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Alla scoperta della Baviera Orientale, tra birra, tesori UNESCO e BMW

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Un itinerario in Baviera Orientale, “capitale” della birra, ma anche dei motori. Questa regione della Germania, infatti, non solo è seconda al mondo per densità di birrifici, ben 160, con una produzione di più di mille tipi di birre diverse, alcune premiate a livello internazionale, ma è anche la zona con la più vasta coltivazione del mondo di luppolo, quelle dove si trova il più antico birrificio del mondo in un monastero e il birrificio più antico dove viene prodotta la birra bianca.

Tuttavia, la Baviera Orientale è anche il regno della BMW, lo storico marchio di automobili di lusso tedesca, che vanta nella regione ben cinque stabilimenti. Se possedete uno di questi gioielli, o anche se ne siete solo appassionati, con i nostri consigli di viaggio potrete vedere dove nascono, abbinando visite culturali, storiche ed enogastronomiche. Per una vacanza, per ora virtuale, ma, si spera, presto da vivere.

Monaco, città d’arte e di Oktoberfest

La prima tappa del nostro viaggio non può che essere Monaco di Baviera, dove, per ora, è stato confermato l’Oktoberfest (www.oktoberfest.it), dal 19 settembre al 4 ottobre 2020.

Monaco è una città dai due volti, quello moderno, fatto di negozi di alta moda, alberghi di lusso e industria specializzata, e quello antico, con la sua tradizione artistica, i grandi musei e l’ampia offerta musicale. La visita alla città parte dall’Alstadt, dove si concentrano i principali monumenti. Il cuore storico è Marienplatz, sulla quale si affaccia il Neues Rathaus dalla facciata neogotica.

Il vero gioiello è il Glockenspiel, il carillon che ogni giorno, alle 11 e alle 12, e da marzo a ottobre anche alle 17, rappresenta la scena di un torneo tra cavalieri e, alle 21, quella tra una fanciulla e un monaco. Si può anche salire sulla torre di 85 metri per ammirare la città dall’alto.

Nelle vicinanze si trova anche l’Altes Rathaus, il vecchio municipio del XV secolo con la facciata gotica. La torre ospita lo Spielzeugmuseum, il Museo del giocattolo che espone centinaia di esemplari di bambole, orsacchiotti, trenini e giochi in legno.

Non può mancare, poi, una visita alla Hofbräuhaus, in Am Platzl 9, (www.hofbraeuhaus.de) la più famosa birreria di Monaco. Attiva fin dal 1589, ha una sua fabbrica di birra, la Staatliches Hofbräuhaus, e una sala che può ospitare fino a 5000 persone.

I musei da non perdere a Monaco

Percorrendo Maximilianstrasse si arriva alla Max-Joseph-Platz, sul cui lato nord si trova l’ingresso della Residenz (www.residenz-muenchen.de) il palazzo che ha ospitato i re bavaresi dal 1385 al 1918.

I tesori della casata dei Wittelsbach sono ospitati nelle 130 sale del Residenzmuseum, a cui si accede attraverso il Cortile della Grotta, che comprende la spettacolare Fontana del Perseo. Splendide anche la Galleria degli Antenati, con i ritratti dei re di Baviera, la Sala della Battaglia e le Stanze delle Porcellane.

Il Cuvilliés-Theatre, in stile rococò, ha ospitato la prima dell’Idomeneo di Mozart, mentre nella sezione dedicata al Tesoro della Residenza (Schatzkammer der Residenz) sono conservati i gioielli, gli altari portatili, artigianato esotico, coppe preziose e la splendida croce dorata della regina Gisela di Ungheria.

Con una breve passeggiata in direzione nord ovest dall’Aldstadt si raggiunge il Kunstareal, il quartiere degli artisti, dove si trovano le tre più importanti pinacoteche (www.pinakotheken.de) della città.

La Alte Pinakothek, in Barer Strasse 27, conserva la più grande collezione artistica del mondo, con capolavori commissionati o raccolti dal casato dei Wittelsbach nel corso dei secoli. Tra i pezzi di maggior pregio anche il Cristo incoronato di spine di Tiziano, la Deposizione di Rembradt e il Giudizio Universale di Rubens, alto 6 metri.

La vicina Neue Pinakothek, in Barer Strass 29, invece, ospita una vasta collezione di sculture e dipinti del XVIII e XIX secolo. Di particolare valore i circa 400 quadri appartenuti a Ludwig I di Baviera.

La più grande collezione di arte moderna di tutta la Germania, invece, si trova nella Pinakothek der Moderne in Barer Strasse 40, dall’interno illuminato da una cupola che dispensa la luce naturale sulle gallerie disposte su quattro piani. Qui si trovano capolavori del XX secolo tra cui opere di Picasso, Klee, Dalì e Warhol e una collezione di 400 mila pezzi tra stampe, incisioni e disegni.

Neumarkt in der Oberpfalz, tra sapori e motori

Da Monaco, in circa 1 ora e 40, percorrendo la A9, arriviamo a Neumarkt in der Oberpfalz (www.neumarkt.de), che grazie alla sua posizione strategica si è sviluppata come nodo commerciale sin da Medioevo, per poi diventare sede dei Conti del Palatinato. Durante la Rivoluzione Industriale, nell’Ottocento, qui poi sono nate le prime fabbriche di biciclette, per cui la città è diventata famosa: pezzi storici, unici e rari che si possono vedere ancora oggi nei musei.

