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Andare o tornare nelle Marche: il weekend giusto

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Di Raffaele d’Argenzio

Certo ci vorranno giorni per togliere quella terrea melma dalle strade, dalle case, dalle chiese e dai negozi, ancora aperti al sole dell’estate. Poi è arrivata quella maledetta notte del 14 settembre che ha spento il sole su Senigallia e sulle Marche. Quando leggerete questo editoriale, probabilmente il fango sarà stato già ripulito, ma chi lo toglierà dagli occhi dei Marchigiani che sono famosi per saper accogliere nella loro terra viaggiatori e turisti e offrire loro un’ospitalità aperta, spontanea, calda, quasi familiare?

Chi toglierà la tristezza dai loro occhi per aver perso quasi tutto, per dover licenziare i loro dipendenti sapendo che ora più che mai hanno bisogno di quel lavoro? Non lo so, ma so che il mondo del turismo può, deve fare qualcosa. Come quando si cade da cavallo e bisogna subito risalirci, così dobbiamo andare presto nelle Marche, a Senigallia e in tutto quel territorio che deve tornare subito a riaccendere le cucine, preparare le camere, sfornare vincisgrassi e brodetti di pesce. E devono tornare a splendere anche le stelle di due dei ristoranti più stellati ristoranti d’Italia: ULIASSI di Mauro Uliassi e LA MADONNINA DEL PESCATORE di Moreno Cedroni.

L’acqua invade il centro di Senigallia durante l’alluvione del 14 settembre

Allora andiamo, o torniamo, nelle Marche, a Senigallia e dintorni, per vivere un WEEKEND CON GUSTO, andiamo e torniamo a rivedere le loro bellezze e a gustare le eccellenze della loro cucina. Quando vedrete un sorriso in quegli occhi che oggi piangono, sappiate che è anche merito vostro. Siatene orgogliosi, avrete fatto la cosa giusta, anzi il weekend giusto!

E ora vi presento SENIGALLIA, con le sue bellezze e sue eccellenze.

Senigallia, tra mare, storia, gusto e divertimento

Senigallia è una città per tutte le stagioni, grazie alla sua posizione tra il mare e le colline, ma è anche ricca di attrattive, grazie alla sua lunghissima storia, con testimonianze dal periodo romano e medievale, senza parlare delle eccellenze culinarie e dei prodotti tipici che nascono da una terra ricca e generosa.

Due passi nel centro storico

Se decidete di visitare Senigallia in autunno, non perdete l’occasione di visitare il suo splendido centro storico, attraversato dal fiume Misa. Cominciate dalla Rocca Roverasca, un’imponente fortezza che unisce diversi stili architettonici, testimonianza di diversi rifacimenti. Commissionata dalla potente famiglia Della Rovere, è costituita da un corpo centrale, la residenza signorile, e una parte esterna, adibita a fortezza militare. È spesso sede di mostre ed eventi, e si possono visitare i sotterranei, gli appartamenti signorili, i camminamenti di ronda e le torri attraverso tour guidati.

La rocca roverasca

Dalla terrazza della Rocca, poi, si possono ammirare la bella Piazza del Duca, con il Palazzo Ducale e la Fontana delle Anatre, eretta per celebrare la costruzione del nuovo acquedotto e la bonifica delle paludi. Accanto al Palazzo Ducale si trova anche il Palazzetto Baviera, che spicca per i suoi ricchi stucchi.

Piazza del Duca con il Palazzo Ducale e la Fontana delle Anatre

Proseguendo sotto i Portici Ercolani, con le loro arcate in pietra d’Istria che corrono lungo la riva destra del Misa, si arriva al Foro Annonario, risalente al 1834. Costruito in stile neoclassico è caratterizzato da un portico circolare con 24 colonne doriche. Qui si svolge il tradizionale mercato del pesce e quello di frutta e verdura.

