In Auto

5 Supercar che (forse) vi siete persi al Motor Show

image_pdfimage_print

Supercar al Motor Show di Bologna – La prima vera edizione del Motor Show, dopo anni incerti, si è conclusa ed ha accolto oltre 200mila visitatori.

E già si pensa ad un 2017 ancor più ricco di contenuti e vetture. Ma tra le tante auto noi abbiamo puntato gli occhi sulle più esclusive – e non molto conosciute – supercar. Tra le quali un’italiana che sta piacendo molto all’estero.

Mazzanti Evantra 771

È lei la sorpresa di questo Motor Show. La vettura nasce da un’idea di Luca Mazzanti che, supportato da un team di giovani intraprendenti, ha creato una vettura incredibile. Nello specifico quella portata a Bologna dispone di 771 cavalli sotto al cofano (il motore è centrale). Tanta potenza e piacere di guida in stile italico. E non a caso la Mazzanti si ispira alle meravigliose colline toscane. Molto più di una supercar in questo caso: una Hypercar per pochissimi! La livrea poi non fa di certo passare inosservata l’Evantra 771.

McLaren 570 S e GT

La casa inglese, che ha recentemente aperto un punto vendita a Milano, ha portato in esposizione il nuovo modello sportivo. Si tratta della 570, una supercar che pare levigata dall’aria. La versione S è la più adatta ai weekend, la GT al divertimento in pista. Entrambe, comunque, hanno una meccanica invidiabile. La scocca in carbonio pesa appena 75 chilogrammi. Il motore è un 3.8 litri biturbo da 570 cavalli (da qui il nome della supercar). Se amate lo stile British e volete un’auto diversa dalle altre, la 570 è perfetta.

Noble M600

Una supercar che conoscono (e guidano) davvero in pochi. L’esotico che si fa largo tra i padiglioni del Motor Show, ecco cos’é la M600. La fibra di carbonio la fa da padrona, il peso complessivo in fatti è di circa 1200 chilogrammi. Il motore è un 8 cilindri Yamaha Judd, probabilmente preso in prestito dalle F1 degli anni ’90, capace di erogare ben 662 cavalli. Le prestazioni? 362 km/h di velocità massima ed uno 0-100 che incolla al sedile. Tre modelli disponibili, tra cui la Speedster, con tetto apribile.

Pagani Roadster Cinque

Un altro prodotto italico che nasce dall’estro di un ingegnere argentino, Horacio Pagani. Allo stand era presente la Huayra, il secondo modello della casa, e la Roadster Cinque. Quest’ultima riprende molto la Zonda, salvo poi differire sotto diversi aspetti. Ha un telaio monoscocca rigorosamente in carbonio, mentre il motore è un AMG da 7.3 litri aspirato, capace di quasi 680 cavalli. La si riconosce per la bicromia nera-bianca e la striscia rossa che la attraversa al centro. Inoltre, per portare maggiore aria al motore, ha una presa supplementare sopra il tetto. A guardarla da ferma, pare più un’opera d’arte che una supercar!

Ford GT

Mancava da molto tempo una supercar globale per il marchio americano. Così Ford ha riportato in auge la GT, vettura che in passato vinse a Le Mans la celebre 24 Ore. La nuova GT ovviamente è molto diversa, ma conserva una linea che richiama l’antenata. Il motore è un EcoBoost da 3.5 litri e 6 cilindri, 600 i cavalli. Aerodinamica attiva e peso piuma grazie al carbonio, vuole però essere comoda ed eco-friendly. Per questo ha tanta tecnologia per ogni evenienza.