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Il tempo delle cattedrali

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“Questa è il tempo delle cattedrali…”, cantava il poeta Gringoire nel celebre musical Notre Dame de Paris. E, parafrasando quei versi, il “tempo delle cattedrali” è il weekend del 23 e 24 settembre. Grazie all’iniziativa “Città e cattedrali a porte aperte” si potranno infatti visitare oltre 500 siti in Piemonte e Valle d’Aosta.

Chiese, pievi, abbazie, chiostri, cappelle e santuari apriranno al pubblico, offrendo uno spaccato della loro storie, rivelando i loro tesori e consentendo di respirare quelle atmosfere tra il timore reverenziale del sacro e il fascino estetico del bello. Inoltre, sono in programma anche eventi collaterali, tra mostre, concerti, spettacoli teatrali, reading e conferenze a tema.

Sul sito www.cattedrali.it si possono visionare i siti aperti, gli itinerari e gli eventi collaterali e scegliere secondo il proprio gusto e il proprio tempo.

Gioielli da scoprire

Per esempio, a Giaveno, nei pressi di Mondovì (TO), si può visitare la Cappella di San Sebastiano, dove recentemente è stato scoperto un affresco databile tra il Quattrocento e il Cinquecento, che racconta attraverso le immagini la storia del santo a cui l’edificio è dedicato.

Tra i gioielli di arte sacra da (ri)scoprire c’è anche la chiesa dedicata a San Bernardo di Aosta di Piozzo (Cuneo), costruita alla fine del Trecento sul basamento di una torre di guardia databile all’anno Mille.

Da non perdere anche l’itinerario guidato, in programma domenica 24 settembre ad Alba. Il tour guidato, in autobus e con filmati ad hoc, consente di andare alla scoperta de Il Roero: pregiati vini, confraternite e nobili committenti. Proprio le Confraternite, che si occupano di diffondere e preservare il culto, la tradizione e le manifestazioni religiose nel tempo, saranno le “guide” e le protagoniste di molte iniziative.

Spostandosi ad Aosta (www.cittaecattedrali.it)  si potranno ammirare gli affreschi che adornano il sottotetto della Cattedrale di Santa Maria Assunta, databili all’XI secolo, e la Collegiata dei SS Pietro e Orso.

L’iniziativa è promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e dalle Diocesi di Piemonte e Valle d’Aosta per la valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico.