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Alla scoperta della Baviera Orientale, tra birra, tesori UNESCO e BMW

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Weiden, la città di…porcellana

Da Amberg riprendiamo il nostro itinerario alla scoperta della Baviera Orientale alla volta di Weiden, percorrendo per circa 35 minuti prima la A6 e poi la A93. Weiden è famosa per aver dato i natali al musicista Max Reger e per le sue ceramiche. Oggi ci sono ancora in attività due fabbriche storiche, la Seltmann e la Bauscher, che esportano le loro ceramiche in tutto il mondo. Weidan era famosa anche per i suoi vetri artistici, ma oggi l’attività si è molto ridotta rispetto al passato.

Dedicata una mezza giornata alla visita del centro storico, caratterizzato da una cinta muraria medievale e da un fossato. Qui si trovano la centrale piazza del Mercato, sulla quale di affaccio il Municipio del Cinquecento che spicca per le sue vetrate colorate e i muri di legno pregiato. Se avete occasione di entrare, nella Sala dei Re sono conservati i ritratti dei sovrani della Baviera, tra cui Federico I e Ludwig II, il re visionario che ha fatto costruire il fiabesco castello di Neuschwanstein.

Regalatevi poi una passeggiata tra le piccole vie su cui si affacciano case colorate con i balconi fioriti, locali con tavolini all’aperto, molti dei quali esibiscono insegne italiane, tra caffè, gelaterie, botteghe, enoteche.

Vale una visita anche il Museo della Città (Stadtmuseum), in Schulgasse 3°, che conserva i manoscritti e gli spartiti originali del compositore e organista Max Reger, morto a soli 43 anni nel 1916. Inoltre, nelle varie sale, si possono vedere anche le ceramiche, manufatti in legno, un’antica farmacia ricostruita, giocattoli e persino un enorme presepe.

L’organo che suonava Reger, invece, si trova nella chiesa di St Michael e vanta ben 3600 canne! Vale una sosta anche la bella chiesa di St Josef, splendido esempio di Art Nouveau, che sembra luccicare per le sue pareti punteggiate di tessere colorate e motivi floreali che si estendono anche sulle colonne e sul soffitto abbellito con scene dell’Antico Testamento, piante, angeli e animali.

Per la pausa pranzo, fermatevi da Brauwirt (www.braeuwirt.de), in Unterer Markt 9, un ristorante e birrificio ricavato in un palazzo del Cinquecento che propone anche corsi di cucina e minicorsi sulla storia della birra e sulla sua produzione. Qui vengono prodotti, infatti, ben 700 mila litri l’anno, che vengono tutti consumati…a chilometro zero!

Destinazione Ratisbona, Patrimonio UNESCO

Il nostro viaggio continua alla volta di Ratisbona (Regensburg, in tedesco), la città che ha dato i natali al Papa emerito Josef Ratzinger. Ci si arriva da Weiden in circa un’ora, percorrendo la A93. Ratisbona è una città unica nel suo genere, poiché, a differenza di molte città tedesche, ricostruite dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, è stata risparmiata e ha così potuto conservare il suo aspetto medievale. Proprio per questa sua caratteristica, l’UNESCO ha incluso il suo centro storico tra i siti Patrimonio dell’Umanità nel 2006.

Ratisbona è anche il luogo più settentrionale da cui passa il Danubio, che qui si incontra con il fiume Regen, che ha dato il nome alla città. Fa effetto ammirare le sue acque scure e tumultuose e pensare che si tratta del secondo fiume più lungo d’Europa, più di 2800 km, che attraversa dieci diversi paesi.

Di sicuro effetto anche accedere al centro storico attraversando il massiccio Ponte di Pietra del XII secolo. Dal ponte si può vedere il Wurstkuchl (www.wurstkuchl.de), il più antico ristorante del mondo, che ancora oggi sforna salsicce. Risale infatti al 1135, quando fu aperto come punto di ristoro per coloro che lavoravano alla costruzione del Ponte di Pietra.