I romantici Portici Ercolani

I Musei da non perdere

Meritano una sosta anche Piazza Roma, nel cuore del centro storico, su cui si affaccia il seicentesco Palazzo del Governo, oggi sede degli uffici comunali, e dove si trova la bella Fontana del Nettuno. Nelle vicinanze si trova anche Palazzo Mastai-Ferretti che ospita al suo interno il Museo Pio IX con oggetti, arredi e quadri appartenuti a papa Pio IX e alla sua famiglia, i nobili Mastai Ferretti.

Il Museo Pio IX a Palazzo Mastai Ferretti

Sotto al Teatro La Fenice, poi, si trova l’Area Archeologica dove si possono ammirare diversi reperti di età romana e una delle 130 tombe di epoca medievale rinvenute durante i restauri.Senigallia, poi, è nota anche come “Città della fotografia” grazie al Gruppo Fotografico Misa, che ha vantato tra i suoi esponenti maestri del calibro di Giuseppe Cavalli e Mario Giacomelli.

Il Museo dell’Informazione e delle Fotografia

Oggi gli scatti che hanno fatto la storia, ma anche le opere di giovani talenti, si possono ammirare presso il Musinf – Museo Comunale di Arte Moderna dell’Informazione e della Fotografia, che ospita anche mostre ed eventi a tema. Si trova vicino al Teatro La Fenice. Nei pressi del Duomo, invece, vale una sosta la Pinacoteca Diocesane di Arte Sacra che custodisce capolavori del Perugino e di Piero della Francesca.

Il Duomo e le altre chiese

A Senigallia sono tantissimi anche gli edifici religioni. Si può partire dal Duomo, cioè la Chiesa di San Pietro Apostolo, che si trova in Piazza Garibaldi, in stile tardo barocco, a tre navate e a croce latina. Al suo interno si trova il misterioso sarcofago di San Gaudenzio. Bella anche la Chiesa della Croce, con l’interno barocco e l’esterno in stile rinascimentale, mentre la Chiesa di Santa Maria del Ponte al Porto spicca per lo stile neoclassico.

Il Duomo di Senigallia

Se avete tempo, passate anche dalla Chiesa della Madonna della Misericordia e da quella di Santa Maria delle Grazie, che comprende anche un convento e il Museo di Storia della Mezzadria “Sergio Anselmi”.

Le spiagge e La Rotonda sul Mare

Ben 14 km di spiaggia finissima costeggiano il litorale di Senigallia, al punto che questo tratto è conosciuto come “la spiaggia di velluto”. Inoltre su queste acque sventola la Bandiera Blu per la loro limpidezza, la qualità ambientale e i servizi offerti.

La celebre Rotonda sul Mare

Qui si trovano stabilimenti, bar, ristoranti e locali ma, soprattutto, la Rotonda sul Mare, simbolo della città. Questa affascinante costruzione sembra sorgere dalle acque ed è situata su palafitte. Di notte si illumina di una luce particolare e romantica mentre, d’estate, è il fulcro della movida.

I Borghi nei dintorni

Non solo Senigallia, sono tanti anche i piccoli borghi antichi nei dintorni che custodiscono preziosi gioielli di arte, storia e architettura. Alcuni di loro sono stati colpiti dall’alluvione ed è per questo che, anche per queste piccole realtà, l’invito è quello di andare o ritornare per aiutarli a rialzarsi. Per esempio, a poca distanza da Senigallia si trova Trecastelli, nato dalla fusione dei comuni di Monterado, Ripe e Castelcolonna. Da non perdere il palazzo nobiliare di Monterado, la splendida cinta muraria di Castelcolonna e il castello di Ripe.

Veduta di Trecastelli

Proseguendo si incontra Corinaldo, il paese che ha dato i natali a Santa Maria Goretti, con il suo splendido centro storico e le sue spettacolari mura medievali, considerate le meglio conservate di tutte le Marche. Tra i fiori all’occhiello anche il Teatro Goldoni.

