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Weekend scozzese: i dintorni di Edimburgo

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Testo e foto di Cesare Zucca —
(in italian and english)

Giovedi scorso vi avevamo portato a Edimburgo, città dal fascino medievale con le sue strutture gotiche, palazzi, giardini e l’antico Castello, sede dei gioielli della corona scozzese e della Pietra del Destino, utilizzata nell’incoronazione dei sovrani.Il nostro weekend scozzese continua…
Lasciamo la città per scoprire i suggestivi dintorni di Edimburgo dove troverete luoghi magici dove il tempo sembra essersi fermato.
Pronti? Let’s go!


Highlands
Queste affascinanti terre scozzesi non solo ospitano solo il famoso Mostro di Loch Ness, ma anche alcuni dei paesaggi più belli del Paese.
Duddingston Village
Concedetevi una meritata sosta al Sheep Heid Inn, uno dei più antichi pub di Edimburgo, ottimo per uno spuntino o una birra locale.
Cappella di Rosslyn
La fama di questa misteriosa struttura gotica è legata ai Templari, al sacro Graal e soprattutto a Dan Brown che l’ha resa protagonista del suo famoso Codice Da Vinci.
Voglia di mare? A solo 10 minuti a piedi dalla stazione di North Queensferry, villaggio in Fife, lasciatevi stupire dal Deep Sea World , colossale mondo subacqueo popolato da migliaia di creature marine. Nel suo emozionante tunnel, considerato il più lungo del mondo, potrete nuotare a tu per tu con gli squali, incontrare piranha feroci, anguille elettriche, rane velenose ed i serpenti dell’Amazzonia.
Dean Village, dove il tempo sembra essersi fermato al 1128, quando il villaggio fu fondato dai frati dell’Abbazia di Holyrood. Questo antico villaggio minerario ha conservato perfettamente edifici, ponti e case in pietra, scenario perfetto da romantico romanzo dell’800. Lo si raggiunge attraverso un percorso bucolico che parte da Balerno, arriva a Canonmills per poi raggiungere il mare, lasciando alle spalle i rumori della città. Lungo il cammino incontrerete ponticelli, cascate, antichi cancelli in ferro battuto, muretti ricoperti di muschio. Lasciato il borgo alle spalle potrete proseguire lungo la Miller Row in direzione Stockbridge, attraverso un suggestivo sentiero pedonale immerso nella natura., sulle rive del fiume Leith, che fa parte del “Water of Leith Walkway”
Stockbridge
Imperdibile quartiere che sta diventando sempre più trendy.
St. Stephen Street e le viuzze intorno sono popolate da negozi e piccole attività artigiane, sale da té, abbigliamento vintage, paradisi di vinili, charity shops, gallerie d’arte. Ogni sabato si tiene un mercatino con bancherelle di produttori locali che vendono formaggi e dolci fatti in casa.
Una chicca da non perdere: Circus Lane, romantica stradina acciottolata, sulla quale sono affacciate le mews, ex scuderie dalle porte colorate che sembrano uscire dalle pagine di un libro di Dickens .A un paio di minuti da Stockbridge troviamo un vero gioiellino: il boutique hotel 4 stelle Nira Caledonia https://www.niracaledonia.com   che fa parte di Shanti Hospitality, una catena alberghiera focalizzata sulla costruzione e sullo sviluppo di marchi eccezionali, tra cui le proprietà Nira Alpina a St Moritz e Shanti Maurice nelle Mauritius.

Questa magnifica residenza georgiana, si trova in un angolo tranquillo della New Town da cui si raggiunge il centro città con un piacevole cammino attraverso alcuni dei più suggestivi luoghi del quartiere. Dalla reception, accogliente e informale, si sale alla zona notte che vanta camere e suites eleganti, arredi raffinati, lussuosi letti, cuscini in piuma d’oca. vasca idromassaggio, TV plasma da 42 pollici, lettore DVD, espresso machine mentre nello spazioso bagno in ardesia spiccano i prodotti doccia di OccitaneOltre a ampie vetrate e un giardino privato, la struttura offre l’ottimo ristorante Backwoods che serve cucina all’insegna della freschezza, con ingredienti scozzesi e spesso biologici, Troverete preparazioni attente, piatti meticolosi e pesce del territorio, dalle branzino, purè di zucca e broccoli a gambo tenero, al delicato merluzzo con carote, al ricco salmone in padella finito al fornoDal Josper grill provengono generosi piatti di carne come il di filetto Chateaubriand scozzese stagionato per 21 giorni o la spalla d’agnello brasata lentamente, fiori di origano, besciamella, scaglie di parmigiano, olio aromatico al rosmarino. Largo spazio alle verdure e alle erbe del territorio, dalla patata dolce, alla barbabietola, dalla cipolla al timo. Le tradizionali chips sono insaporite da gustose salse come la peppercorn e la murder cheese. Tra i dolci trionfa una pannacotta al rabarbaro e carpaccio di kiwi.
Al timone del ristorante troviamo un giovane chef italiano: Andrea Peviani, nativo di Dovera in provincia di Cremona. Diplomatosi nella prestigiosa scuola Alma di Parma, dopo numerose esperienze all’estero è approdato al Blackwoods, rimanendo portavoce della cucina made-in-Italy e rispettando le tradizionalità della cucina scozzese, sempre puntando sulla manualità, dalla farina alla carne, come il suo oxtail raviolo, 30 tuorli un kilo di farina e coda di bue brasata, un tributo alla pasta fresca di nonna Gabriella, sua “musa ispiratrice” la quale tuttora prepara i suoi mitici garganelli ai fughi tartufati, ogni volta che Andrea torna a trovarla.
Viva le nonne!

Vi siete persi la prima parte del nostro weekend a Edimburgo?
No problem, per vederla cliccate qui

INFO
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