Post-it di un viaggio

WEEKEND CON GUSTO: CIBO UNITO ALL’ARTE

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Di Raffaele d’Argenzio

Alcuni anni fa, dieci o venti, parlavo con un preparatissimo collezionista di auto d’epoca emiliano, e lui mi disse che le nostre auto erano le più belle del mondo perché noi abbiamo l’armonia. Evidentemente, nei secoli, abbiamo assimilato questa armonia vivendo in Italia e vedendo opere d’arte ad ogni angolo. Anche se ci sembra di non vederle più, esse ci restano nella memoria, entrano in noi, sono dentro di noi, scolpite nel nostro DNA.

Ricordo ancora che a Barcellona, venti o trenta anni fa, una signora si avvicinò a me e alla mia fidanzata e ci chiese: “Voi siete italiani, vero? Si vede dal vostro gusto nel vestire”. Sì, è il gusto italiano che noi abbiamo dentro, che è parte di noi, che ci contraddistingue. Un gusto che si esprime anche nel mondo del cibo, nel non-eccesso, nella nostra misura.

E questa misura si può chiamare anche armonia. Gusto nell’arte ed anche nel cibo. E noi di Weekend Premium da anni, cinque o dieci anni, continuiamo a proporre weekend, in cui visitare un borgo o una città, alla ricerca dell’arte ma anche del cibo tradizionale di qualità, perché in entrambi troveremo del gusto.

Nel piatto potremo sentire il sapore della storia e nei monumenti, nei musei, il profumo dell’arte. Ecco, sono i nostri Weekend con gusto. E quella che poteva essere una nostra intuizione è stata avallata anche dai vari Rapporti del Turismo Enogastronomico Italiano, confermando che i weekend preferiti sono quelli in cui arte e cibo si sposano. Uniti dal nostro gusto, aggiungo io.

Weekend con gusto, in cucina

Siamo a gennaio ma ormai il periodo di Carnevale è alle porte e la tradizione vuole che nel periodo più pazzo e sfrenato dell’anno…si esageri anche a tavola. Da tempi antichissimi, infatti, si era soliti preparare dolci dagli ingredienti sì semplici, ma fantasiosi, fritti, abbondanti e…pesanti.

Da Bologna, detta “la grassa”, capoluogo dell’Emilia Romagna, arrivano le tagliatelle fritte, variante dolce delle celebri tagliatelle con ragù alla bolognese. Questo dolce carnevalesco si è poi diffuso in tutta la regione, andando oltre le barriere storiche e culinarie che spesso distinguono l’Emilia dalla Romagna.

Questo dolce, di origine contadina, ma apprezzato anche sulle tavole dei nobili, si basa su ingredienti semplici e di facile reperibilità, come le uova, lo zucchero e la farina, a cui si associano, nelle diverse varianti, il sapore del rum, del caramello, della cannella o degli agrumi. Sfiziose e croccanti, sono caratterizzate da una sfoglia arrotolata, a cui viene data la classica forma a nido, ma anche le forme più artistiche. Eccovi, allora, la ricetta.

Tagliatelle fritte

Ingredienti

  • 200 gr di farina 00
  • 2 uova
  • 1 cucchiaio di rum
  • Scorza grattugiata di 2 limoni, meglio se bio
  • 150 gr di zucchero semolato
  • Zucchero a velo q.b.
  • Olio di arachidi per friggere

Disponete la farina a fontana su una spianatoia, ricavate un buco al centro e sgusciatevi le uova. Unitevi anche il cucchiaio di rum e impastate il tutto fino a ottenere una pasta liscia e omogenea. Avvolgetela in una pellicola e lasciatela riposare per circa mezz’ora. Poi stendete con il mattarello una sfoglia di spessore medio e cospargetela con lo zucchero semolato e la scorza grattugiata dei limoni. A questo punto arrotolate delicatamente la pasta, poi tagliate il rotolo in strisce spesse circa 1 cm.

Disponete le “rotelle” così ottenute su un vassoio e lasciatele riposare per circa 30 minuti. Versate in una padella capiente abbondante olio di arachidi. Quando sarà bollente, immergete le tagliatelle poche alla volta per non sovrapporle e farle attaccare. Rigirate un paio di volte. Quando saranno dorate scolatele con un mestolo forato e mettetele ad asciugare su carta da cucina. Lasciate raffreddare e servite con una spolverata di zucchero a velo. Se preferite, potete anche condirle con una colata di miele o di salsa al caramello, oppure con un pizzico di cannella.