WEEKEND OUTDOOR & CAMPER

Alla scoperta del meraviglioso mondo dell’outdoor: intervista a Ludovica Sanpaolesi de Falena, direttrice Generale APC (Associazione Produttori Camper)

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– Di Raffaele d’Argenzio

Ludovica Sanpaolesi de Falena direttore Generale APC

Da sempre, WEEKEND PREMIUM, oltre ai migliori weekend con le migliori auto, aveva anche anche la categoria green OUTDOOR & CAMPER.

La nostra sorpresa è stata che da qualche tempo le visualizzazioni degli articoli di questa categoria sono schizzati in alto, tanto da spingerci a trasformala nella testata autonoma  WEEKENDOUTDOOR.IT.

E’ chiaro che i nostri lettori e followers sono neofiti, non esperti e chiedono notizie ed approfondimenti per entrare in questo mondo.

Amando le buone auto, credo vogliano amare anche buoni camper. Ecco perchè abbiamo chiesto questa Intervista a Ludovica Sanpaolesi de Falena direttore Generale APC, Associazione Produttori Camper.

L’interesse dei nostri lettori e followers verso l’outdoor e i camper è esploso. A voi risulta che ci siano più richieste d’acquisto?

Sì. Decisamente.  Le immatricolazioni di camper nuovi nel 2020 sono aumentate in Italia del 7,44% e in Europa dell’11,55%. Anche il mercato dell’usato, che in Italia vale cinque volte tanto, ha avuto un’impennata. Per non parlare del noleggio che ha registrato una crescita importante.

Quali sono i suoi consigli per imparare a scegliere il primo camper?

Un esemplare di Motorhome

Occorre valutare molti aspetti. Se si è una famiglia il mansardato è il camper più adatto, grazie al molto spazio. Se si è in due o tre persone e si preferisce la comodità, un camper profilato è la scelta migliore. Se non si hanno limiti di budget si può scegliere un motorhome (o integrale) che offre una linea automobilistica elegante e di design. Se si è in due e si intende usare il camper anche in città il furgonato è la scelta ideale: compatto nelle dimensioni, offre comunque tutti i confort ed è un ottimo “primo camper”. Importante è anche la lunghezza: guidare un camper non è difficile, si guida come un’auto, ma restare sotto i 7 metri di lunghezza è un buon consiglio. Da considerare anche le proprie esigenze di stivaggio che faranno optare per un camper con o senza garage. Dopo aver individuato i requisiti importanti per noi, il consiglio è quello di rivolgersi a concessionari professionisti che potranno consigliare il camper che meglio si adatta alle proprie esigenze.

Camper profilato

Quali sono i tipi di camper più richiesti?

Si stima che i profilati rappresentino un 40% dell’immatricolato. Li seguono a ruota i furgonati con un 35%. Il rimanente 25% è ripartito tra mansardati e motorhome. Come lunghezze, la vasta maggioranza dei veicoli immatricolati hanno lunghezze comprese fra i 5,99 e i 6,99 metri. Le disposizioni interne più ricercate sono quelle con letti singoli gemelli in coda e con letto matrimoniale centrale.

Quali sono le novità introdotte quest’anno dai produttori?

I produttori hanno fortemente ampliato le gamme di furgonati, proponendo molte più versioni e disposizioni interne e offrendo anche accessori importanti come i tetti a soffietto espandibili che consentono di creare una camera da letto sul tetto e rendendo quindi più versatili i camper. L’altro punto focale è una maggiore offerta di camper profilati, in alcuni casi con larghezza ridotta e dotati di letto basculante elettrico che – quando non in uso – “scompare” nel soffitto. Insomma, la direzione dei prodotti va verso camper dalle dimensioni più contenute ma con ottimi livelli di confort ed estremamente versatili nell’uso.

Chi è il camperista tipo?