Le case color pastello e le viuzze di pietra ci portano poi al cospetto di Porta Pretoria, l’imponente porta di accesso alla città vecchia, le cui origini risalgono ai Romani, che consideravano Ratisbona, allora Castra Regina, un punto nevralgico per il controllo dei confini dell’Impero a Nord del Danubio. Unica rimasta della quattro porte di accesso alla città, è stata costruita nel 179 d.C, durante il regno di Marco Aurelio. Oggi, la porta romana è stata quasi “inglobata” dagli edifici circostanti, ma conserva ancora tutto il suo fascino antico.

Alzando gli occhi, si scorgono le guglie della sorprendente Cattedrale di Ratisbona, dedicata a San Pietro, in stile gotico. La sua vista lascia letteralmente a bocca aperta, sembra quasi che la struttura si protenda verso il cielo. L’interno, invece, è a tre navate, con colonne snelle e un soffitto con volte a crociera, abbellita con vetrate colorate e opere d’arte.

Incamminandosi lungo la pittoresca Kramgasse si ha davvero l’impressione di fare “un salto nel Medioevo”, tra viuzze strette di pietra, botteghe e…case torri, edifici medievali attraverso le quali le famiglie nobili rivaleggiavano tra loro per ricchezza e prestigio. La più antica di Ratisbona è la Goldener Turm, ma in tutto il centro storico se ne contano circa una trentina.

Inoltrandosi poi nella minuscola Watmarkt si arriva alla Casa di Oskar Schildler, l’industriale che durante la Seconda Guerra Mondiale salvò dalla deportazione più di mille ebrei. La casa è segnalata da una targa.

L’antico ghetto ebraico, invece, è compreso nella zona attorno alla Neupfarrplatz, e includeva una quarantina di abitazioni, una scuola e la sinagoga, tutto raso al suolo nel XVI secolo, quando gli ebrei vennero cacciati. Oggi, alcune testimoniante di questo periodo si possono trovare nella piccola esposizione allestita nella Neupfarrkirche.

Da non perdere, invece, una visita alla Alte Kapelle, capolavoro del barocco. In realtà, l’edificio è stato iniziato nei primi anni dell’anno Mille su ordine di Carlo Magno, ma è stata riccamente decorata nel XVIII in stile rococò.

Sulla pittoresca Rathausplatz, si affaccia invece l’Alte Rathaus, il vecchio municipio, che è aperto solo per le visite guidate. L’edificio si compone di una torre a otto piani costruita attorno al 1250 e da una parte che risale al 1360. Durante il Sacro Romano Impero è stata la sede del Parlamento e poi della Dieta Imperiale dal 1663 al 1806. All’interno, spicca il salone del 1564 con i mobili originari e le sedute dei sette Principi Elettori.

Da non perdere una visita al palazzo della nobile famiglia Thurn und Taxis, ricavata nell’ex monastero benedettino di Sant’ Emmerano, ancora di proprietà degli eredi. Il casato deve la sua fortuna secolare all’invenzione, durante il Sacro Romano Impero, del primo servizio di posta in Europa, con tanto di stazioni per il cambio dei cavalli per le consegne. Il percorso di visita all’interno del palazzo è sicuramente suggestivo, tra stucchi, opere d’arte, la sontuosa sala da ballo e il “giardino d’inverno”.

Ratisbona e le altre “città della BMW”

Gli appassionati di auto non possono perdersi una visita allo stabilimento della BMW (www.bmwgroup-werke.com) sigla di Bayerische Motoren Werke, cioè “fabbrica bavarese di motori”, che nello stabilimento di Ratisbona, in Herbert-Quandt-Allee produce quasi 340 mila veicoli all’anno. Qui i circa 9000 dipendenti fanno “nascere” un’auto di lusso ogni 57 secondi!

Nata nel 1917, la BMW ha prodotto inizialmente motori per aerei e solo in un secondo momento si è buttata nella produzione automobilistica, diventando una tra le case più importanti e prestigiose del mondo per modernità tecnologica e qualità ingegneristica e costruttiva dei suoi modelli, sempre all’avanguardia.

