Weekend con gusto

L’autunno è dolce con il Monte Bianco

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I nostri nonni dicevano che tenere due castagne selvatiche in tasca era un modo per tenere lontano il raffreddore. Che le castagne facciano bene alla salute (mangiandole, non tenendole in tasca!) invece era noto fin dal Medioevo, quando venivano consigliate per combattere l’emicrania e la gotta.

Il nome scientifico della castagna è castanea vugaris ed è il frutto dell’albero del castagno. Si caratterizza per la sua buccia marrone e coriacea, bombata da un lato e piatta dall’altro, e per la sua polpa chiara all’interno, dal gusto dolce e gradevole. Ricca di amidi, non contiene però glutine e può quindi essere consumata anche da celiaci e intolleranti.

Un frutto d’autunno ricco di nutrienti

La castagna molto nutriente ed energetica, al punto che, in passato, era nota come “il pane dei poveri” e veniva somministrata ad anziani, malati e convalescenti. Possiede infatti una buona percentuale di sali minerali come il potassio, ottimo per rinforzare i muscoli e prevenire i crampi negli sportivi, fosforo, che protegge il sistema nervoso, calcio, essenziale per la formazione delle ossa e dei nervi, ferro, utile alla buona circolazione del sangue, vitamine del gruppo B, magnesio, un riequilibrante dell’umore e rigeneratore del sistema nervoso e acido folico, consigliato alle donne incinte per prevenire malformazioni nel feto.

Il contenuto di fibre ha un effetto positivo sulla motilità intestinale e previene la stitichezza, mentre la cellulosa è un tonico per la circolazione venosa ed è indicata a chi soffre di varici ed emorroidi. Le castagne sono abbastanza caloriche: apportano 165 calorie per 100 grammi.

Versatili in cucina, le castagne si possono consumare da sole, bollite o alla brace, le famose caldarroste, ma anche come ingrediente di piatti salati e dolci. Questa settimana, per il nostro appuntamento “dolce”, vogliamo svelarvi la ricetta e la storia del Mont Blanc, o Monte Bianco.

Il Monte Bianco, un dolce storico

È un dolce tipicamente autunnale, a base di purea di castagne o marroni, meringhe e panna montata. Deve il suo nome alla forma conica dalla punta bianca, che ricorda, appunto, il Monte Bianco, la cima più alta delle Alpi, situato tra la Valle d’Aosta e l’alta Savoia. Si pensa, infatti, che il dolce sia nato sotto il Regno di Savoia, quando Francia e Piemonte erano riuniti. Ancora oggi, infatti, è diffuso tra Piemonte, Valle d’Aosta e nelle aree di confine.

La ricetta originale, poi, prevede l’aggiunta delle meringhe “alla francese”, che si preparano montando a neve gli albumi con lo zucchero per poi dividerle in piccole porzioni e cuocerle in forno a bassa temperatura. Potete scegliere questa versione, oppure quella “all’italiana”.

Ma quando è nato esattamente il Monte Bianco che, ancora oggi, si gusta sulle nostre tavole? È uno dei primi dolci a comparire sulle tavole dei poveri, alla fine del XVII secolo, utilizzando le castagne e lo zucchero di barbabietola. Ingredienti semplici, ma a cui le classi meno agiate non erano abituate.

Fino a quel periodo, infatti, la farina di castagne, per questo chiamate “pane dei poveri”, veniva utilizzato per fare il pane, mentre lo zucchero era appannaggio dei ricchi. Dopo la peste del 1680-85 la situazione migliora. Nel 1700 arrivano in tavola il mais, la patata, la zucca. Si torna a produrre riso e farina di grano. Le castagne, non più utilizzate per la sussistenza, si trasformano in dolci, come il castagnaccio e, appunto, il Monte Bianco, di cui parla anche Pellegrino Artusi ne “La Scienza in Cucina e l’Arte del Mangiar Bene”, del 1891, definendolo, “Dolce di marroni con panna montata”.

Non vi resta allora che mettervi alla prova con la nostra ricetta del Monte Bianco!

Monte Bianco

Ingredienti

  • 700 gr di castagne o marroni
  • 500 gr di latte intero
  • 20 gr di cacao in polvere
  • 1 baccello di vaniglia
  • 120 gr di zucchero
  • 50 ml di Rum
  • 1 pizzico di sale
  • 500 gr di panna liquida
  • 30 gr di zucchero a velo
  • Cioccolato fondente a scaglie

Lavate le castagne e incidetele con un coltellino, poi bollitele nella pentola a pressione coprendole con acqua e fate cuocere per circa 10 minuti. Se utilizzate una casseruola ci vorranno invece 30 minuti. Eliminate la buccia e la pellicina interna, mettete e castagne in un tegame e ricopritele con il latte, unite il baccello di vaniglia, lo zucchero e il sale e fate bollire per 20 minuti. Togliete la stecca di vaniglia, scolate le castagne e passatele nello schiacciapatate, raccogliendo la purea in una ciotola. Unite il cacao e il rum e mescolate finché l’impasto non risulterà omogeneo. Coprite con una pellicola e fate riposare in frigorifero per 30 minuti. Nel frattempo, montate la panna con lo zucchero a velo con uno sbattitore elettrico e trasferite il tutto in un sac-à-poche con bocchetta a stella. Versate un ciuffo di panna su un piatto da portata, poi con lo schiacciapatate ripassate il composto di castagne formando una montagnola. Decoratela con altra panna montata fino a creare una cima bianca. Guarnite a piacere con scaglie di cioccolato fondente o marron glacé.