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A PARMA, CAPITALE DELLA CULTURA 2020, PER SCOPRIRE IL GENIO “PAZZO” DI LIGABUE

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Di Benedetta D’Argenzio

Parma, Capitale Italiana della Cultura per il 2020, si riappropria di uno spazio espositivo all’interno del cinquecentesco Palazzo Tarasconi con una grande mostra dedicata ad Antonio Ligabue (1899-1965), uno degli autori più geniali e originali del Novecento italiano. 

 

L’esposizione, curata da Augusto Agosta Tota, Marzio Dall’Acqua e Vittorio Sgarbi, presenta 72 dipinti e 4 sculture, capaci di analizzare i temi che più hanno caratterizzato la sua parabola artistica, dagli autoritratti agli animali. A questi si aggiunge una sezione con 15 opere plastiche di Michele Vitaloni, che condivide con Ligabue un’empatia verso il mondo naturale ed animale.

La mostra

L’allestimento, che potrete visitare dal 2 aprile a 27 dicembre 2020 (al costo di 13€ compresa audioguida), crea un’atmosfera di fusione fra pittura e scultura che conduce il visitatore all’interno dell’immaginario creativo di Ligabue, analizzando gli argomenti più frequentati dall’artista. 

A partire dagli autoritratti, il suo volto esprime dolore, fatica, male di vivere; ogni soggetto dipinto appare come se l’artista raccontasse la sua tragedia un’unica volta, che se fosse l’ultima. Un nucleo importante di opere è dedicato al mondo naturale, in particolare al regno animale selvatico. Protagonisti sono tigri, leoni, leopardi, iene, che Ligabue prima studiava sulle pagine dei libri e poi dipingeva, identificandosi con loro. Uno dei suoi quadri esemplari può essere la Vedova nera, dipinto nel 1951.

Antonio Ligabue nasce a Zurigo il 18 dicembre 1899 per poi trasferirsi all’età di 20 anni a Gualtieri, nella bassa reggiana. Sin dall’infanzia vive una vita di emarginazione e di insofferenza verso il mondo. Inizia a dipingere alla fine degli anni venti e vive girovago alternando soggiorni in casa di amici con ritiri nelle campagne lungo il Po. Dal 1937 inizia la sua odissea negli ospedali psichiatrici di Reggio Emilia, dai quali entra ed esce regolarmente. Nel frattempo continua a dipingere e la sua fama si diffonde. Dopo un’intensa attività artistica, spesso incompresa e addirittura derisa, nel tempo susciterà tuttavia l’ammirazione e l’interesse di collezionisti, critici e storici dell’arte. La sua vita si spegne a Gualtieri, il 27 maggio 1965.

L’eredità di Ligabue si spinge fino alla contemporaneità. L’esposizione, infatti, dà conto di un gruppo di lavori di Michele Vitaloni, rappresentante di spicco della Wildlife Art e dell’iperrealismo scultoreo. Come il grande artista, Vitaloni è attratto dal fascino della figura animale selvaggia, che riflette la parte selvatica della natura umana. 

Perché proprio a Parma?

Il curatore della mostra Augusto Agosta Tota afferma che Parma, fin dagli anni ‘70, ha visto la scoperta e la valorizzazione di Antonio Ligabue. Inoltre, Tota in prima persona conobbe l’artista e si innamorò delle sue opere al punto da cercare di proporle e di farle apprezzare oltre i limitati confini provinciali con iniziative che hanno toccato le più importanti capitali dell’arte mondiale, da Parigi (1982) a Mosca (2018). 

La Fondazione Archivio Antonio Ligabue, nata a Parma nel 1983, studiando la figura dell’artista, ne ha proposto l’opera con criteri rigorosi e scientifici, al fine di imporlo tra i più importanti maestri del XX secolo a livello internazionale.

PARMA DA SCOPRIRE…

Ricordate che Parma non è solo una meta di passaggio, ma una straordinaria città italiana ricca di monumenti, chiese e un eccellente museo. 