Il più grande stabilimento della BMW in Europa si trova invece a Dingolfing, a circa 75 km da Ratisbona. Ogni giorno vengono prodotte circa 1600 BMW delle serie 3,4,5,6 e 7, oltre a Rolls Royce e carrozzerie per Rolls Royce. I dipendenti sono circa 18.300 e superano i residenti della città, che sono 18 mila!

È possibile anche visitare l’interessante Museo della storia industriale (www.museum-dingolfing.de) con documenti e testimonianze delle aziende automobilistiche tedesche, tra cui BMW e Glas.

Circa 32 km, percorrendo la A92, separano Dingolfing da Landshut, dove ha sede lo stabilimento della BMW che produce più di 12 milioni di componenti singoli per BMW, Mini e Rolls Royce. Lo stabilimento, dal 2010, è la prima fonderia al mondo a zero emissioni.

Landshut è anche la prima residenza dei duchi bavaresi e una delle città più antiche e meglio conservate della Germania, con monumenti in stile gotico e rinascimentale. Qui, ogni quattro anni, si tiene il più grande festival storico d’Europa, il Matrimonio di Landshut, che vuole ricordare le nozze, quasi “leggendarie” avvenute nel 1475 tra il duca Georg, figlio del duca Ludwig IX il Ricco, e la principessa Hedwig, figlia del Re di Polonia Kasimir IV.

Alle nozze partecipò addirittura l’imperatore Federico III e si tennero tornei cavallereschi, battute di caccia e banchetti abbondanti e infiniti. Oggi, alla rievocazione partecipano più di mille figuranti in costume d’epoca. La prossima edizione, prendete nota, è in programma dal 25 giugno al 18 luglio 2021.

COME ARRIVARE

In aereo: Monaco di Baviera, prima tappa del nostro itinerario, si può raggiungere in aereo dall’Italia con Air Berlin, Alitalia, Lufthansa o Air Dolomiti. Ryan Air vola sull’aeroporto di Munich Weast, a circa 100 km dal centro. In auto: A22 del Brennero e Passo del San Bernardino, poi si prendono la A13 e la A96. Da Milano Centro occorrono circa 5 ore.

DOVE MANGIARE

*Donisl, Weinstraße 1, Monaco, tel 0049 89 2429390, www.donisl.com. Il locale è una delle più antiche birrerie di Monaco e risale al 1715. Offre un ristorante su due livelli e un giardino estivo. Birra abbondante e piatti della tradizione.

*Weisswurst Akademie, Bahnhofstraße 21, Neumarkt, tel .9181 907426, www.hotel-wittmann.de. Ristorante dove gustare specialità della cucina bavarese, tra cui la famosa “salsiccia bianca”. Anche hotel.

*Storstad, Watmarkt 5, Ratisbona, tel 0049 941 59993000, www.storstad.de. Una stella Michelin per questo rinomato locale con vista sulla cattedrale. Il menù raffinato offre piatti della cucina nordica rivisitata.

DOVE DORMIRE

*Hotel Opera****, St Anna Strasse 10, Monaco, tel 0049 (0)89 2104940, www.hotel-opera.de. Elegante e raffinato hotel nelle vicinanze del teatro dell’Opera. Offre 25 sistemazioni arredate in stile vecchia Europa, con mobili d’antiquariato, tappeti persiani e lampadari d’epoca. La colazione viene servita in un giardino decorato con statue neoclassiche.

*AlmRefugio****, Am Höhenberg 5, Neumarkt in der Oberpfalz, tel 0049 918132584, www.landgasthaus-almhof.de/ Bella struttura immersa nel verde con le pareti in legno. A disposizione giardino e terrazzo.

*Hotel Goliath am Dom****, Goliathstrasse 10, Ratisbona, tel +49 (0)941 2000 90-0, www.hotel-goliath.de/it . Nel centro storico di Ratisbona, vicino alla cattedrale, al ponte vecchio e al Danubio. Le camere sono moderne e dotate di ogni comfort. Dispone di sala fitness, terrazza e caffetteria.

INFO

www.bavieraturismo.it