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ITALIA SEGRETA. Dolceacqua, il colpo di fulmine di Claude Monet

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Una serie di weekend, che già avevamo ideato nella rivista WEEKEND PREMIUM, ma che riproponiamo con l’arrivo della bella stagione, per scoprire un’Italia meno conosciuta, e per questo più affascinate. Cominciamo da Dolceacqua, in Liguria. Per la posizione privilegiata, la natura e i colori, la Liguria ha incantato artisti e poeti, ma oltre agli scorci più noti, cela anche angoli sconosciuti ai più e al di fuori dei circuiti turistici consueti: Eden botanici che spiano il mare, grotte con sculture naturali uniche, torri e castelli medievali, borghi con i tipici “carugi” dove respirare leggende di prìncipi, streghe e cavalieri, chiese romaniche d’eccellenza e antiche suggestive abbazie 

Dolceacqua, il borgo che incantò Monet

di Benedetta Rutigliano

Forse non tutti sanno che persino il noto artista Claude Monet si innamorò di Dolceacqua, un piccolo borgo di circa duemila abitanti sulle colline tra Ventimiglia e Bordighera, in provincia di Imperia. Tipico centro medievale della Val Nervia percorso dal torrente Nervia, dà il nome anche al Rossese di Dolceacqua, un vino prelibato derivato dai numerosi vitigni che già addolciscono il paesaggio.

L’artista francese, simbolo dell’Impressionismo, mentre visitava la Riviera di Ponente, si fermò a Dolceacqua il 18 febbraio 1884, e definì il ponte medievale del borgo, formato da un solo arco a tutto sesto di circa 32 metri di luce, un “gioiello di leggerezza”. Rimase così incantato dal ponte e dal castello, da imprimere questi soggetti su alcune delle sue tele, come in “Le Chateau de Dolceacqua”.

Ma da dove deriva il toponimo del borgo?  Pare derivi dal latino “villa dulciaca”, un fondo rustico di età romana chiamato Dulcius (Dolce, un nome personale), trasformato in seguito in “Dusäiga”, attuale nome dialettale, e nella forma “Dulcisacqua”. Un’altra interpretazione accredita l’origine del paese ai Celti, che l’avrebbero chiamato “Dussaga”, modificato poi in Dulsàga e infine in Dolceacqua.

La parte più antica di Dolceacqua, ai piedi del Monte Rebuffao, è dominata dal Castello dei Doria, il cui primo nucleo risale al XII secolo. Posto a segnare il confine tra la Liguria e il Piemonte, subì diverse trasformazioni in particolare grazie all’opera del signore locale Stefano Doria (XVI secolo), e ancora regala ai visitatori una vista mozzafiato in un’atmosfera medievale intatta. Per i visitatori più curiosi, sarà possibile visitare molti degli ambienti interni.

All’ingresso del borgo si trova la Chiesa di San Giorgio, costruita nel XII secolo in stile romanico, e trasformata poi in epoca gotica e barocca: all’interno della cripta sono conservate le tombe di Stefano e Giulio Doria.

Chi visita Dolceacqua non deve aver paura di avventurarsi e perdersi tra i numerosi carugi, i tipici vicoli stretti, qui rimasti danneggiati durante l’ultima guerra mondiale, per ritrovarsi nella piazza dove sorge la parrocchia di Sant’Antonio Abate (1400 circa), che ingloba una torre angolare quadrata delle antiche mura, divenuta base del campanile. Al suo interno è possibile ammirare il prezioso e delicato polittico di Santa Devota, opera del 1515 di Ludovico Brea, caposcuola della corrente pittorica ligure- nizzarda.

Chi desidera unire alla visita culturale anche quella naturalistica, può immergersi nei filmati di alta qualità proiettati dal Visionarium 3D, una sala che dal gennaio 1994 proietta in 3D e 4D documentari d’interesse naturalistico artigianali, un unicum in Italia. Al di fuori del centro abitato, la Chiesa di San Bernando conserva meravigliosi affreschi del XV secolo.

COME ARRIVARE

Autostrada A10 Genova – Ventimiglia, uscire ai caselli di Ventimiglia o Bordighera, poi imboccare la SS Aurelia e poi la strada provinciale della Val Nervia.

DOVE MANGIARE

*A Viassa, via della Liberazione 13, Dolceacqua (IM), tel 0184/206665, www.ristoranteaviassa.it; piccolo, con arredamento minimal e ben curato, propone piatti tradizionali rivisitati con ingredienti freschi del territorio.

*Casa e Bottega, Piazza Garibaldi 2, Dolceaqua (IM), tel 0184/205038, www.ristocasaebottega.it. Vista sul borgo antico in un’atmosfera vintage da bistrot parigino, prepara menù di terra e mare con raffinatezza, e ha una carta dei dolci  da provare

DOVE DORMIRE

*CasaVillatalla, loc. Villatalla, Dolceacqua, tel 0184/206379, www.villatalla.com, atmosfera di una casa di campagna arredata con gusto per soggiornare in un  B&B che si affaccia sull’antico borgo, immerso nella natura e circondato da un delicato giardino con piscina .

*Le Gemme, via Castello 2, Dolceaqua (IM), tel 333/8669323, www.le-gemme.it. B&B,in un’antica casa torre a 20 metri dal ponte antico, restaurata e arredata con gusto. La colazione in un’atmosfera fiabesca sulla terrazza con vista Castello

INFO

www.dolceacqua.it