Dakar
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Dakar, magiche suggestioni

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Dakar, la capitale del Senegal, sfoggia splendide spiagge, spettacolari contrasti e paesaggi selvaggi che si scoprono con interessanti escursioni. E si trova a sole 6 ore di volo dall’Italia

Diventata famosa per la Parigi-Dakar, è una città caotica ma vivibile allo stesso tempo, una metropoli ricca di musei, ristoranti, attrattive interessanti, arte, mercati e luogo dalle grande contraddizioni: la ricchezza più sfarzosa convive con la povertà più estrema. Dakar merita sicuramente la visita anche per assaporare il viavai caotico della gente e il chiassoso traffico chiamato embouteillage.

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Artigianato locale

Come primo itinerario di visita consigliamo il cuore pulsante di Dakar, Place de l’Indipendence, la piazza più importante della città proprio a ridosso del centro storico. La stazione ferroviaria e, poco lontano, il Marché Kermel, sono l’anima più vera di questa città. Al mercato incontrerete molte donne nei lunghi abiti tradizionali, i boubou, potrete comprare oggetti, cibo, souvenir. Nell’aria si spandono gli effluvi dolci delle spezie in vendita sui banchi mentre tutto intorno regna il caos: venditori e compratori vocianti, turisti curiosi, auto e taxi bicolore che sfrecciano veloci.

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Dirigetevi poi al Palazzo Presidenziale. Pur non potendolo visitare all’interno resta un bellissimo immobile riconoscibile dalla Guardia Armata vestita di rosso che sorveglia l’ingresso. Nelle vicinanze non mancate l’Institut Français du Sénégal. È un’organizzazione culturale nata per diffondere la cultura francese in Senegal e per promuovere la diversità culturale, dove si organizzano diverse manifestazioni:   concerti, balli, teatro, sfilate di moda, conferenze, mostre, workshop e festival.

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Immancabile una visita alla moschea Massalikul Jinaan (I sentieri del paradiso), il  più grande centro di culto dell’Africa Occidentale. Il suo nome è il titolo di una poesia dello sceicco Ahmadou Bamba Mbacke che fondò, nel XIX secolo, la Confraternita. La moschea, maestosa e rivestita interamente di marmo di Carrara e con una cupola rivestita di foglie d’oro, ha 5 alti minareti e ospita 15.000 fedeli nell’interno riccamente decorato e 15.000 nel piazzale esterno.

A Dakar noterete una statua bronzea alta 49 metri e posizionata su una collina che domina la città.

È il Monumento al Rinascimento Africano, inaugurato nel 2010 (ricorrenza del cinquantesimo anno di vita del Senegal) e voluto dal presidente Wade a simboleggiare che il Senegal o meglio l’intera l’Africa era pronta a prendere nelle mani il proprio destino.

Vi suggeriamo di vederla perché la statua ha suscitato tantissime critiche sia per l’investimento esageratamente costoso (20 milioni di euro) sia per il  fatto che molti hanno definito il suo stile “stalinista”, e sia ancora perché l’uomo rappresentato non è somigliante a un africano.

Non sono mancate neppure divergenze religiose: per gli imam una statua che mostra una figura umana è idolatria e se si aggiunge che in una classifica della CNN questo monumento è considerato uno degli 11 più brutti del mondo, merita certamente una visita. Benché così criticato fa parlare di sé ormai da anni.

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La Corniche

Fate una bella passeggiata lungo la Corniche e ammirate le opere esposte dagli artisti di strada, contrattate con loro e approfittatene per acquistare i primi souvenir da portare in Italia.

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