Top Chef con Ricetta

David Gallienne. Uno chef stellato e la “sua” anatra di Rouen: colorata, aromatica, audace.

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DI CESARE ZUCCA –

“Colorata, aromatica, audace” Cosi descrive la sua cucina lo Chef stellato David Gallienne, vincitore di una prestigiosa gara sulla cucina francese e star dell’edizione francese di Top Chef. Gallienne è al timone del Jardin des Plumes, un hotel-ristorante gourmet nella città di Giverny, musa del pittore impressionista Claude Monet.


Gallienne ama mette i prodotti locali nei piatti dei suoi ospiti racconta: Il territorio normanno, racconta, è per me un vero e proprio parco giochi. Abbiamo tutto: la terra, il mare, il Camembert, il sidro … Secondo me è una delle regioni più ricche in Francia tanto per le bevande quanto per i prodotti locali “.

Quando sei libero, dove ti piace passare il weekend?
Amo scoprire il mio territorio, incontrare nuovi coltivatori, conoscere il loro modo di lavorare.
Che auto guidi?
Una BMW X3, comoda per la mia famiglia e utile per il mio lavoro, grazie al generoso lo spazio nel bagagliaio, ideale per la spesa.

Qual è stato il tuo viaggio preferito e perché?
In Giappone dove ho conosciuto Eric Guerin, e dove ho trovato l’ispirazione per aprire le porte del mio Jardin des Plumes a Giverny. Ho amato tantissimo la regione di Kochi e la sua superba coltivazione di agrumi, che adoro.
Quali sono stati i tuoi viaggi e quale paese vorresti visitare nel prossimo futuro?
Ultimamente Italia, Austria e Marocco che adoro per le spezie e i piatti colorati ricchi di profumi. Uno dei mie progetti futuri è di visitare il Vietnam perché l’aspetto culturale del paese è qualcosa che mi ha sempre interessato. Purtroppo, a causa del Covid, ho dovuto rinviare qualunque progetto e per ora limiterò i miei viaggi, anche perché voglio essere di supporto alla mia squadra e alla brigata di cucina impegnata nel mio ristorante a Giverny.


Il primo ricordo in cucina?
Oh !(ride) Pelare fagiolini e il mio ‘debutto da chef’…un indimenticabile spezzatino di vitello, che ho cucinato sotto la guida di mia nonna. La passione è continuata, in cucina riesco a esprimere tutta la mia personalità. Ti confesso che, prima di realizzare un piatto, lo disegno … e questo è il mio modo di esprimere a prima vista la mia personalità in cucina.


Quando inizia la tua giornata tipo e quando finisce?
Dalle 6 alla 1 (di notte….)
Però…mattiniero! E qual è la prima cosa che fai di mattina?
Mi metto le scarpe da jogging e vado a correre sul confine della Senna per prendere aria fresca e fare dello sport giornaliero.
Ssecondo te, qual è il paese dove si mangia meglio ?
In Francia. (sorride) Beh, sono francese…
Un ingrediente di cui non puoi fare a meno?
Erbe aromatiche.


Sei un rinomato conoscitore di vini. Le tue preferenze?
Champagne e vini rossi, ma attenzione…non tutto lo champagne e non tutti i vini rossi, e poi dipende da cosa stai degustando. Per lo champagne, adoro quello bianco più di quello rosé, ma anche lì, dipende dal piatto con cui viene servito. Per i rossi, direi che ho sempre avuto una cotta per il Bordeaux, ma sono anche molto affezionato alla Borgogna  e letteralmente adoro un Château La Grâce Dieu des Prieurs Saint-Emilion Grand Cru un vino immerso nell’universo artistico dell’anima russa. che sposa una gastronomia raffinata e inventiva


Perchè questo vino è tra i tuoi preferiti?
Questo vino per me è un vero viaggio… non so davvero spiegare perché, ma ha questo je-ne-sais-quoi che riesce a sublimare i crostacei come la carne. È un vino sottile in bocca e che rimane a lungo, è dolce e allo stesso tempo d’impatto, le sue note evolvono con la sua lunghezza in bocca. Me ne sono innamorato al primo assaggio.
La tua ricetta: perché hai scelto questo piatto?
E’ dedicato all’anatra di Rouen. che viene tradizionalmente da una città vicino al mio villaggio di Giverny e poi perchè mi piace osare:  per esempio mescolare barbabietola e lamponi.
Prossimo traguardo?
La seconda stella Michelin!

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