Il centro storico di Corinaldo

Sulla vallata del Cesano si affaccia poi Castelleone di Suasa, prima di arrivare al quale merita una sosta il sito archeologico della Città Romana di Suasa, che conserva i resti del foro e di una domus con meravigliosi mosaici.

L’Area Archeologica romana di Suasa

Percorrendo la strada verso Arcevia si incontrano i castelli di Nidastore, Loretello, San Pietro e Palazzo. Ad Arcevia si possono invece ammirale la bella Collegiata di San Medardo, con preziose opere di Giovanni della Robbia, Luca Signorelli, Ercole Ramazzani e i Giardini Leopardi.

Veduta di Arcevia

Tornando invece verso Senigallia, si incontrano le frazioni di Arcevia Avacelli e Pitticchio. Arrivando a Serra de’ Conti si può fare una visita al Museo di Arti Monastiche. Ancora pochi chilometri e si arriva a Barbara, il cui nome è dedicato a Santa Barbara ed è stato fondato attorno all’anno Mille.

Il castello di Barbara

A soli 4 km si trova Ostra Vetere, con il suo campanile neogotico accanto alla chiesa di Santa Maria di Piazza. Splendido l’impianto urbanistico a terrazze con le strade collegate a scalinata e gli androni che si affacciano sulla vallata del Misa, che risalgono al periodo compreso tra il XIV e il XV secolo. Prima di tornare a Senigallia ci si può poi fermare a Ostra, cinta da imponenti mura e con un pregevole centro storico che include edifici di pregio, come il Teatro della Vittoria e la torre civica del XV secolo. Alle porte del borgo si trova poi il Santuario della Madonna della Rosa.

Il centro di Ostra

Ultima tappa, Morro d’Alba, che ha dato il nome a uno dei più apprezzati vini della regione, il “Lacrima”. Nel centro storico si trova la passeggiata delle Scarpa, un lungo porticato che abbraccia il nucleo principale del borgo. Dai belvedere sulle torri pentagonali si può ammirare un panorama mozzafiato.

I sapori di Senigallia

Durante il vostro weekend a Senigallia, non perdete l’occasione di degustare i piatti e i prodotti tipici di questa meravigliosa terra. Il piatto principe è il brodetto senigalliese, che si prepara con 13 diversi tipi di pesce, cucinati lentamente con un soffritto di cipolla, concentrato di pomodoro e aceto.

Il brodetto, piatto principe di Senigallia

Dalla tradizione marinara arrivano la grigliata e il fritto misto dell’Adriatico. La prima si accompagna rigorosamente con pane grattugiato insaporito con aglio prezzemolo, mentre nel secondo non possono mai mancare le zanchette, i guattoli e la parazzola. E, per accompagnare i piatti di pesce, non possono mancare il Verdicchio dei Castelli di Jesi e il Bianchello del Metauro.

Lo spettacolare Fritto Misto dell’Adriatico

Chi invece preferisce i piatti di terra, ci sono l’oca arrosto, la salsiccia matta e la gustosa porchetta, cotta nel forno a legna e insaporita con finocchietto selvatico. Da accompagnare con un buon “rosso”, come il Lacrima di Morro d’Alba o il Rosso Conero. Ottima anche la pizza con il formaggio con pecorino secco grattugiato e pecorino fresco a pezzetti. Tra i dolci spicca invece il ciambellone, mentre, nel periodo autunnale, sono da non perdere le ciambelle con il mosto profumate all’anice.

Tra i prodotti tipici c’è il Salame di Frattula

Tra i prodotti tipici da portare a casa come ricordo del vostro weekend vi segnaliamo l’olio di oliva da produttori locali, il salame di Frattula, ricavato da suini allevati all’aperto secondo un rigido disciplinare e i pani prodotti con farina di grani coltivati a Senigallia e nei comuni limitrofi.

INFO

www.feelsenigallia.it

www.turismo.marche.it