A soli 700 metri dalla mostra infatti, sarete accolti da Piazza del Duomo, una delle più belle del mondo, accanto alla quale potrete visitare Palazzo della Pilotta. Non si tratta di un palazzo comune, poiché vi permette di visitare a soli 6€ due capolavori unici: il Teatro Farnese e la Galleria Nazionale, con opere straordinarie di autori come Leonardo, Beato Angelico, Tintoretto, Tiepolo per citarne solo alcuni.

Per quanto riguarda le chiese, Parma ne è molto ricca. Il Duomo, affiancato dal Battistero e dal Palazzo Vescovile, è un esempio di Romanico lombardo che nel 1526 ospitò la mano di Correggio, il quale realizzò uno straordinario ciclo di affreschi con tema principale l’assunzione della Vergine. 

Il Monastero di San Giovanni Evangelista ospita anch’esso la mano del Correggio offrendo la vista di uno degli scorci prospettici più famosi di tutti i tempi. Dipinge infatti un gioco di prospettiva sulla cupola con protagonista la figura di Cristo, accerchiato dagli apostoli, che viene proiettato verso l’infinito del cielo. 

Nella Basilica di Santa Maria della Steccata si trova invece un capolavoro di Parmigianino, che dipinse il sottarco della cupola del presbiterio raccontando la storia de “Le Vergini sagge e le Vergini stolte”, la cui origine si trova nel Vangelo di Matteo. 

…E DA GUSTARE 

Tra una visita ed un’altra sarete sicuramente attirati dai profumi e dalla varietà dei cibi tipici di Parma, come prosciutto crudo DOP, pasta ripiena e Parmigiano Reggiano. Il prosciutto crudo però è solo uno degli ottimi salumi che questa zona vi può offrire, infatti straordinari sono anche il culatello, il salame, la coppa e la spalla cotta. Passando ai primi piatti, tipici sono gli anolini, i tortellini, i tortelli per non citare le tagliatelle e i risotti.

Per un pasto completo la carne è d’obbligo! Spiccano infatti i bolliti, la trippa, lo stracotto di manzo, ma anche la rosa di Parma, un arrosto di manzo con Prosciutto di Parma, parmigiano in scaglie e vino Lambrusco. 

Per i vegetariani invece, in mezzo a tutta questa carne, unica (ma deliziosa) alternativa non può che essere la parmigiana di melanzane. 

COME ARRIVARE 

Per raggiungere Parma in auto, è possibile percorrere la A1 Milano-Bologna o la A15 Parma-La Spezia. La SS9 percorre l’intera area urbana da est ad ovest; da sud invece ottima è la SS62. 

DOVE MANGIARE 

*Pepèn Parma è uno dei più votati ristoranti tipici del posto che non solo è situato in pieno centro, ma offre una succosa e godereccia cucina tipica. Contattabile al tel. 0521 282650, è un locale piccolo ma di ottimo gusto. 

*Perlage ristorante, tel. 0521 781137 e www.perlageristorante.com è un ristorante situato in zona limitrofa al centro storico, che offre un’ottima cucina tradizionale e deliziosi piatti a base di pesce per una calda cena proprio come quella di casa. 

DOVE DORMIRE 

Parma, essendo una città di turismo e di affari, offre una buona scelta di ogni tipo di hotel nel centro, ma anche fuori città. 

*B&B Podere del Merlo è un’ottima scelta per chi decide di visitare i dintorni di Parma. Situato a 5 km dal Parco Ducale, questa struttura offre sistemazioni con Wi-Fi gratuito, aria condizionata e accesso ad un giardino con terrazza. Contattabile al tel. 335 772 0191 e sul sito https://www.poderemerlo.it, offre una ricca colazione a buffet. 

*Salina Luxury Suites invece è per chi sceglie di rimanere a soli 100 metri dal centro e per chi vuole essere coccolato per tutta la durata del soggiorno da lussi di ogni tipo. Reperibile al tel. 3459359809 e su https://www.salinasuites.com/chi-siamo.

LIGABUE AL CINEMA

Un motivo in più per approfondire il personaggio di Ligabue è vedere il film Volevo nascondermi di Giorgio Diritti nelle sale dal 27 febbraio 2020. Protagonista del film è Elio Germano che, interpretando il pittore, si è aggiudicato l’Orso d’argento come Miglior Attore della 70esima edizione della Berlinale.