Camper Furgonato

Il camperista non è categorizzabile. In Italia ci sono sia famiglie, sia coppie di giovani pensionati e giovani coppie. Ciò che accomuna i camperisti è la voglia di vivere vicini alla natura, essere liberi di partire quando si vuole e cambiare meta in qualsiasi momento. Visitare le mete cosiddette “minori”, stando lontani dalla “pazza folla”. Viaggiare dolcemente. Scoprire le specialità enogastronomiche locali. Portarsi dietro anche il proprio amico a quattro zampe. Godere delle bellezze culturali e paesaggistiche. Riscoprire rapporti familiari

Le differenze fra i camperisti italiani e quelli europei?

Nel corso degli anni le differenze si sono affievolite. Tuttavia ve ne sono ancora. In Europa la tendenza verso i profilati e i furgonati è ancora più marcata che in Italia mentre i mansardati rappresentano una quota minima. In Europa, specialmente in Francia, l’età media dei camperisti è più alta che in Italia: 57 anni in Francia e 52 in Germania. In Italia – da sondaggi e stime – si ritiene che l’età media sia fra 47 e 50 anni. Nel Belpaese abbiamo un buon numero di famiglie con figli, mentre all’estero l’equipaggio è sostanzialmente di due persone (media europea: 2,3 persone). All’estero, la media di giorni di utilizzo del camper è 79 giorni, in Italia si stimano 60 giorni/anno. In Germania i camperisti sono molto legati alle attività sportive: bike, trekking, surf, golf, sci. In Italia, questo trend si va sviluppando velocemente. I camperisti italiani ed europei sono però sempre accomunati dall’amore per la vita all’aria aperta, il rispetto per la natura, la curiosità, il senso della libertà, la vita attiva, il buon cibo.

Le mete italiane dei camperisti quali sono?

Camper mansardato

Il camper si presta per scoprire le mete cosiddette “minori”, che sono spesso ricchissime di storia, tradizioni e di eccellenze enogastronomiche. I camperisti sono molto “sociali” e socievoli però non amano troppo essere nel mezzo della “pazza folla” ed hanno uno stile di vita più “genuino”. Per questo scelgono mete che comprendono varie tipologie di sosta e visita: dai parchi alle terme, dai piccoli borghi alle zone di montagna, dal classico mare alla collina, senza trascurare le città d’arte. Non ci sono limiti di destinazione per i camperisti, dato che si è totalmente liberi di scegliere le mete e di cambiare destinazione quando si vuole. E’anche per questo che il camper non è solo un mezzo per le vacanze ma è un mezzo per vivere il proprio tempo libero: weekend, ponti, festività, gare sportive, qualsiasi momento di evasione. In particolare quest’anno, con gli effetti disastrosi per l’economia turistica, auspichiamo che i camperisti italiani decidano di restare sul territorio italiano

Voi produttori cosa auspicate si possa fare per agevolare il turismo outdoor?

La nostra Associazione si è fatta parte attiva. Al Ministro del Turismo Garavaglia abbiamo consegnato proposte dettagliate per un ulteriore sviluppo del turismo itinerante con la creazione di nuove aree di sosta camper, sia comunali, sia nelle strutture di imprenditori privati come agriturismi, fattorie, ristoranti, cantine, dimore storiche. Abbiamo chiesto di prevedere un fondo nel Recovery Plan da destinare in forma di Bando ai Comuni che vogliano dotarsi di un’area di sosta camper. APC ha anche contattato tutti gli Assessori Regionali al Turismo per illustrare i vantaggi del turismo itinerante per i territori. Non solo per il bene dei turisti itineranti, ma anche per il bene del nostro Paese che potrà attirare tanti camperisti europei.

Un’ultima domanda: secondo me ci sono dei luoghi, direi bellissimi e magici,
che danno attimi di felicità: lei ha provato questi attimi e dove?
Certo: ce ne sono ben più di uno, ma ne cito solo due: sci di fondo in Vallunga, in Val Gardena: grande silenzio, la maestosità dei monti innevati, gli animali selvatici che fanno capolino… Un altro: passeggiata sui monti del Pratomagno in Toscana: il fruscio delle foglie, la brezza leggera, i funghi, i lamponi, i caprioli…