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Weekend a NARNI dove il Medioevo rivive, la tavola festeggia, i ‘manfricoli’ trionfano

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di Cesare Zucca
For the english version click here Eccoci a Narni, provincia di Terni in Umbria, uno straordinario borgo… sopra e sotto!
Antica fortezza romana, era anticamente chiamata Narnia ed è stata celebrata nei romanzi di C.S. Lewis e nel film “Le cronache di Narnia”. Oggi si snoda tra piazze, botteghe, viuzze, scalinate e impareggiabili scorci panoramici, tra cui il più suggestivo si trova in direzione del ponte sul Nera, dove potrete ammirare il maestoso arco superstite del Ponte di Augusto, costruito neI  I secolo a.C.Narni non è solo un suggestivo borgo medioevale, ma è capace di stupirci anche per il suo unico sottosuolo, uno scrigno ipogeo di misteri, domus romane e riserva di acque, catacombe cristiane e prigione degli inquisitori, oggi visitabile dal pubblico, grazie a una scoperta casuale, fatta da alcuni giovani del posto, che ha portato alla luce un’antica chiesa del XII secolo, riccamente affrescata. In un percorso stupefacente che si snoda tra acquedotti, cisterne romane, cunicoli, cripte e perfino la sala delle torture del Tribunale dell’Inquisizione, con un’ inquietante cella che ancora mostra i graffiti incisi dai prigionieri in attesa di essere condannati.condannati.
Risaliamo alla luce, dove ci attende la Rocca quattrocentesca del cardinale Albornoz, il Palazzo dei Priori con la splendida torre civica, la Loggia del Gattapone e il Museo Multimedievale della Corsa all’Anell, Palazzo Eroli, sede del Museo della Città e del Territorio.
Il museo ospita reperti dalla protostoria di Narni e la Pinacoteca che conserva la celebre Annunciazione di Benozzo Gozzoli. Il percorso è accompagnato da proiezioni, riproduzioni multimediali e musiche evocative che approfondiscono in maniera emotiva e coinvolgente quanto viene mostrato.Un suggestivo cammino che porta al Ponte sul Nera, vi condurrà proprio faccia faccia con il maestoso Arco del Ponte Augusto, amato soggetto e fonte d’ispirazione per tanti pittori seguaci della corrente “en plain air” paladina del dipingere all’aperto.

L’ Arco di Augusto dipinto da William Turner, artista della corrente “en plain air”

Dopo aver visitato la Rocca accediamo al centro storico attraverso la Porta delle Arvolte, affiancata da due torrioni che hanno ancora al loro interno le stanze utilizzate dai soldati. Sulle pareti esterne sono ancora visibili, invece, le feritoie. Percorriamo via Roma fino a Piazza Garibaldi caratterizzata dalla Fontana costruita su un’antica cisterna medievale. Tanti gioielli da visitare, tra questi il Duomo di San Giovenale, dedicato al patrono della cittàSi può visitare anche il campanile, in stile in parte romanico e in parte rinascimentale, Palazzo del Podestà, oggi sede del Municipio, al cui interno sono conservati reperti archeologici e affreschi del Torresani, Rocca Albornoz uno dei luoghi più suggestivi della città per la sua storia e per la sua posizione dominante la rupe su cui è distesa Narni,

Chiesa di San Domenico nella Cappella del Rosario troverete splendidi affreschi quattrocenteschi di scuola fiamminga. e la Chiesa di Sant’Agostino, del XV secolo con la Cappella di San Sebastiano, decorata dal Torresani.LA CORSA DELL’ANELLO
Fino a metà Maggio, Narni si veste di Medioevo e con la macchina del tempo catapulta la sua atmosfera e le sue vie nel lontano 1371, anno al quale si ispira la 55esima edizione della Corsa all’Anello, una delle più straordinarie rievocazioni storiche dell’Umbria Medievale, un palio dove i migliori Cavalieri del territorio dovevano infilare con una lancia, al galoppo, un piccolo anello di ferro sospeso in aria.Fame?
La cucina di Narni è robusta, saporita e nutriente , braciola di gnocchetti alla fraportana, maiale arrosto, salsicce di maiale arrosto, fegatelli arrosto, stinco del principe, insalata e cicoria ripassata. Molti prodotti del territorio, come i tartufi,  le lenticchie di Castelluccio, i salumi e insaccati, i dolci della tradizione, come la ciaramicola pasquale, l’impastoiata, le buonissime torte al formaggio e la torta al testo, farcita da capocollo locale. Da questo territorio verde, nasce anche un ottimo Olio EVO di moraiolo, leccino, frantoio.

I veri re della tavola sono i manfricoli, fatti di pasta fatta a mano, impastata con acqua e farina, cotta al dente e condita con sughi saporiti e servita in tanti stili diversi, dalla fraportana, alla principesca, al cinghiale.
Ovviamente imperano i manfricoli alla narnese, piatto iconico della città di Narni.
La ricetta tradizionale è semplice, per 4 persone occorrono 400gr di farina, 50gr di olio di oliva DOP dell’Umbria, un uovo, sale che vengono lavorati fino ad ottenere una pasta morbida ed elastica. Dopo aver fatto riposare l’impasto per circa mezz’ora, si stende la sfoglia con il matterello e si tagliano delle larghe fettucce di pasta che vengono attorcigliate intorno ad un asticella di ferro. Dopo una mezz’ora vengono cotte in abbondante acqua salata. Il tradizionale condimento per i “manfricoli” è un sughetto fatto con aglio, olio, peperoncino e pomodorini a pezzi, soffritti in padella per soli 15 minuti e serviti con una spruzzata di pecorino.

i “manfricoli alla narnese” ricetta classica

Quando i manfricoli diventano”gourmet”
Federico Montecchiani e Giacomo Petti del ristorabte Il Fondaco propongono in una rivisitazione in chiave contemporanea che comunque contiene tutti gli elementi principali della ricetta originale, ma con una lavorazione speciale, a cominciare dalla pasta fatta con farina. acqua e purea di prezzemolo, mentre i pomodorini sono in forma semi dry appassiti in forno a 100 gradi per 3 ore. L’aglio, sbianchito nel latte, diventa una piacevole purea .mentre la salsa è un’ acqua concentrata estratta dall’emulsione di pomodori a grappolo, datterini, basilico, carota e sedano e infine il prezzemolo si trasforma in una nuvola che dona una spinta dal punto di vista cromatico visivo. Finale “tradizione”: un giro di Olio extravergine

Federico Montecchiani e i suoi manfricoli “gourmet”

… E NEL CALICE?
Per un piatto così saporito, niente di meglio un accoppiamento con il celebre Rosso dell’ Umbria, dal profumo intenso e quel tocco giustamente tannico, ottimo anche con carni alla brace la frittata al tartufo e la torta ai formaggi. Lungo la strada di Montini in una posizione incredibilmente bella, troveremo le vigne Santo Iolo con ottimi ottimi Sauvignon, Syrah e un impeccabile Merlot, dal rosso rubino e riflessi violacei, aromi di frutta, marasca e ribes nero, toni speziati di vaniglia, radice di liquirizia e note minerali  di grafite nel finale

Pronti per un weekend del bello, del gusto e di un’avventura mediolevale?
Narni vi aspetta!

INFO
Corsa dell’ Anello

https://www.turismonarni.it/

CESARE ZUCCA
Travel, food & lifestyle.
Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo.  Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative. Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta in stile ‘Turista non Turista’

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