra il delta del Po e il Mar Adriatico.

L’incanto del centro storico

Oggi, Comacchio è una cittadina romantica e vivace, ricca di locali e ristorantini dove apprezzare la sua cucina a base di pesce freschissimo e, soprattutto, le sue anguille.

Il modo migliore per visitare il suo cento storico è a piedi, ma, se volete rendere indimenticabile la vostra visita, visitate la città a bordo delle batane, le antiche barche dalla forma lunga e sottile che consente loro di muoversi veloci e sinuose lungo i canali. L’attracco è nei pressi dei Trepponti, simbolo della città, e il servizio è gratuito grazie all’impegno di diverse associazioni di volontariato.

Tra gli edifici degni di nota ci sono la bella cattedrale di San Cassiano con la Torre dell’Orologio. Dal Ponte degli Sbirri, che deve il nome alle carceri che si trovavano proprio accanto, si gode di una splendida vista su alcuni dei monumenti più rappresentativi. Da una parte ci sono Palazzo Bellini, risalente all’Ottocento e oggi sede della Biblioteca Civica e dell’archivio storico, e Trepponti.

Dal Museo del Delta Antico all’Antica Manifattura dei Marinati

Guardando dalla parte opposta si ammira invece l’Antico Ospedale degli Infermi, uno dei monumenti più importanti di Comacchio. Costruito tra il 1771 e il 1784 da Antonio Foschini e Gaetano Genta in stile neoclassico, ospita al suo interno il Museo del Delta Antico (www.museodeldeltaantico.com) che “racconta” attraverso testimonianze archeologiche l’evoluzione e la storia del Delta del Po, dalla Preistoria al Medioevo.

Fiore all’occhiello del museo una nave romana con tutto il suo carico che offre uno spaccato della vita dell’epoca. Assai interessante anche la sezione dedicata alla città etrusca di Spina con testimonianze di corredi rinvenuti nei ricchi sepolcri, reperti e altri oggetti della vita quotidiana dell’epoca.

Percorriamo poi il Porticato dei Cappuccino e incontriamo prima il Santuario di Santa Maria in Aula Regia. La nostra meta, tuttavia, è la Manifattura dei Marinati, che testimonia il rapporto tra Comacchio e l’anguilla. Ristrutturata e tornata in funzione per alcuni mesi all’anno, consente di intraprendere un viaggio attraverso le diverse tappe della lavorazione dell’anguilla.

Dalla Calata, o Fossa, dove arrivavano le barche con il pescato di anguille e altri pesci da marinare, alla Sala dei Fuochi, con dodici enormi camini dove le anguille venivano messe a cuocere, alla Sala degli Aceti, dove avveniva la sapiente marinatura in una salamoia che prevede, per ogni litro di aceto di vino bianco, 70 gr di sale marino di Comacchio, un bicchiere d’acqua e una foglia di alloro.

A marinatura avvenuta, le anguille vengono confezionate nei caratteristici contenitori di latta, dove si conservano per diversi mesi. Oggi, Comacchio è Presidio Slow Food per l’Anguilla Marinata.

Presso la Manifattura ha sede anche il Museo dell’Anguilla con testimonianze della storia che lega i comacchiesi ai prodotti del mare. Nel biglietto è inclusa una degustazione di anguilla marinata. Un’altra interessante testimonianza dell’economia del mare è l’Antica Pescheria, oggi sede di un mercato giornaliero di pesce fresco, ricavato in un edificio del XVII secolo.

Alla scoperta delle Valli di Comacchio

A Sud del centro storico si snodano i meravigliosi paesaggi delle Valli di Comacchio, ancora più belle al tramonto, quando si colorano di sfumature che sembrano uscita dalla tavolozza di un pittore.

Vi consigliamo di visitarle con un’escursione in motonave per scoprirne tutti gli aspetti. Per esempio, se siete appassionati di birdwatching (a proposito, in primavera qui si svolge anche la Fiera Internazionale del Birdwatching) potrete ammirare i luoghi di nidificazioni dei fenicotteri e di altri uccelli tra cui Cavalieri d’Italia, spatole, volpoche e avocette.

Si potranno poi scoprire i casoni e le tabarre per osservare il lavoro dei pescatori e gli strumenti della pesca all’anguilla, ma anche di sogliole e gamberetti.

Il Parco del Delta del Po, Patrimonio UNESCO

Le Valli di Comacchio costituiscono il cuore pulsante del Parco del Delta del Po (www.parcodeltapo.it), che l’Emilia Romagna condivide con il vicino Veneto. Nel 1999 è stato riconosciuto dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità.

La parte romagnola comprende circa 54 mila ettari di area protetta che circonda Comacchio, comprende le sue Valli, la Valle Bertuzzi, i boschi della Mesola e di Santa Giustina.

Attraverso escursioni in bicicletta e in motonave si possono scoprire i diversi aspetti del parco, da quelli naturalistici a quelli legati alle attività economiche basate sulla pesca, per spingersi poi fino alla Sacca di Goro, una laguna a forma di mezzaluna racchiusa tra il Po di Goro e il Po di Volano, dove i pescatori potranno svelarvi tutti i segreti della raccolta delle vongole, detta rasca.

E, se volete rilassarvi con una giornata tra mare e spiaggia, potete scegliere uno dei sette lidi di Comacchio:  Lido degli Estensi, Lido degli Scacchi, Lido delle Nazioni, Lido di Pomposa, Porto Garibaldi, Lido di Volano e Lido di Spina. Quest’ultimo ospita anche il MARB – Museo Alternativo Remo Brindisi immerso in una verde pineta. Il museo è ricavato nella casa delle vacanze del Maestro Remo Brindisi e custodisce la sua preziosa collezione di arte contemporanea con opere di Picasso, Warhol, Fontana e Pollock.

La cucina di Comacchio e delle sue valli

Quella di Comacchio è sempre stata una cucina “indipendente”, soprattutto da quella di corte di Ferrara, dove i cuochi dei Duchi Estense dettavano legge.

A fornire gli ingredienti principali delle ricette in passato come oggi, è il Mare Adriatico e le Valli di Comacchio. La “regina della tavola” è sicuramente l’anguilla, che si consuma alla brace, con polenta, con il risotto, a cui è dedicata una famosa Sagra (www.sagradellanguilla.it) che si tiene ogni anno nella prima quindicina di ottobre.

Dal mare arrivano anche sogliole, rombi, branzini, gamberi e pesci meno noti, come passere di mare e soasi, cozze, canolicchi, e le famose Vongole di Goro. Da consumare sotto forma di frittura, alla griglia, ma anche con aglio e prezzemolo oppure al gratin, oppure come ingredienti di raffinati e gustosi primi piatti. Noi invece vi lasciamo la ricetta del risotto all’anguilla.

Risotto all’anguilla di Comacchio

Ingredienti

·        500 gr di riso

·      1 kg di anguille di Comacchio

·        1 carota, 1 cipolla, 1 gambo di sedano

·        ½ noce moscata

·        1 dado da brodo

·        6 cucchiai di passata di pomodoro

·        50 gr di pecorino

·        150 gr di Parmigiano grattugiato

·        olio extravergine di oliva q.b.

·        1 scorza di limone grattugiata

·        sale

Pulite le anguille spellandole e spinandole e ricavandone la polpa. Mettete la pelle e le spine in una pentola con acqua, sedano, carota e cipolla e farne un brodo. Mettete a soffriggere 50 gr di cipolla in un cucchiaio di olio, aggiungete poi la polpa delle anguille e un quarto di litro di acqua. Dopo circa 30 minuti, quando la polpa sarà sufficientemente cotta, passate il tutto nel passaverdura. In un tegame capiente unite l’anguilla passata, il riso e un quarto di noce moscata, una scorza di limone grattugiata e un po’ di concentrato di pomodoro. Fate bollire aggiungendo a poco a poco il brodo filtrato da frattaglie e verdure, fino a cottura. Poco prima di togliere dal fuoco, condite con una spolverata di pecorino e di parmigiano. Servite molto caldo.

COME ARRIVARE

In Auto: Autostrada A13, uscire a Ferrara Sud, poi proseguire sul raccordo autostradale Ferrara -Porto Garibaldi, prendere l’uscita Comacchio. Da Ravenna o Venezia prendere la SS 309 Romea e seguire indicazioni per Comacchio.

DOVE MANGIARE

*Trattoria Vasco e Giulia, via L. Muratori 21, Comacchio (FE), tel 0533/81252, www.vascoegiulia.it Osteria storica che mantiene ancora il forno a legna per garantire una corretta cottura delle anguille. Il menù propone piatti della tradizione, a seconda della disponibilità del pesce fresco, tra cui le famose anguille.

*Ristorante Al Cantinon, via Muratori, Comacchio (FE), tel 0533/314252, www.alcantinon.com Nel centro storico, offre un menù di piatti di pasta fresca, crudité e la famosa anguilla di Comacchio. Dispone anche di una fornita enoteca e di una stuzzicheria per sfiziosi aperitivi. Anche B&B.

DOVE DORMIRE

*Hotel La Comacina***, via Fogli 17-19, Comacchio (FE), tel 0533/311547, www.lacomacina.it Albergo con ristorante a soli 2 minuti dal Museo della Nave Romana e a 26 km dal Parco del Delta del Po. Alcune camere si affacciano sul canale. Doppia da € 85.

*B&B La Corte dei Ducati, Corso G.Mazzini 22, Comacchio, tel 0533/81156, www.lacortedeiducati.it Ricavato in una dimora storica, dista 1 minuto dal duomo di Comacchio e 5 km dalla spiaggia di Porto Garibaldi. Doppia da € 87.

INFO

www.turismocomacchio.it

www.comune.comacchio.fe.it