Nel centro storico, invece, vale una visita la bella cattedrale di epoca medievale, la bella fontana di San Giorgio e il municipio, che si trovano nella piazza omonima.

Tra i musei da non perdere c’è il Museo dei veicoli storici Maybach, (www.automuseum-maybach.de), in Holzgartenstraße 8, il primo e unico museo al mondo dedicato totalmente al marchio Maybach. L’avventura della famiglia ebrea dei Maybach inizia nel 1860 con una fabbrica di biciclette, poi il grande salto con la produzione di motori, da applicare sia su mezzi terrestri che su aerei, tra cui le ambite automobili Maybach, status symbol degli anni Venti e Trenta. La fabbrica è rimasta in attività fino al 1958, mentre dal 2009 da essa è stato ricavato il museo.

Su una superficie di circa 2500 mq oggi si può conoscere la storia della costruzione dei motori Maybach, i veicoli che hanno fatto la storia dell’automobile. Dal 1921 al 1941 sono state costruite circa 1800 auto Maybach, di cui oggi ne sono rimaste solo 160 in tutto il mondo. Al museo se ne possono ammirare, in ordine cronologico, circa una ventina.

A Neumarkt, poi, sono presenti ben quattro birrifici, tra cui il Neumarkter Lammsbräu (www.lammsbraeu.de) in Amberger St. 1, il più grande birrificio biologico del mondo che produce ed esporta birre biologiche, sia tradizionali che analcoliche e senza glutine.

Altri interessanti birrifici, con annesso un piccolo museo per conoscere i segreti della produzione della birra sono Oberer Ganskeller (www.obererganskeller.de), in Ringstraße 2, e Neumarkter Braustubl (https://glossner.de/neumarkter-braeustuebl/), in Schwesterhausgasse 9, dove poter degustare birre a Km zero e prodotte con ingredienti semplici e naturali.

Prima di lasciare Neumarkt, tuttavia, vale la pena fare una visita anche alla Weisswurst Akademie, in Bahnhofstraße 21, dove Norbert Wittmann ha ricavato nel suo salumificio anche un albergo, un ristorante e un museo dedicato alla salsiccia bianca, una delle specialità bavaresi a base di carne di suino bollita, spezie e ghiaccio.

Amberga, le sue birre e l’Hotel più stretto del mondo

In circa 40 minuti, percorrendo la B299 da Neumarkt arriviamo ad Amberga dove la tradizione della birra si tramanda da 500 anni. Tuttavia, la città è stata anche la capitale dell’Alto Palatinato e ne conserva ancora oggi le testimonianze storiche.

Il simbolo della città è la Stadtbrille, cioè “gli occhiali da vista”, la porta edificata su un ponte a due arcate che si riflette sul Vils e che ricorda, appunto, un paio di occhiali. In passato, collegava il Castello Nuovo all’Arsenale. Da vedere in città anche il Municipio con il suo avancorpo rinascimentale, e la basilica di St Martin, in stile gotico.

Altre eccellenze sono la Vecchia Fortezza (Alte Veste), il Castello Nuovo, l’Arsenale, la Cancelleria del Governo e il Klösterl, un “piccolo monastero”. Se avete tempo, salite sulla collina di Maria Ausiliatrice dove si trova un bel santuario barocco ma, soprattutto, per ammirare uno splendido panorama della città dall’alto.

Da Stadtbrille partono poi le crociere fluviali a bordo delle Plätten storiche, imbarcazioni a fondo piatto che in passato servivano per il trasporto di sale e minerali. Oggi, invece, consentono di ammirare la natura appena al di fuori del centro urbano, tra boschi di latifoglie, cigni, castori e atmosfere lente.

Tornati al punto di partenza, fate una sosta al Museo dell’Aria (www.luftmuseum.de). Disposto su tre piani su un palazzo trecentesco, propone un percorso di visita interattivo dove poter “toccare con mano” applicazioni tecnologiche, pulsanti, strumenti musicali ad aria, ma anche aspiratori, giochi gonfiabili e palloni ad aria.

Per una sosta gustosa, fermatevi da Schloderer (www.schlodererbraeu.de), più che un ristorante, un vero e proprio viaggio esperienziale nel gusto. Il locale, infatti, è anche un birrificio e produce birre da abbinare ai piatti in modo sempre diverso e gustoso.

Infine, ad Amberg si trovano due degli alberghi più famosi e singolari del mondo. Uno di questi è Fronfeste (www.hotel-fronfeste.de), in Fronfestgasse 8, ricavato in un ex prigione del duecento. Le 25 stanze sono ricavate nelle ex celle e si possono ancora vedere la sala delle torture e un’autentica ghigliottina!

Merita una visita, anche solo dall’esterno, Eh Häusl (www.ehehaeusl.de), l’albergo più stretto del mondo. Misura appena 3,10 metri di larghezza, ma si sviluppa su 6 piani.

…il viaggio in Baviera orientale continua a pag. 2…